Flagellati dalla tempesta l'Atlantico e le coste europee

Flagellati dalla tempesta l'Atlantico e le coste europee TI II Iti X ì 01 VEXTO A ISO KM. ALL'ORA Flagellati dalla tempesta l'Atlantico e le coste europee Due navi e un battello affondati - L'equipaggio del "Greenville,, salvato -7 pescatori scomparsi - Il "Queen Elizabeth,, in ritardo con mille passeggeri fra i quali 50 spose di guerra e i loro bimbi - Danni immensi (Nostro servizio particolare) Southampton, 22 settembre. Le coste della Francia, della Gran Bretagna, del Belgio e dell'Olanda sono flagellate dal violento fortunale, che da ventlquattr'ore sta spazzando l'Atlantico facendo affondare navi e causando la perdita di vite umane. Il grande transatlantico inglese Queen Elizabeth, non ostante la sua mole gigantesca e la stazza di 83.000 tonnellate, è stato per molte ore in balìa delle onde, che hanno raggiunto in alcuni punti l'altezza di quindici metri. Non ostante gli sforzi del comandante e dell'equipaggio, la bella nave che avrebbe dovuto entrare in porto ieri con oltre mille passeggeri provenienti dagli Stati Uniti, è stata costretta a ridurre la velocità e a restare al largo dell'isola di Wight per tutta la notte; arrivando con un ritardo di quasi quindici ore A bordo vi sono cinquanta spose, di guerra coi loro bimbi, venute in Inghilterra 'per trascorrervi un periodo di vacanze presso le famiglie. Il vento che soffiava turbinoso non ha certo permesso che la notte trascorresse serena a bordo della nave, dove i pas- seggeri si erano riuniti nei sa iiiiniii i ■■■■■■•■■t»ni»i iniiiiiuiin ioni per rincuorarsi a vicenda. Sono innumerevoli le navi e i vapori da carico che tra ieri sera e stamane hanno cercato rifugio su entrambe le rive della Manica per sottrarsi all'impeto del. vento e dei marosi. Dal porto di Tcnby alcuni coraggiosi hanno formato una squadra di salvataggio e sotto riusciti con una lancia a raggiungere i sette naufraghi della nave-faro Saint Govan, che stava affondando sulle coste del Pembrokeshire all'alba di stamane. Da Bembridge, nello Hampshire, un'altra landa di salvataggio, pilotata da alcuni animosi offertisi volontari, è uscita per cercare tracce del signor Edward Goldsworthy e dei suoi compagni, «setti per una partita di pesca e acomparsi quando il loro battello era stato sollevato in aria e poi sprofondato dalle onde furiose. Ma nessuna traccia degli infelici è stata trovata. Sulle coste meridionali e sud-orientali delia Gran Bretagna il fortunale si è rovesciato con rabbia su orti e giardini, sradicando vecchi alberi e distruggendo ogni vegetazione. Le linee di comunicazione sono naturalmente interrotte, non esistendo più un solo palo telefonico e telegrafico per un lungo tratto. Città e villaggi, spazzati dai turbini di vento che soffia sino a ISO chilometri l'ora, sono all'oscuro. Le stesse condizioni si verificano sulla costa francese, dove alberi, pali telegrafici, linee elettriche e telefoniche non esistono più. 1 pali, sradicati come stuzzicadenti, sono trasportati dal vento a molte centinaia di metri all'interno. La zona di Saint Nazaire è la più colpita, perchè molti edifici sono stati scoperchiati e la popolazione è stata costretta a cercare rifugio all'interno. A Calals un edificio in avanzata costruzione è crollato sotto l'impeto del vento. Il grande transatlantico americano United States, è stato a sua volta costretto a partire dal porto di Le Havre con cinque ore di ritardo, essendo impossibile la manovra dei rimorchiatori nel bacino interno del porto. In Olanda il fortunale, che è il peggióre da quando l'ira delle acque si è abbattuta lo scorso anno sulle terre basse olandesi, provocando gli immani disastri che tutti ricordano, ha arrestato i lavori di ricostruzione delle dighe sulle isole di ScMnuten e di Duiveland e In diversi punti i marosi, abbattutisi sulla riva con rabbia selvaggia, hanno portato via depositi di cemento de¬ ■iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii stinati alla costruzione dei nuovi argini. Il borgomastro di Stavenisse ha già annunciato un piano speciale per l'evacuazione totale della popolazione, da attuare qualora le piogge autunnali e le maree manifestassero motivi di pericolo per le nuòve dighe. Il comandante del transatlantico francese He de France, Frane Garrigue, ha combattuto per venti ore dal suo posto sull'alta plancia della nave contro la violenza del fortunale, ch'egli definisce il peggiore di tutta la una lunga carriera. Egli ha raccontato come ha salvato l'equipaggio del piroscafo Greenville, che da Montreal era diretto a Liverpool con un carico di frumento. « Abbiamo raccolto ieri nel pomeriggio il segnale di S.O.B. ed abbiamo trascorso tutto il giorno e la notte a cercare la nave pericolante. Finalmente abbiamo avvistata .un certo nimeró d( ìanHé' vèrso Valba e per mezzogiorno l'intero equipaggio del Greenville, composto di 85 persone, era sotto il nostro bordo. <n primo ufficiale macchini sta, colpito da un pezzo di ferro staccatosi da una caldaia, è morto pochi minuti prima che lo prendessimo a bordo. Gli altri venticinque, poterono essere trasbordati nel nostro canotto di salvataggio, ohe ballava sulle onde altissime come una conchiglia. Uno degli uomini però per la stanchezza ha perduto l'equilibrio ed è caduto in mare, annegando sotto gli occhi di centinaia di passeggeri, che assistevano ansiosi all'opera di salvataggio. A Guernsey 17 passeggeri di un aereo della « Bea » sono scampati miracolosamente ad un disastro quando l'apparecchio, investito improvvisamen te da una folata che soffiava a 10 chilometri all'ora, ha piantato il muso in una grande siepe proprio mentre stava per atterrare. Il bimotore ha arato per un lungo tratto il terreno e poi è rimasto fermo con la coda all'insù e da essa, mediante una lunga scala, so no discesi i fortunati viaggia tori. f. r.

Persone citate: Edward Goldsworthy, Govan, Queen Elizabeth, Wight