Vacanze fuori stagione degli americani a Viareggio

Vacanze fuori stagione degli americani a Viareggio RIPERCUSSIONI TURISTICHE DELLA POLITICA INTERNAZIONALE Vacanze fuori stagione degli americani a Viareggio Le famiglie dei militari USA che presidiano Trieste si sono trasferite in massa nelle città della Versilia - Un migliaio di persone che l'ufficio "benessere,, del Comando rifornisce di tutto - Prossima partenza per le Alpi tedesche (Dal nostro inviato speciale) Viareggio, 16 novembre. Piccola America o piccola Triestef C'è qualcosa di strano a Viareggio. Americana è la lingua che si parla sul lungomare, americane sono le signore e i ragazzi che ci vanno a passeggio, americane le macchine imponenti che lo percorrono o che parcheggiano davanti agli alberghi. E delle macchine, eccetto qualcuna con targa U.S.A., la targa che prevale è quella con lo scudo rosso di Trieste. Piccola America, dunque, ed insieme piccola Trieste. Questo è da un mese lo spettacolo di Viareggio. Spettacolo pittoresco; ma anche un po' triste, perchè sa di esodo, di carovana, sia pure d'una organizzatissima carovana. E perchè, nonostante il suo aspetto gaio, è il riflesso d'una situa zione che affligge tutti gli italiani. Impensate ripercussioni turistiche della politica internazionale. Viareggio sta vivendo quasi una seconda stagione estiva. Un'animazione sconosciuta negli anni scorsi a metà novembre; alberghi di solito chiusi alla fine dell'estate, hanno riaperto le porte a questa folla multicolore, e si considerano benignamente protetti dalla sorte. Non è stato però un risultato occasionale. Poiché la sorte è bendata, è giusto che chi vuol conquistarla si adoperi per aprirle un po' gli occhi. Qualcosa del genere hanno fatto gli albergatori viareggini, indubbiamente dotati d'iniziativa e di senso della tempestività. Quando, dopo la. dichiarazione bipartita dell'S ottobre, si seppe che le famiglie dei militari inglesi e americani prima di lasciare Trieste avrebbero fatto un soggiorno nell'Italia centrale, due albergatori partirono fulminei per la città adriatica. Si presentarono al G.M.A. ed esibirono seducenti pieghevoli che esaltavano gli incanti d'un soggiorno autunnale a Viareggio. Gli inglesi risposero che avevano deciso il rientro immediato in patria delle loro famiglie. Gli americani mostrarono interesse ai pieghevoli pubblicitari ma dissero che avevano già scelto Montecatini. « .Montecatini.' — obiettarono gli albergatori. — ila Viareggio è molto più bella. Venite a vedere >. Quelli mandarono una delegazione a fare un sopraluogo. I/esito della missione fu favorevole. E così, scartata Montecatini, scelsero Viareggio. Non si sa come la pensino gli albergatori di Montecatini in merito all'iniziativa dei loro colleghi di Viareggio e alla potente bruciatura che. si sono presa. Ma forse non è necessario conoscere esplicitamente il loro pensiero. C'è però un particolare' che può servire a farli gongolare. Uno dei promotori dell'iniziativa aveva naturalmente messo in primo piano il suo albergo. Quando glt americani andarono a visitarlo, a Forte dei Marmi, lo trovarono un po' troppo lussuoso; quando conobbero la retta, la giudicarono eccessiva per le loro possibilità, e lo scartarono decisamente. Furono dunque impegnati i principali alberghi del lungomare, una quindicina in tutto; e l'accordo fu stabilito sulla base di una pensione di 3500 lire giornaliere per la prima categoria, e di 2600 per la se conda; con 'le riduzioni d'uso per i ragazzi. Condizioni vari taggiose per entrambi i contraenti. Gli uni lieti della retta esigua, gli altri di un sup plemento di stagione non pre visto nei bilanci annuali. Vitto all'italiana: meno la prima colazione, che del resto è preparata con materiale tornito dal comando logistico americano, come caffè e tè; il latte arriva direttamente da Fran¬ coforte. La seconda colazione e il pranzo sono in stile italiano; primo piatto, minestra di verdura o pastasciutta, però, non spaghetti ma rigatoni; come pietanza carne o pesce, poi frutta, e niente vino, A parte gli indispensabili viveri freschi, tutto ciò che viene consumato in questa piccola America versiliese arriva dagli Stati Uniti. E le diffidenti mogli di John o di Tom o di Sam non bevono la nostra acqua se non dopo aver fatto sciogliere nella bottiglia una compressa sterilizzante. I primi arrivi sono avvenuti il 12 ottobre. Pochi giorni dopo, l'invasione era completa. Un migliaio fra signore e bambini e ragazzi di ogni età; al loro seguito circa duecentocinquanta macchine. Mai Viareggio aveva visto tante signore americane in una sola volta, e tante macchine americane; tutte le marche, da quelle cosiddette popolari alle piti lussuose: e una sola targa: TS. Gli albergatori esultavano; anche la popolazione, legata alla vita turistica, era contenta. < Va bene anche per noi — dicevano i primi giorni —; queste' americane animeranno la città, spenderanno un mucchio di dollari ». Una settimana dopo erano di di- verso parere. < Le americane I non hanno quattrini, sono piti povere di noi». La verità è che non spendono nè dollari nè lire perchè non hanno occasione di spendere. Il Comando logistico di Livorno le rifornisce di tutto: dalla carta da lettere agli spil- li, dalle scarpe alle sigarette, dalle ghiottonerie (biscotti, caramelle, cioccolato), alle medicine per neutralizzarne gli ef tetti. A tutto provvede la sezione < benessere » del Coman do. Non vanno nemmeno al cinema. Un noto ritrovo, il < Margherita*, è stato attrezzato per spettacoli cinematografici, riduzioni a passo ri dotto di film di normale prò duzione. Ci sono anche i bambini, la maggioranza della colonia. So no i due terzi. Insieme con loro si sono trasferite le scuole con relativi insegnanti, e sempre al < Margherita* hanno corso le lezioni interrotte a Trieste. Con lo studio &è anche lo svago, e a questo prov vede un burattinaio locale che con qualche parola d'inglese e con molta abilità scenica li tiene allegri. In quest'atmosfera di vacanze spensierate si è inserito il 5 novembre, per mamme e fi gli, il lieve brivido di un corteo, formato in prevalenza da studenti, che sfilò ordinatamen te davanti agli alberghi lanciando acclamazioni a Trieste Nulla di grave. Ma qualche giorno dopo alcune famiglie hanno preso il treno per Ro ma, e a Ciampino sono salite su aerei diretti in Germania. Hanno dichiarato che pre¬ feriscono attendere gli eventi nella stazione di sports invernali di Garmisch. Pare che queste siano appunto le decisioni del Comando americano: la graduale rinuncia al sole di Viareggio per le nevi delle Alpi Bavaresi. Giuseppe Faraci

Persone citate: Coman, Giuseppe Faraci