Cauti sondaggi per un'azione mediatrice

Cauti sondaggi per un'azione mediatrice il Piovermi e le agitazioni velli vinismi a Cauti sondaggi per un'azione mediatrice 1 tre maggiori esponenti della Confindustria conferiscono con il sottosegretario Del Bo Roma, 8 ottobre. (v. s.) - Il Governo ha iniziato quest'oggi I primi -cauti sondaggi per accertare le reali possibilità di successo di una azione mediatrice tra industriali e sindacati che dovrebbe determinare l'arresto della valanga degli scioperi. Il Sottosegretaroi al Lavoro, Del Bo, ha infatti lungamente conferito con i tre maggibri esponenti della Confindustria: il dott. Costa e gli aw. Morelli e Toscano. Domattina alle 9,30, prima della riunione del Consiglio dei Ministri, Del Bo sarà ricevuto dal Presidente Pella al quale riferirà, perdurando la malattia del ministro Rubinacci, sul colloquio avuto con gli esponenti degli industriali e traccerà un quadro delle vertenze sindacali in atto. Si ritiene che l'on. Pella, appena concluso l'esame del problema triestino, investa il Consiglio anche delle questioni emergenti nel mondo del lavoro. Che il Consiglio abbia a trattarne sembra evidente, dopo che ieri, come informammo, la Direzione della D. C. dedicò buona parte dei Buoi lavori alle vertenze nel mondo del lavoro. Alla adunanza del direttivo democristiano era pure presente il ministro dell'interno, on. Fanfani, 11 quale, a quanto ci risulta, allorquando venne in discussione l'intensificarsi delle agitazioni sindacali accennò alle iniziative ed agli sforzi compiuti dai governo per comporle. Parlò dell'azione — coronata da successo — per evitare lo sciopero dei cln que milioni di lavoratori dell'agricoltura che doveva aver luogo il 5 ottobre; di quella per fronteggiare la situazione a Savona (Uva), a Terni, in alcuni complessi industriali della Toscana ecc., ma l'on De Gasperi ribattè che si trattava di attuare un deliberato unanime del consiglio nazionale del partito, cosicché scaturì la risoluzione tendente a sollecitare «ogni più adeguato intervento per una rapida e pacifica soluzione delle contro versie in atto ». Nel caso del nuovo minacciato sciopero generale dei circa sei milioni di lavoratori dell' industria, l'azione governativa riuscirà a scongiurarlo? E' presto per dirlo. Sta di fatto che gli Industriali . non nascondono la loro ostilità all'azione mediatrice del governo, giacchè a loro avviso non c'è nulla da mediare. « L'organizzazione industriale > organo della Confindustria, in un articolo che verrà pub blicato domani accenna ad ai cune affermazioni fatte da esponenti politici e sindacali i circa una pretesa, controparti¬ ta che verrebbe offerta agli industriali per accedere alle richieste dei lavoratori, con provvedimenti a favore della esportazione. Il portavoce degli industriali definisce assurda l'ipotesi e ribadisce le tre fondamentali ragioni che sono alla base dell' atteggiamento intransigente della Confindustria: 1) pericolosità di accrescere le sperequazioni in atto tra i lavoratori r 2) la questione del conglobamento non deve comportare oneri, posizione ponderata assunta dalle categorie industriali da vari mesi; 3) è in atto una campagna di incremento degli investimenti, e ciò per creare nuove condizioni di lavoro per i disoccupati. Un aumento delle retribuzioni — che investirebbe naturalmente anche il settore dei dipendenti statali — determinerebbe fatalmente una riduzione nelle disponibilità degli investimenti

Persone citate: De Gasperi, Del Bo, Fanfani, Morelli, Pella, Rubinacci, Toscano

Luoghi citati: Roma, Savona, Toscana, Uva