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Motobarca contrabbandiera catturata dalla finanza con il radar Motobarca contrabbandiera catturata dalla finanza con il radar 930 kg. di sigarette sequestrati Genova, 3 ottobre. Novantacinque casse di sigarette americane per complessivi 950 chili pari a 950 mila sigarette sono state sequestrate ai contrabbandieri dalla motovedetta < Fais » della Guardia di Finanza in seguito a una brillante operazione condotta per la prima volta in Italia con l'impiego del « radar ». La < Fais * era in perlustrazione nel tratto di mare tra Arenzano e La Spezia; dopo alcune ore di « setacciatura » delle acque territoriali essa si trovava a circa 16 miglia dalla costa al largo di Portofino e appunto per mezzo del « radar » localizzava, verso le 19.30, una imbarcazione sospetta a una distanza di 6 miglia. Guidata dall'apparecchio la motovedetta filava su tale imbarcazione raggiungendola dopo circa una ora di inseguimento. I contrabbandieri che navigavano in piena oscurità si avvidero della * Fais », quando questa a meno di cento metri gettava fasci di luce sul loro natante. Dopo pochi secondi la < Fais » era affiancata alla motobarca sospetta che risultò essere la « Vittoria Madre S. L. 574 » di Sestri Levante. Il contatto avvenne nel tratto di mare prospiciente la zona di Rio Maggiore (Cinqueterre). Quattro finanzieri armati balzarono sulla motobarca e al < mani In alto » i contrabbandieri non opposero la minima resistenza apparendo addirittura sbalorditi. La « Vittoria Madre » è lunga sì e no 10 metri ed ha una altezza sul mare di non più di mezzo metro. Il fumaiolo di bordo era stato dotato di uno speciale silenziatore. Uno dei quattro fermati, tale Canevello Vittorio apprendista meccanico domiciliato a Genova, ha dichiarato di essere responsabile del carico affermando che gli altri tre amici erano usciti con lui in mare per il semplice trasporto di merce della quale non aveva precisato l'illecita natura. Le sigarette erano state scaricate fuori delle acque territoriali da un dragamine proveniente da Tangeri. I quattro fermati sono stati trasferiti alla caserma S. Giorgio di Genova a disposizione del nucleo investigativo della Guardia di Finanza.