Lo strano affondamento delia nave-trasporto "Perseo,,
Lo strano affondamento delia nave-trasporto "Perseo,, Il processo a Milano contro "Navi e poltrone,, Lo strano affondamento delia nave-trasporto "Perseo,, l | (Dal nostro inviato speciale) Milano, 16 novembre. Diciannovesima giornata del processo contro Antonio Trizzino per il libro « Navi e poitrono; penultima udienza dedicata all'esame dei testi. Dopo da seduta di domani il processo si aggiornerà, sia per dar modo agli avvocati di prepararsi alla fatica oratoria del finale, sia per consentire ai carabinieri della Sicilia di rintracciare un teste prezioso, quel console Mario De Pasquale, comandante la milizia costiera di Augusta, sul cui comportamento si è tanto discusso. Fu lui che ordinò la distruzione delle batterie, quando ancora gli anglo-americani non avevano messo piede sull'isola. Ma agi di propria iniziativa? Il gen. Azzo Passalacqua, ex comandante del settore di Catania, ha riferito stamane alla Corte di aver bloccato in quei giorni gruppi di marinai e di avieri fuggiaschi, provenienti da Augusta. Erano in preda al panico, molti senza più le stellette ed alcuni persino in maniche di camicia. < Fra essi c'era anche il console De Pasquale, che alle mie domande — afferma il gen. Passalacqua — rispose di aver ricevuto dallo stesso ammiraglio Leonardi l'ordine di allontanarsi da Augusta dopo aver inutilizzato i cannoni >. Segue quindi sulla pedana il capitano marittimo Giorgio Block, narra l'affondamento della nave trasporto « Perseo >. da lui comandata, il 18 agosto 1942, mentre faceva rotta verso il porto di Cagliari in ossequio agli ordini di « Supermarina >. Occorre premettere che il Trizzino, nel suo libro, annette grande importanza a questo episodio, che starebbe a confermare le sue insinuazioni sul tradimento dell'Alto comando navale. Nana il Block che con il suo c Perseo > aveva già compiuto impunemente quattro viaggi in Tunisia. La principale cautela del cap. Block sembra fosse quella di evitare le rotte «di sicurezza» stabilite da Roma, perchè... insicure. Il Block, da vecchio lupo di mare, preferiva affidarsi al proprio istinto ed honara. Ci trovammo nel pun io indicato — prosegue il cap. Block — verso le ore 9,15 del mattino: d'improvviso due siluri colpirono il < Perseo >. Feci ammainare le scialuppe, misi gli uomini in salvo. Una nostra motovedetta accostò per raccogliere i naufraghi. Alle 11,30 un terzo siluro spaccò in due la nave, ed il « Perseo > si inabissò > L'ammiraglio Giuseppe Fioravanzo, direttore dell'Uffi.cio storico della Marina, chie de di esser messo a confronto alla buona ventura. Così avreb-be fatto anche quella volta, se l'ordine di invertire la rotta non gli fosse giunto perentoria-mente mentre si trovava già in vista della meta, a dodici mi- glia dal porto di Biserta. < Avrei voluto proseguire, ma poi, consigliato anche dall'equi- paggio, riflettei sulle icsponsa- bilità di una disobbedienza nel caso che ci fosse capitato qual che gua'O. L'ordine eia di pun-tare verso il porto di Cagliaripassando al largo di capo Cai- col teste. La schermaglia è molto vivace. Battagliero e sempre molto documentato, l'ammiraglio Fioravanzo si sforza di persuadere il vecchio lupo di mare che soltanto la mala sorte è colpevole di quell'incidente. Il cap. Block si mantiene compostamente sulle posizioni. Le rotte del traffico mercantile per la Tunisia, dichiara il Fioravanzo, erano stabilite da » Maricotraff », un comando ben diverso da « Supermarina », ma naturalmente sempre al corrente delle segnalazioni sui movimenti avversari. Essendo stata segnalata una forza navale inglese proprio sulla rotta che il capitano Block avrebbe dovuto seguire, gli fu ordinato di ritornare. * Lei che aveva fatto sempre di testa sua — fa il Fioravanzo al cap Block — ha perduto un'occasione buona per continuare la rotta per Biserta ». « Noi, carrettieri della Marina, abbiamo sempre torto! », ribatte il cap. Block. g. gh.
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