Undici generali tedeschi restituiti dalla Russia di Enrico Altavilla

Undici generali tedeschi restituiti dalla Russia Undici generali tedeschi restituiti dalla Russia Essi affermano che nell'Unione Sovietica si trovano ancora prigionieri di molte nazionalità - Si riparla a Bonn di un Ministero per le informazioni (Dal nostro corrispondente) Bonn, 3 ottobre. Quanti prigionieri di guerra, tedeschi o di altre nazionalità, si trovano ancora, otto anni dopo la fine delle ostilità, nell'Unione Sovietica? Il ritorno di undici generali tedeschi accompagnati oggi alla frontiera dalle autorità russe che ne hanno ordinata la liberazione, rende di attualità il problema angoscioso. Gli undici generali hanno confermato le dichiarazioni fatte dal 2500 soldati e ufficiali tedeschi rientrati dalla Russia nelle ultime settimane: si trovano in Russia ancora migliaia e migliaia di prigionieri. Soltanto nel campo di Wolkava, a 40 chilometri da Wunovo, ben altri 71 generali tedeschi erano in vita due settimane or sono, quando gli undici generali liberati oggi lasciarono il campo. Tra i 60 e 1 70 oscilla il numero dei generali di cui si sa con certezza che si trovano in altri campi di concentramento. Ma nè il governo tedesco nè la Croce Rossa Internazionale erano riusciti ad appurare che questi generali erano ancora trattenuti dai russi. Bisognerà allora pensare con un calcolo approssimativo che «e ancora 130 o 140 sono 1 generali trattenuti da^ russi, in molte centinaia o migliaia occorre calcolare il numtro degli ufficiali e in decine di migliaia il numero dei sottufficiali e soldati creduti morti e che invece sono rinchiusi In campi di concentramento sovietici? L'induzione è allettante, ma potrebbe essere erronea perchè i russi hanno forse trattenuto più a lungo solo alti ufficiali e messo precedentemente in libertà uomini di truppa e altri ufficiali. In ogni caso gli undici generali messi oggi in libertà hanno detto che i russi hanno speciali campi riservati ai generali; e che molti sono 1 campi in cui si trovano altri prigionieri di guerra di diverse nazionalità. Degli undici generali, dei quali il più anziano ha 85 anni, (sì tratta di persone poco note) sette si sono fermati nella Germania occidentale poi sono andati a Berlino e gli altri quattro si sono trattenuti nella zona russa della Germania non per motivi politici ma perchè vi hanno le loro famiglie. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii à o o iiiiiiiiiiiiiriiiiiiiiiiiHiiiiiiniiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii Se 11 ritorno dei generali e degli altri prigionieri di guerra può essere ricordato fra le notizie buone della giornata, fra quelle scoraggianti vanno ricordate oggi due notizie: la conclusione con una condanna a morte e tre condanne all'ergastolo del processo contro un gruppo di patrioti nella Germania orientale e il piano ripreso in sordina nella Germania occidentale per far rinascere il ministero delle Informazioni, il famigerato «propaganda ministerium > del dottor Goebbels. Al processo che si è svolto a Magdeburgo erano imputati 7 giovani che secondo l'accusa facevano parte del « Gruppo di combattimento contro le inumanità sovietiche > una associazione patriottica di Berlino Ovest. Eissi hanno confessato di aver tentato di far saltare le fabbriche Ernst Thalman di Magdeburgo per ordine di un governo straniero. Forse i giovani speravano di ottenere attraverso la confessione clemenza dal giudici ma questi sono stati spietati e hanno condannato il ventiquattrenne Albert Gessler a morte e altre tre giovani al carcere a vita. Gli altri imputati sono stati condannati a 10 anni di reclusione. A Bonn era stato sconfessato giorni or sono il progetto di ricostituire il «propaganda ministerium > che, come già l'antico nostro Minculpop, avrebbe dovuto controllare la stampa e la radio. Ma il progetto scacciato dalla porta in seguito a un coro di proteste levatosi in tutti i paesi democratici, sembra stia per rientrare dalla finestra. Pare infatti sicuro che verrà creato un «Ufficio federale per la coordinazione delle notizie >; questo Ufficio verrebbe affidato a un sottosegretario che praticamente avrebbe la responsabilità di un ministro. Negli ambienti bene informati si dice che il nuovo ente dovrebbe servire solo a coordinare il lavoro di alcune agenzie governative di informazioni ma sembra strano che occorra un sottosegretario per un così semplice lavoro. E c'è chi si domanda se « l'Ufficio federale per la coordinazione delle notizie > non debba Invece avere la funzione di controllare, sia pure con guanti di "velluto, i giornali indipendenti. E si teme anche che il nuovo ente possa tentare di esercitare la sua influenza sulla DPA, la più grande agenzia di informazioni tedesca che, come la nostra ANSA, appartiene al giornali. . La DPA fornisce ai suoi proprietari-abbonati la maggior parte delle notizie che appaiono nella stampa germanica e per 11 suo spirito di Indipendenza non sempre ha incontrato il favore del governo. Attraverso la probabile nomina di uno speciale redattore diplomatico incaricato di riferire sull'attività del governo si teme la possibile influenza dell'Ufficio generale per la coordinazione delle notizie sulla DPA. Si dice anche che al nuovo ente verrebbe dato l'incarico di preparare la legge sulla stampa e sulla radio. Enrico Altavilla

Persone citate: Albert Gessler, Goebbels