I laburisti appoggiano l'iniziativa di Churchill

I laburisti appoggiano l'iniziativa di Churchill PER UN INCONTRO A QUATTRO I laburisti appoggiano l'iniziativa di Churchill JPrìma di rispondere a Mosca avranno luogo delle consultazioni anglo - franco - am ericane (Nostro servizio particolare) Londra, 1 ottobre. H partito laburista — radunato a Margate per il suo annuale congresso — ha oggi all'unanimità sollecitato Sir Winston Churchill a porre in atto il suo famoso progetto per una conferenza dei massimi rappresentanti delle quattro grandi potenze. L'istanza ufficiale del partito d'opposizione si aggiunge così a quelle già formulate negli ultimi due giorni da tutti 1 settori della pubblica opinione, palesemente convinti ormai che solo un < incontro al massimo livello > potrà allentare la perenne tensione russo-occidentale. La desolante nota di risposta sovietica invece di smorzare questa fiducia nelle possibilità di successo del progetto di Churchill, l'ha resa — come sì capiva dal giornali di ieri — ancor più viva e profonda e lo stesso Premier ha Indubbiamente contribuito a questo stato d'animo con la sua dichiarazione di lunedì. In questa dichiarazione — si ricorda — egli ribadiva « di non avere mai mutato parere circa la proposta formulata ai Comuni l'il maggio scorso >, A Churchill — tornato a Londra e nuovamente al suo posto di comando in Downing Street — spetta ora l'arduo compito di convincere russi e americani ad accettare il suo coraggioso progetto ma, per quanto ottimisti si possa essere, non si può fare a meno di dubitare delle sue possibilità di successo. I ruspi sembrano non avere alcuna intenzione di voler negoziare con gli occidentali, e gli americani — dopo l'ultima nota sovietica — paiono più riluttanti che mai ad impegnarsi in conversazio ti ad < altissimo livello > con ;1 Cremlino. Tutti questi problemi sono stati studiati oggi pomeriggio da Sir Winston Churchill e da Antony Eden, tornato anch'ego dalla sua lunga convalescenza: domani le stesse questioni ver ranno esaminate collegiaimen te da tutti i ministri nel co.so di una grande riunione di gr, binetto. Si tratterà non soli> di stabilire in qual modo rispondere alla nota sovietica (consultazioni franco-anglo-americane su questo soggetto avranno inizio al Foreign Office lunedì), ma anche di decidere se varare — per la seconda volta — il progetto di legge di Churchill per l'incontro < a massimo lifsil1qtazstnnsstrpdlodarcmitdlepdat<lmzrtnzatepmmAciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiii livello. Previsioni è inutile farne, poiché si fonderebbero sul nulla: bisognerà attendere il discorso di Church'" sabato 10, al congresso conservatore quando, Indubbiamente, le intenzioni britanniche verranno alla luceCome abbiamo detto All'inizio, oggi a Margate il congresso laburista ha nuovamente dato la sua approvazione al < piano Churchill >: ciò è avvenuto nel corso di una lunga discussione di politica estera conclusasi con l'approvazione da parte dei delegati del programma redatto dalla direzione. Quc3to programma è stato presentato da Clement Attlee, che non solo ha sollecitato un incontro del « quattro grandi >, ma ha anche chiesto al governo di rendere finalmente noto < ciò che avvenne alla conferenza dei ministri degli esteri di Washington », quando cioè il progetto del premier fu lasciato cadere nell'ombra. Ed Attlee ha lasciato capire che potrebbero esservi delle respo'.sabilità da parte dei diretti :oilaborato',i del Premier che avrebbero adottato la sua politica. Fra assordanti applausi, Attlee ha quindi esposto gli altri < pilastri » della politica estera laburista: Germania: tentare in ogni modo di realizzare la riuniflcazione prima di procedere al riarmo dei tedeschi occidentali; Cina: ammissione del governo di Mao all'UNO; Corea e Formosa: neutralizzazione per un certo numero di anni di entrambe queste zone; Nazioni Unite: ammissione di tutti i Paesi ancora esclusi. La discussione di politica estera si è conclusa con l'approvazione all'unanimità di una mozione deplorante l'accordo militare ispano-americano. m. c.

Luoghi citati: Cina, Corea, Formosa, Germania, Londra, Mosca, Washington