I problemi della scuola illustrati dal ministro Segni

I problemi della scuola illustrati dal ministro Segni I problemi della scuola illustrati dal ministro Segni L'analfabetismo non raggiunge il 3 per cento - Le classi elementari salite a 162 mila - Ruoli insegnanti e "incarichi,, - 30 mila studenti in meno nelle Università - Un o.d.g. della on. Savio per le scuole di montagna Roma, 21 ottobre. Approvato ieri, dopo un discorso conclusivo del ministro Merlin, il bilancio dei Lavori Pubblici, la Camera ha iniziato con intenso ritmo l'esame del bilancio della Pubblica Istruzione portandolo a termine in una seduta pressoché ininterrotta. Dopo le esposizioni degli on. VISCHIA (d. e), MARZANO (mon.), BADALONI (d. e), COTTONE (mon.), CORTESE (lib.) e MATERA (p.s.i.), sono stati svolti numerosi ordini del giorno. Particolarmente interessante quello della on.le SAVIO (d.c), la quale ha chiesto una particolare' assistenza per le scuole delle zone montane che in Piemonte come si sa, sono numerose. A tarda sera ha preso la parola il relatore on. ERMINI (d.c.) e infine il ministro on.le SEGNI, che ha trattato dei singoli settori scolastici. Scuola elementare — E' falso — egli ha detto — che l'analfabetismo sia in aumento. Ciò è stato sostenuto senza alcun fondamento da qualche oratore che ha citato dei dati par ziali al solo scopo di colpire l'immaginazione. Le cifre complessive ed obbiettive dicono che l'analfabetismo è in continua diminuzione. Bisogna invece riconoscere un punto negativo: per difetto di ossatura non siamo ancora riusciti a realizzare l'obbligo della frequenza della scuola per tutti i giovani fino ai 14 anni. Questo obbiettivo dovrà essere conseguito negli anni venturi man mano che si potrà aumentare l'attrezzatura. <U progresso è rapido e rilevante, basti pensare che in 15 anni circa sono state guadagnate circa 40 mila classi. La cifra è salita infatti da 110 mila classi che erano nel 1936-37 alle attuali 162 mila classi. E' vero che il numero degli scolari è invece diminuito (essi erano nel 1936 circa 5 milioni e sono adesso soltanto 4 milioni e mezzo) ma tale diminuzione — ha detto Segni — dipende da fattori diversi come la diminuita natalità o i più frequenti passaggi dalle elementari alle medie. Altro punto negativo è dato dall'incompletezza della diffusione della scuola elementare: mancano — ha detto il Ministro — 9200 classi perchè In tutti i comuni si abbia la scuola elementare fino alla quinta classe ». Scuola popolare. — Il ministro ha ricordato che essa sorse in forma sperimentale nel 1947: un vero stanziamento consistente lo ebbe soltanto nel 1952. Sebbene di istituzione cosi recente è in rapido sviluppo. Nell'anno 1952-'53 hanno conseguito il diploma di Scuola popolare 250 mila persone che sono altrettante guadagnate all' analfabetismo. Attualmente esistono 15.000 corsi di Scuola popolare. Analfabetismo. — Concludendo la trattazione della Scuola elementare e popolare il ministro ha affermato che fra la leva del 1915 e la leva del 1931 (i giovani che hanno oggi 23 anni) la cifra degli analfabeti è dimezzata. Oggi abbiamo • una percentuale di cittadini analfabeti che raggiunge appena il 3 per cento. Libri di testo. — Segni ha detto: <Si fanno molte critiche e molte ne ho anche sentite in quest'aula. Non ci sono che due possibilità: o vogliamo il ritorno al libro di Stato o lasciamo le cose come stanno, cioè continuiamo con il sistema della libertà. Il Parlamento può decidere come crede, io per me dichiaro subito che sono contrario al libro di Stato ». Scuola secondaria. — Essa ha ampliato enormemente i suoi quadri. Aveva nel 1938 281 mila alunni ed ora ne ha 504 mila. li udii insegnanti — Il ministro ha riconosciuto che c'è oggi una sovrabbondanza di « incarichi », ma ha aggiunto che si sta sulla strada della normalizzazione. Andando avanti di questo passo — ha detto — nel 1955 gli « incarichi » si ridurranno alla proporzione di un terzo o due terzi rispetto agli insegnanti di ruolo, vale a dire torneranno alla proporzione dell' anteguerra. Concorsi — Il ministro ha replicato alle accuse di lentezza nei concorsi citando il caso di un concorso per le scuole medie per il quale erano in lizza ben 200 mila concorrenti. Università — Qui si verifica un notevole fenomeno di diminuzione di Iscrizioni (circa 30 mila studenti iscritti in meno negli ultimi anni). Ma questo fenomeno — ha detto Segni — non deve Ingannare nè preoccupare; si tratta di un ritorno alla normalità nel confronti dell'immediato dopo-guerra. Libertà della scuola. — Le critiche sono infondate — ha detto il Ministro — mai forse vi è stata in Italia tanta libertà scolastica come oggi. E' vero che la scuola privata ha avuto un accrescimento rapido, ma al pari della scuola pubblica, e la proporzione rimane la stessa. Si tenga conto d'altra parte che sono stati revocati ben 46 riconoscimenti di parificazione di scuole private. Le ispezioni ministeriali sono intensificate al massimo; la cifra negli ultimi quattro anni è passata da 120 a 416. Non esiste — ha detto Segni — alcun fenomeno di soffocazione della scuola di Stato da parte della cosiddetta «scuola confessionale». Nel bilancio solo un miliardo è destinato alle scuole pareggiate, che sono poi per la massima parte scuole di enti pubblici. Esame di Stato. — Segni ha riconosciuto la necessità di rivedere l'attuale formula di esame di Stato, in modo da renderlo meno complesso e più rispondente ai fini che si pro¬ pone per la preparazione dei giovani alla vita. Il Ministro ha terminato, fra i vivi applausi del centro, il suo discorso, affermando che il Governo intende migliorare sempre più la scuola, che è il pilastro fondamentale del progresso civile. . A mezzanotte la Camera ha iniziato l'esame dei vari ordini del giorno ed è poi passata alla votazione dei singoli articoli del bilancio. —

Persone citate: Badaloni, Cortese, Cottone, Ermini, Merlin

Luoghi citati: Italia, Matera, Piemonte, Roma