Oggi s'inizia a Buenos Aires la rassegna del cinema italiano

Oggi s'inizia a Buenos Aires la rassegna del cinema italiano Oggi s'inizia a Buenos Aires la rassegna del cinema italiano Una serie di manifestazioni di propaganda in otto Paesi dell'America Latina - I film presentati ispirati a criteri commerciali d'esportazione Roma, 7 ottobre. ■Da domani ha inizio, partendo da Buenos Aires, una serie di manifestazioni di propaganda del cinema italiano nell'America Latina. Essa comprende ben 42 serate di gala in otto Paesi, per presentarvi 11 fra i più importanti e rappresentativi film di nostra produzione, nonché 19 docuìncntarx, la maggior parte dei quali a colori. La importante rassegna si svolge a cura dell'Unitalia, la organizzazione che ha il compito della diffusione del nostro cinema oltre t confini e che finora ha al suo attivo varie < settimane » di propaganda svoltesi, in un recente passato, a Parigi, Amburgo, Berlino, Knocke-le-Zout, Londra, Madrid, e Losanna. Anche immediatamente dopo il Festival veneziano il cinema italiano ha partecipato a rassegne di varici importanza a San Seba¬ stiano, Barcellona, Stoccarda, Francoforte e Zurigo. E sono in allestimento, oltre a quella nell'America Latina, manifestazioni analoghe ad Atene e nel Medio Oriente, a Tokio, a Mosca, a Dyakarta (Indonesia); nel prossimo febbraio poi, l'Italia parteciperà ufficialmente all'importante Festival di San Paolo del Brasile, per il quadriccntcnario di quella città, rassegna che sarà ripetuta a Rio De Janeiro. I film in presentazione Le < settimane » dell'America Latina, in programma a partire da domani, prevedono proiezioni a Buenos Aires, a Santiago del Cile, Lima, La Paz. Bogotà. Caracas, L'Avana e si concluderanno a metà dicembre a Città del Messico. Oltre ad una delegazione tecnica, presenzieranno alle diverse manifestazioni De Sica, Silva- va Mangano, Alberto Lattuada Carla Del Poggio, Delia Scala, Eleonora Rossi Drago. I film che saranno presentati sono: Il cappotto di Lattuada, Processo alla città di Zampa, L'età dell'amore di De Felice, Guardie e ladri di Steno e Movicela, I sette dell'Orsa Maggiore di Coletti, Magìa verde di Napolitano, Altri tempi di Blasetti, Puccini di Gallone, Bellissima di Visconti, Due soldi di speranza di Castellani, Anna di Lattuada, Umberto D. di De Sica, Aida di Fracassi, Un marito per Anna Zaccheo di De Savtis, Miracolo a Milano di De Sica, Gelosia di Germi e, per una sola rappresentazione a Buenos Aires, Ladri di biciclette di De Sica. Ogni proiezione sarà preceduta da due cortometraggi. Questa selezione, determinata da una commissione della direzione generale dello spettacolo, parrebbe avere unicamente carattere antologico. E' invece ispirata a criteri prettamente commerciali di esportazione, in quanto tutti i film in questione — di collaudato e sieuro successo — sono assolutamente nuovi per l'America Latina e quindi di possibile diffusione sui vari mercati. Facile piazzamento Questo ha illustrato, in una conferenza sta7npa tenutasi stasera, l'avv. Eitel Monaco, presidente dell'Unitalia. Parlando dell'esportazione dei vostri film, egli ha dichiarato che, fino a due anni fa, il piazza mento all'estero veniva fatto attraverso agenti ed esclusivisti, spesso di scarsa capacità. Ciò accadeva iv ispecie nella America del Sud, ove pure tanti italiani risiedono. La nostra produzione sovente non raggiungeva che i circuiti secondari e periferici. Oggi la situazione si è rovesciata, sia per le qualità intrinseche dei nostri film, sia per la crisi che colpisce e continua a colpire il cinema francese, quello inglese e la stessa produzione hollywoodiana. I nostri film hanno facilissimo piazzamento e si è potuto perfino stabilire e mantenere uva concorrenza fra gli esportatori. Talché, quando si è dichiarato alla Camera che la bilancia dei pagamenti alla voce cinema si avvia al pareggio si era vel vero. I provevti dei film esportati e le partite attive della coproduzione con le cinematografie straniere pareggiano oggi la cifra delle importazioni. Ed anzi, il covsolidamcvto su vari mercati e il perdurare della crisi in Francia, Inghilterra e America (ove continua la trionfale marcia della televisione) fanno prevedere che la posizione conquistata dall'Italia, seconda nelle esportazioni dopo gli Stati Uniti, sarà non solo mantenuta ma migliorata: è prevedibile che i 90 miliardi raggiunti nella decorsa stagione diventino circa 100 in quella da poco iniziata. Questa favorevolissima situazione ha fatto sì che si rivolgesse l'attenzione ai mercati ancora da sfruttare e in modo particolare a quelli dell'America Latina, le cui popolazioni, sia per il comune ceppo e sia per l'apporto considerevole di gevti italiave al progresso di quelle terre, rappresentano forse il più sicuro pubblico potenzialeFino a due anni or sono, tre o quattro esclusivisti sudamericani compravano in Italia i film a prezzo fisso ed uniforme, ignorando o trascurando, con mentalità spcculatrice, possibilità commerciali di piazzamento ben superiori. Un esame della situazioìic ha dato la certezza che le pellicole di nostra produzione erano e sono di alto reddito: fino a 60 o 70 milioni per film nella sola Argentina. Attraverso accordi con altri Paesi produttori (la Francia, per intenderci) si è giunti a fissare una quota di film in distribuzione e a superare su quei mercati le difficoltà dovute alla novità dell'iniziativa e alle di verse legislazioni dei Paesi importatori. Noìi è chi non sia tratto a considerare altresì l'evorme import avza. dell'iniziativa fivi culturali. Questa aziove propulsiva ha avuto infatti gli auspici della Presidenza del Consiglio, della Direzione delle relazioni culturali con l'estero e delle vostre rappresentanze diplomatiche. n. a'