Il nubifragio imperversa nella provincia di Catanzaro

Il nubifragio imperversa nella provincia di Catanzaro Il nubifragio imperversa nella provincia di Catanzaro in piena ha scalzato per una diecina di metri l'argine a destra, dilagando nell'abitato e minacciando da vicino oltre 100 case. Intanto a Nardo di Pace, che nelle alluvioni dell'ottobre del 1951 fu il Comune più bersagliato, cinque case sono crollate questa notte, mentre a Gizzaria un fulmine ha incendiato e distrutto un oleificio. Altri allagamenti vengono segnalati da Torre Ruggero, S. Mauro, Marchesato, Pizzoli, Arena, Tiriolo e Pentone. A Pizzo è stato invaso dalle acque anche il cimitero. Notevoli danni alle strade interne ed esterne, agli edifici pubblici e privati si sono avuti a S. Nicola, Crissa, Curinga, Cerenzia, Caccuri, Petronà, Serra S. Bruno, Cerva e Sellia. In quest'ultima località un intero rione è stato dichiarato pericolante ed è stato ordinato lo sgombero delle famiglie. Il comune di Cerenzia vive sotto l'incubo delle frane, di cui alcune si sono abbattute sulle strade rendendole impraticabili. Si lamentano danni alla chiesa e ad alcuni fabbricati. Numerose case sono state dichiarate pericolanti a Sellia Marina. Novalba, piccolo paese a ridosso di una montagna, è stato sgombrato. a. v. (Dal nostro corrispondente) Catanzaro, 23 ottobre. Da tre giorni il nubifragio imperversa in città e in provincia di Catanzaro: le popolazioni, già duramente colpite dai disastri dei giorni scorsi, pur nutrendo la grande speranza che possa tornare al più presto la normalità, continuano a vivere ore di profonda preoccupazione. Le notizie che ci vengono dai paesi dell'interno sono ancora frammentarie, incomplete, alle volte addirittura contraddittorie, e le poche puntate che noi stessi abbiamo potuto compiere di qua e di là, lungo la fascia dello Jonìo. e del Tirreno, spingendoci fino a Cardinale per un verso e fino a Strongoli per l'altro, non ci consentono nemmeno di sintetizzare la reale consistenza dei danni provocati dalla pioggia e dai corsi d'acqua in piena. Quello che possiamo dire è che almeno 50 Comuni su 155 hanno pagato un durissimo scotto. Nessuna vittima umana, fortunatamente, a differenza di quanto è avvenuto in provincia di Reggio Calabria, ma centinaia di ettari di terra inondati, 300-350 case dichiarate pericolanti, una ventina crollate, altre sul punto di crollare, e poi numerose interruzioni ferroviarie, stradali, telefoniche e telegrafiche, a causa di frane, di allagamenti, di ponti asportati. La situazione più preoccupante è quella di Cardinale, a 55 chilometri da Catanzaro. Una parte dell'abitato è stata infatti sommersa o invasa dal- idsm1cdscaccsSlAatla furia delle acque. L'Arclnale i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i i l i t i i i i i i i i i i i i i i j ! i i i i i i r i i f ! i i ■ i i i i ■

Persone citate: Arena, Cerenzia, Cerva, Curinga, Nardo Di Pace, Pizzoli, S. Mauro, Serra S. Bruno, Torre Ruggero