Una giovane sposa uccisa nella notte dal gas e il marito trasportato moribondo all'ospedale

Una giovane sposa uccisa nella notte dal gas e il marito trasportato moribondo all'ospedale Una giovane sposa uccisa nella notte dal gas e il marito trasportato moribondo all'ospedale La disgrazia è dovuta ad un rubinetto del fornello lasciato inavvertitamente aperto - Altri due morti per gas: un pensionato di 75 anni e un giovane disoccupato Dramma impressionante, ieri mattina, in un piccolo alloggio di Barriera di Milano, in via Palestina 43: una giovane donna è rimasta uccisa dalle esalazioni di gas e il marito è stato trasportato all'ospedale in fin di vita. Nell'alloggio abitavano da pochi mesi — sposi infatti di reconte — l'operaio metallurgico Giuseppe Berrà di 28 anni, dipendente della Fiat Lingotto, e sua moglie Bruna Gori. della stessa età. I due coniugi andavano molto d'accordo ed erano felici. Ancora l'altra sera gli Inquilini dello stabile li vedovano entrare nel loro appartamentino, a pianterreno, ridendo e scherzando: certo erano ben lontani dal supporre quale spaventosa tragedia si sarebbe abbattuta su di loro. Ieri mattina la moglie del proprietario dello abile bussava alla finestra dei Ben u : erano le 5 ed essa, dovendo alzarsi a quell'ora, aveva preso l'abitudine di svegliare l'operaio. Ma stavolta non riceveva risposta alcuna: tuttavia non s'tmpressionava, ritenendo che i Berrà si fossero già levati dal letto o, addirittura, fossero già usciti. Alle sei e un quarto circa tornava il padrone dello stabile, che fa il turno di notte in un'officina. In un angolo del cortile egli notava, stupito, la bicicletta del Berrà, appoggiata al muro. Come mai l'operaio, sempre puntualissimo, non s'era ancora mosso per recarsi al lavoro? Bussava all'uscio dell'alloggio, ma da dentro non veniva rumore alcuno. Invece egli cominciava ad avvertire uno strano, acre odore... Odore di gas! In fretta la porta veniva spalancata. Uno spettacolo orribile si presentava ai loro occhi: la pove- ra signora Gori era in cucina, su di una sedia, riversa, con gli occhi sbarrati, ormai cadavere. L'ambiento ora saturo di esalazioni venefiche. L'uscio di comunicazione tra la cucina e il salotto era chiuso. 11 padrone di casa e la figlia l'aprivano, chiamando a gran voce il Borra. Questi era a lotto e le grida lo scuotevano. S'alzava penosamente, con le movenze di un sonnambulo. Faceva due passi, poi. forse' intuendo quel elio era successo, lanciava un grido lacerante « Bruna! Bruna! » e stramazzava posantenv aul pavimento, restandovi es....ii"-. Dato l'allarme, sul posto si portava velocemente un'autoambulanza della Croce Rossa che trasferiva i due coniugi all'Astanteria Martini. Per la Gori non c'err. più nulla da fare. Il Berrà vo niva ricoverato in condizioni assai preoccupanti: nel delirio seguitava ad invocare il nome della moglie. Nel frattempo la polizia compiva un'inchiesta e ricostruiva le circostanze del dramma: l'altra sera il Borra, stanco, s'era coricato e, in cucina, la moglie gli stava proparando la colazione: colazione che l'operaio, come di consueto, la mattina dopo avrebbe portato con sè nella borsa. Ad un certo momento, secondo quanto ha per ora accertato l'inchiesta, la Gori inavvertitamente avrebbe aperto un rubinetto del gas mentre badava alla cottura dei cibi posti in un pentolino, sopra l'altro beccuccio. Pian piano il gas invadeva la cucina e stordiva la sventurata la quale priva di forzo si abbandonava su di una sedia e qui decedeva. Il gas filtrava anche nella stanza da lotto ma in quantità assai minore e il particolare che la porta fra le due camere fosse chiusa ha certamente salvato dalla morte il Berrà. — Versò le ore 16 di Ieri una telefonata giungeva al commissariato Barriera di Milano. Gli inquilini dello stabile di strada Settimo 45 avvertivano che un forte odore di gas proveniva dall'alloggetto occupato dal 75enne Francesco Pace, pensionato. Essi aggiungevano che sin dal mattino il Pace non era stato visto. Gli agenti si portavano sul posto e forzavano l'uscio. Il Pace era disteso a letto, morto por asfissia. I rubinetti del fornello a gas erano aperti. — Da tragica serie, purtroppo, non è finita. Da cronaca, infatti, ha dovuto registrare ieri un'altra vittima del gas: il sarto Pierino Frassati, di 29 anni, che abitava con i genitori nelle case operaie di corso Spezia 63. Erano circa le 18,30. La madre del giovanotto, rincasando, tentava inutilmente di aprire la porta dell'alloggio chiusa dall'interno; sapeva che il figlio doveva trovarsi in casa e pertanto l'impossibilità di aprire l'uscio fece nascere in lei un terribile sospetto. Telefonò immediatamente al marito, che lavora presso la Maternità e che giunse poco dopo. Visti inutili tutti i tentativi di forzare la porta, il signor Frassati si arrampicava su una colonnina di pietra giungendo con il grave pericolo di sfracellarsi al suolo, fino al suo balcone. Attraverso i vetri della finestra gli si presentava una tragica scena: il figlio Pierino era esanime au una sedia, accanto al fornello a gas, con il tubo di gomma in bocca. La signora Bruna Berrà

Persone citate: Bruna, Bruna Berrà, Bruna Gori, Francesco Pace, Frassati, Gori, Pierino Frassati

Luoghi citati: Milano