I drammatici colloqui dei genitori col rapitore

I drammatici colloqui dei genitori col rapitore RMVEMsAZtONI LKDTERMAN SULLA FiXE DI BOBBY I drammatici colloqui dei genitori col rapitore Quasi ogni giorno i Greenlease parlarono al telefono con l'Hall; la madre disperata voleva sapere come stava il bimbo, e il «gangster» l'ingannava - Un colpo di scena: il Marsh, latitante, è estraneo al delitto? (Nostro servizio particolare) Kansas City, 8 ottobre. « Ci siamo fidati della parola di un criminale », ha detto oggi il signor Robert Ledterman, che per molti giorni ha fatto da anello di collegamento fra la famiglia Greenlease e i rapitori dell'infelice Bobby. « Ci siamo fidati della parola di un assassino, ma non potevamo fare diversamente. Purtroppo abbiamo perduto. Ho parlato con l'assassino ogni giorno e in talune circostanze il colloquio telefonico si è protratto per più di dieci minuti, come se il rapitore non avesse alcun timore di una intercettazione telefonica, che permettesse alla polizia di mettersi sulle sue tracce ». Anche il signor Robert Greenlease ha parlato varie volte con il feroce criminale, colpevole del ratto e della morte del piccolo Bobby. Ogni volta il padre supplicava il rapitore di dirgli la verità, di non nascondergli se il bambino soffriva per essere lontano dalla casa e dalla famiglia: « Il ragazzo sta benissimo ed è al sicuro », rispondeva l'assassino. E Bobby già da vari giorni giaceva nella sua tomba sotto i fiori, nel giardino del bungalow della Heady. Patetiche domande Una volta volle parlare al rapitore anche la mamma di Bobby: < Voglio essere sicura che il mio piccolo stia bene, dovete darmene le prove ». Le rispose l'interlocutore lontano: « Certamente, signora. Non desidero che di rassicurarvi sulle condizioni di vostro figlio ». E la signora Greenlease disse di rivolgere al bambino due sole domande: dalle risposte ella avrebbe capito se Bobby stava bene o no. « Chiedetegli — precisò — il nome dell'autista che ci ha guidati nella nostra macchina quest'estate durante il nostro viaggio in Europa. Il nome di battesimo, intendo. E poi domandategli con quali giocattoli egli ha giocato l'ultima sera che è stato a casa». Due domande alle quali soltanto Bobby poteva rispondere, se era vivo. Nessun altro poteva conoscere il nome dell'autista francese che per un paio di mesi era stato il mi¬ gliore amico del bimbo. E soltanto Bobby era in grado di dire che la sera prima aveva giocato con l'orso chiamato « Snuzzy » e che si era coricato con lui. Due tentativi vani La sera seguente, quando il rapitore si fece di nuovo vivo al telefono, la signora Greenlease si precipitò all'apparecchio, ma la aspettava un'atroce delusione: « Sorru — le disse la voce — sono veramente spiacente, ma Bobby si rifiuta di collaborare, non vuol rispondere a ciò che gli chiediamo». Bobby era morto da sei giorni. Soltanto una belva umana poteva giocare con la angoscia, il tormento di un padre e di una madre sino a quel punto. Robert Ledterman. preso da ira, gridò allora nel microfono: «Spero che un giorno mi sarà dato di incontrarvi », e l'altro rispose calmo: «Non vedrete mai la mia faccia, ve lo assicuro». Il Ledterman ha raccontato i particolari sui diversi tentativi fatti da lui personalmente per recapitare ai rapitori la somma richiesta con la lettera mandata la stessa sera del rapimento di Bobby: la lettera era scritta a grosse lettere maiuscole stampatene e chiedeva 600 mila dollari. La somma doveva essere versata nel modo e nella località comunicate con successive telefonate. Due tentativi andarono a vuoto. La somma in tante banconote di piccolo taglio era stata stipata, secondo le latra-1 zioni date telefonicamente dal rapitore, in un sacro marrone da marinaio, chiusa con una catenella e un piccolo lucchetto Egli si era recato nel posto indicato, ma non aveva trovato nessuno. Soltanto la terza, volta gli fu detto per telefono che non doveva, aspettarsi un incontro con gli interessati. Il sacco doveva essere ■nettato dal ponte che sovrasta un profondo torrente il anale scorre poco a nord di ' scorre poco a nord H\i "'La sera di domenica, quando giornalisti si accorsero della sua scomparsa. Ledterman era andato ad eseguire la sua missione. H sacro coi 600.000 dollari fu da lui stesso gettato oltre il parapetto del ponte. ldi a o iil o ncose uiaei a a n a n. el un nlia to ate la eel ere emel ie. a nra ra-1 al e a to orersre ail di ' Obbedendo alle istruzioni, egli si allontanò subito in macchina, anche perché il signor Greenlease gli aveva raccomandato di non far nulla che potesse mettere in sospetto i rapitori e far loro pensare che la famiglia volesse denunciarli alla polizia. Agli infelici genitori è stata risparmiata la vista dei poveri resti di Bobby, ma essi si sono trovati oggi davanti alla penosissima necessità di identificare gli abiti del loro figlioletto assassinato, portati dalla polizia ai Greenlease : sono un paio di scarpette, un paio di pantaloncini, le calze, la camiciola, le mutandine che il bimbo indossava quando fu rapito. Oggi si svolgeranno a Kansas City, nella chiesa cattolica di Sant'Agnese, i funerali di Bobby. Vi assisterà una folla immensa, profondamente addolorata. Quanto la gente parte cipi al lutto dei genitori è evidente anche dai folti gruppi che, silenziosi e addolorati, sostano da ieri dinanzi alla casa dei Greenlease. La polizia non deve faticare a tenerli a distanza; spontaneamente la folla non preme attorno alla villa, e vuol soltanto dimostrare la sua solidarietà con una muta, discreta presenza. Soltanto il medico di famiglia e il parroco della, chiesa di Sant'Agnese sono ammessi nella casa. E' il padre che cerca soprattutto il conforto nella fede; la madre sta troppo male, è in condizioni preoccupanti di collasso. Il suo delirio dura ininterrottamente da ieri sera: chiama Bobby, si dispera, si illude di averlo vicino e parla con lui, poi cade in una tremenda prostrazione. Il signor Ledterman non ha nascosto ai giornalisti le sue gravi preoccupazioni per la sorte della donna. Questi particolari, conosciuti in città attraverso i giornali, hanno accresciuto la emozione; tuttavia la folla si mantiene calma, e dopo una breve vivace manifestazione H\davanti sede del!(l polizia, in cui è stato chiesto che i crii minali sinno porfn.fi a Kansas "'City, e qui giudicati, non si sono avute altre dimostrazioni. p—cczcsssguo a a slo e. i a i el le oati ri el il anriA nn. Fa ed ne a tà auun so rer re si nl hé li parere del F.B.I. Oggi il procuratore di St. Joseph, John Down, ha emesso i mandati d'arresto per ratto e omicidio premeditato a carico di tre persone: Cari Austin Hall, Bonny Brown Heady e Thomas John Marsh, ed alle calcagna di quest'ultimo, tuttora latitante, si è scatenata la più accanita e rabbiosa caccia all'uomo che la storia della criminalità americana ricordi. La polizia non lascerà nulla di intentato per fermare il terzo complice. Su quest'uomo, però, si è avuto in serata un sensazionale colpo di scena. Gli agenti federali sono giunti alla conclusione che le accuse dell'Hall e della sua complice, secondo cui le maggiori responsabilità del crimine ricadevano sul Marsh, sono unicamente un tentativo dei due criminali per salvare la testa: pertanto il comando del F.B.I. da Washington ha comunicato ufficialmente di aver sospeso, dal canto suo, le ricerche del pregiudicato, giudicando inconsistenti le denunce a suo carico. Con ogni probabilità il Marsh è estraneo interamente al colpo, realizzato unicamente dai due arrestati; la loro partecipazione al delitto sarebbe stata inventata di- sana pianta. Si è aggravata, per contro la posizione della donna. Ieri la Heady aveva tentato di far credere alla polizia di aver agito in buona fede, e il suo amante aveva cercato di mini mizzare la sua colpa; oggi, in vece, l'esame dattiloscopico ha rivelato la presenza delle sue impronte sulle lettere, che il rapitore scrisse ai Greenlease per avere il riscatto. Basta un i elemento del genere per sug-1 gettare la tua condanna. Se il I processo avverrà nel Missouri — t due criminali sono stati consegnati stasera alle autorità locali competenti — sarà condanna a morte. In base alle ultime risultanze, la polizia ritiene che il piccolo Bobby sia stato soppresso da Austin Hall la sera stessa del ratto, o durante il viaggio in auto fino a Saint Joseph, o subito dopo l'arrivo, nella cantina del sinistro bungalow. Ralph Morris (Reuter)

Persone citate: Austin Hall, Bonny Brown Heady, John Down, Ralph Morris, Robert Greenlease, Robert Ledterman, Thomas John Marsh

Luoghi citati: Europa, Kansas, Kansas City, Missouri, Washington