New York e gli altri porti paralizzati dallo sciopero

New York e gli altri porti paralizzati dallo sciopero New York e gli altri porti paralizzati dallo sciopero Eisenhower chiede l'applicazione della legge Tafl-Harlley per imporre la sospensione dell'agitazione e nomina una commissione d'inchiesta - Lo sciopero determinato da rivalità sindacali (Nostro servizio particolare) Washington, 1 ottobre. Di fronte alle gravi conseguenze dello sciopero dei portuali che minaccia di paralizzare sulla costa atlantica degli Stati Uniti l'intero traffico marittimo con l'Europa, il presidente Eisenhower è intervenuto decidendo di fare ricorso alla legge Taft-Hartley per imporne la cessazione. Eisenhower ha disposto inoltre che una Commissione di emergenza, composta di tre membri e presieduta da David Cole, ex-direttore del Servizio federale di conciliazione e mediazione, svolga una inchiesta sulla vertenza e gli riferisca entro la mezzanotte di lunedi, cinque ottobre. Si tratta di passi preliminari, necessari per ottenere appunto dalla Magistratura l'applicazione della legge Taft-Hartley. Nella dichiarazione che accompagna la sua decisione, Eisenhower rileva fra l'altro che « lo sciopero, colpendo una parte sostanziale dell'attività marittima statunitense, minaccia di mettere in pericolo la sicurezza e il benessere della nazione ». La procedura messa in moto dal ricorso alla legge Taft- Hartley è la seguente: sulla base della relazione che la Commissione di emergenza consegnerà entro la mezzanotte di lunedì, Eisenhower chiederà che il Dipartimento della Giustizia, tramite la Corte Federale, ordini al sindacato dei portuali l'immediata sospensione dello sciopero per la durata di ottanta giorni, periodo durante il quale la Commissione di emergenza svolgerà la sua azione conciliativa fra le parti. E' questa la prima volta che il Presidente fa ricorso alla legge Taft-Hartley. Oggi, dopo dieci ore dal suo inizio, lo sciopero aveva già paralizzato ogni attività da Portland (Maine) nel nord, fino ad Hampton Road (Virginia) nel sud. New York, il più grande porto del mondo appariva letteralmente deserto stamane quando i portuali, iniziando il loro sciopero di protesta e di sfida, fermavano la vita in tutti i porti americani. Ieri sessantotto navi, fra cui le gigantesche Queen Elizabeth e United States, caricarono febbrilmente dall'alba a mezzanotte. Riflettori illuminavano a giorno le banchine gremite di caricatori. Durante la notte avvenne l'esodo e da stamane l'East e la North River sono vuote. Due navi, la Liberté francese e la Conslitution della American Export Line sono arrivate, hanno approdato senza l'aiuto dei rimorchiatori, seguendo cautamente nel la scia due proprie lance, e | hanno scaricato passeggeri e bagaglio, mentre gli scaricatori scioperanti, ammassati davanti alle stazioni marittime, os servavano impassibili e in silenzio. Non vi è stato un solo incidente. Il bagaglio è stato portato a terra dai passeggeri con l'aiuto degli equipaggi. Le navi ripartiranno sabato in orario. La prima nave passeggeri italiana attesa a New York ò l'Andrea Doria, che arriverà sabato. v. Proposto da Stevenson

Luoghi citati: Europa, Maine, New York, Portland, Stati Uniti, Virginia, Washington