Truffato dall'amico e da un orefice è costretto a chiedere il fallimento

Truffato dall'amico e da un orefice è costretto a chiedere il fallimento Truffato dall'amico e da un orefice è costretto a chiedere il fallimento Un industriale 6 costretto a chiedere il proprio fallimento per una truffa di cui è rimasto vittima nel 1936. Per l'industriale Leone Garfetti, di 46 anni, abitante in via nave 79, in quel lontano anno gli affari andavano bene, tanto che decideva di acquistare un certo numero di brillanti. Si rivolgeva allora ad un amico, che si diceva profondo conoscitore di pietre preziose il quale lo presentava ad un noto gioielliere. L'acquisto era presto fatto: ventidue brillanti per un valore attuale che s'aggira sui venti milioni di lire. I preziosi venivano tosto chiusi in una cassetta di sicurezza della banca di fiducia del Garfetti. Soltanto poco tempo fa i preziosi tornavano alla luce, provocando, come diremo, il fai limento dell'industriale. Alla metà dell'anno scorso 11 Garretti decideva di ampliare il proprio stabilimento: per i fondi a er iti, agli he to o, olo e. natmino siel fa necessari a coprire le forti spese, l'industriale pensava di ricorrere ai brillanti acquistati nel 1936. La settimana passata, avendo bisogno di una cifra aggirantesi sui sei milioni, il Garretti dispo-neva per la vendita di parte dei preziosi. Si presentava ad ungioielliere che, con tutta franchezza, gli diceva: « Ma guardi che sono falsi, tutti. Si tratta di pietre di nessun valore! ». La dichiarazione, come è facile comprendere, provocava all'industriale un collasso tanto che il malcapitato doveva mettersi aletto. Tutti i suoi risparmi, sui quali fondava il suo avvenire, erano spariti in un attimo. Bentriste destino! Rimessosi, il Caitetti si portava al Commissariato e, Moncenisio per denunciare l'ami ai 11 il di S?.?*!*1?*!1^-, I-5?i'!e-deJ:!2?- eia: sono entrambi morti e, quin di, il reato è estinto. Al Garfetti non è quindi rima sto che chiedere il fallimento

Persone citate: Leone Garfetti

Luoghi citati: Moncenisio