160 scultori al lavoro per modellare un burattino

160 scultori al lavoro per modellare un burattino SI PREPARA IL MONUMENTO DI COLLODI 160 scultori al lavoro per modellare un burattino Perchè non interpellare anche i. bambini ? Del clima sentimentale in cui si compie, a Collodi presso Pescia, la gestazione del monumento a Pinocchio, qui s'è parlato; e della vitalità straordinaria, dell'importanza davvero « artistica » della creatura di Carlo Lorenzini, fan fede i ben 160 scultori che vogliono modellare un burattino. Insomma, una cosa scria, forse più seria e difficile da attuare del consueto monumento a chi, non nella fiaba, ma nel mondo reale nacque ed agì. Proprio per questo, e lecita una parola al sette giudici che sceglieranno il bozzetto per l'esecuzione? Vogliamo dire che le fattezze d'un grand'uomo da ritrarre in marmo, in bronzo o che altro sia, hanno valore relativo. Lui morto, è l'opera che vive; ed anche la barba da profeta di Leonardo conta, nel suo autoritratto a sanguigna, perchè è opera d'arte, di quel sommo. Tant'è vero che Rodin potè accentrare nella sola testa di Balzac il tumulto creativo dello scrittore, lasciando, della statua, informe il corpo, e celando fin la mano infaticabile. Ma per l inocchio è diverso. Egli nasce e muore burattino (la metamorfosi nel « ragazzino per bene » non ci interessa più). E non burattino qualunque, generico, indeterminato: ma il burattino « meraviglioso » che Geppetto intaglia nel legno duro con l'intenzione « che sappia ballare, tirar di scherma e fare i salti mortali >. E perciò stecchito, angoloso, snodato: e con quel naso puntuto che diventerà 4 un nasone che non finiva mai», la bocca che subito « cominciò a ridere e a canzonarlo », e senza orecchie c perchè nella furia di scolpirlo si era dimenticato di fargliele >. A coprire quel corpicciuolo di stecco basta « un vestituccio di carta fiorita, un paio di scarpe di scorza d'albero, e un berrettino di midolla di pane ». E quando poi a Pinocchio gli si bruciano i piedi, il buon * babbino » glieli restituisce « asciutti e nervosi ». Ecco dunque Pinocchio non descritto ma definito, rappresentato inconfondibilmente, tal quale Lucia all'inizio dei Promessi Sposi o Madame Arnoux sul principio dell' Education sentimentale: creazioni d'arte non persone reali; e quindi immortali, e non diversamente interpretabili — salvo tradirle — dalla volontà del creatore. I due illustratori più vicini alla nascita di Pinocchio, il Mazzanti e il Chiostri, non fecero che seguire le indicazioni scritte del Collodi; e con quelle illustrazioni il burattino cominciò il suo trionfale giro del mondo Se poi si fece olandese o cinese, polacco o americano, spagnuolo o samoano, non va dimenticato che nacque italiano, anzi toscano, e nel 1881; e che alterarlo fisicamente col pretesto ch'è « immortale » sa- ™™ '^ITL trrebbe Karenina in costume da sci Ma tira venti cattivo sia perla fedeltà al « vero ottico ». sia per il rispetto dei testi. E sappiamo benissimo che nelle giurie c'è sempre qualcuno che teme di non essere abbastanza .1 vivo » ed « attuale » e di non interpretare a sufficienza le esigenze del tempo nostro ». E allora si potrebbe preferire,poniamo, un Pinocchio espres-sionista o surrealista, cubista o — perchè no? — «astratto». Un Pinocchio, per esempio, alla Moore, alla Viani, alla Arp, alla Zadkine, alla Calder, e via dicendo. Il monumento? Sia come si vuole, magari come l'avrebbe voluto Paul Hazard, col Collodi stesso che scolpisce il burattino; o altrimenti fantastico. Ma Pinocchio, la sua immagine, ve', non facciamo scherzi. Poiché dal caro ricordo dell'infanzia non potreste cancellarla, non tentate di togliercela dagli occhi. E poi, c'è altro: Pinocchio è via via diventato — forse con un po' di sforzatura — un personaggio letterario per adulti, un « tipo », quasi un mito. Ma non scordiamoci che il Lorenzini gli die vita per divertire, e, sotto sotto, ammonire i bambini. E allora (è un'idea azzardata?) perchè accanto ai sette severi e sapientissimi giudici non chiamare sette spensierati e ignorantissimi bambini, a titolo puramente consultivo? E domandar loro: « Qual è il Pinocchio che preferite? qual è il vostro Pinocchio che volete in monumento? ». mar. ber.