La Stampa - Consultazione Archivio

Convegno a Saint Vincent Convegno a Saint Vincent per la frutticoltura montana (Nostro servizio particolare) Saint Vincent, 26 settembre. Si è inaugurato stamane a Saint Vincent con largo concorso di studiosi, di tecnici e di frutticoitori delle varie province dell'Alta Italia, il primo Convegno nazionale di frutticoltura montana, organizzato dall'Assessorato dell'Agricoltura della Valle, in collaborazione con l'Istituto di coltivazioni arboree dell'Università di Torino e dell'Osservatorio piemontese di frutticoltura. Alla cerimonia inaugurale hanno parlato il presidente della Giunta regionale, avv. Caveri, l'assessore all'Agricoltura Arbaney, il senatore Page, il conte Tourlon, il dottor Masi e da ultimo il prof. Dalmasso, che espose gli scopi del convegno per il suo particolare interesse per tutte le regioni dell'arco alpino, scopi che si possono sintetizzare nella valorizzazione e nel potenziamento della frutticoltura di montagna anche nei riflessi ohe essa può avere sul grave problema dello spopolamento delle nostre Alpi. Nel pomeriggio si sono iniziati i lavori con le prime relazioni svolte dall'ispettore agrario della Valle d'Aosta dottor Reggio, che ha tratteggiato gli aspetti della frutticoltura regionale, del prof. Morettini, dell'Università di Firenze, che ha parlato del miglioramento genetico del pero, e del prof. Breviglierl, dell'Università di Pisa, che si è occupato del controllo e della selezione del materiale di propagazione delle piante da frutto. I lavori continueranno fino a tutto martedì con altre importanti relazioni dei professori Stale, della Stazione sperimentale di Losanna, Mulder, della Stazione di Wageningen, Manaresì, dell'Università di Bologna, Ciferri, dell'Università di Pavia, Perini, dell'Università di Pisa, Casalini, del Centro della cooperazione rurale, Masi, dell'Istituto commercio estero, e dei proff. Bottini, Carlone, Castellani e Goidanich, dell'Università di Torino. Verranno pure visitate le principali Scuole frutticole della Valle d'Aosta. g. d.