Centocinquanta persone ferite per lo scoppio di un'autocisterna
Centocinquanta persone ferite per lo scoppio di un'autocisterna Centocinquanta persone ferite per lo scoppio di un'autocisterna La sciagura è avvenuta alla periferia di Rimini • Ustionati anche i pompieri accorsi per domare l'incendio - Alcuni in grave stato Riminl, 24 ottobre. Circa 150 persone sono rimaste ustionate (alcune in modo molto grave) dallo scoppio dei due serbatoi d'una grande autocisterna con rimorchio diretta verso il mare. La disgrazia è avvenuta alle ZOfiO nel sobborgo di San Giuliano. Pure che gli autisti dell'autoveicolo pieno di benzina, a causa dell'oscurità non abbiano visto il sottopassaggio che — per la volta troppo bassa — non consente il passaggio di autocisterne. L'urto fra la motrice e l'arco della volta avrebbe detcrminato delle scintille le quali si sarebbero appiccate al • liquido infiammabile provocandone lo scoppio. Gli autisti, prevenendo il pericolo, saltavano a terra e si ponevano in salvo proprio nell'istante in cui si ave va la prima, violentissima esplosione. Alcuni bambini che si trovavano distanti fino a trecento metri dal luogo della sciagura hanno riportato bruciature al viso e alle mani; è rimasto ustionato anche il parroco del borgo, don Garavelli, che non sì era mosso dalla canonica. Avvertiti dagli stessi autisti dell'autocisterna, i vigili del fuoco giungevano immediatamente sul posto, insieme a gran folla di curiosi. Mentre si provvedeva alle prime opere di spegnimento si produceva una seconda terribile esplosione: era scoppiato anche il serbatoio del rimorchio. Parti della cisterna e spruzzi di benzina infiammata raggiungevano i pompieri e le persone che si trovavano intorno al camion. Novantasettc feriti sono attualmente ricoverati all'ospedale, dove i più gravi sono stati sottoposti a trasfusioni di sangue. Sette di essi sono trattenuti in condizioni molto preoccupanti, con prognori riservata; altre quattro persone sono ricoverate in una clinica privata, inoltre 50 ustionati sono guaribili in periodo da 10 a 30 giorni.
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