Una grossa sorpresa al processo dello zucchero

Una grossa sorpresa al processo dello zucchero Una grossa sorpresa al processo dello zucchero La merce non fu spedita dall'ente svizzero Charitas - Mandalo di comparizione pel contumace Lanini e ci ioe e nsi e a > o ti e a o > ) e. e i, r eeeo e. n ire e a- Varese, 3 settembre. Si è iniziato stamane dinnanzi al nostro tribunale il cosiddetto « processo dello zucchero » in cui sono imputati il cittadino svizzero Louis Fabbri, di 39 anni, residente a Losanna, e titolare di un ufficio commerciale di importazione che ha sede in via Ca- stelnuovo 11 a Torino, BrunoGuarani, di 33 anni, già di- rettore dell'ENAL di Varese, il dott. Luigi Lanini, pure re- via Sac-sidente a Torino, in chi 24, e l'ing. Egon Barsony, jugoslavo, titolare della ditta Pancon di esportazione e importazione che ha sede a Milano, in via Durini 27. Il procedimento si imposta su una accusa di truffa di 85 milioni compiuta con il pretesto della beneficenza. Sareb- berò stati infatti venduti a ditte private circa 1700 quin-tali di merce importata in franchigia per essere distribuita ai lavoratori sotto forma di pacchi-dono. I fatti, secondo la denuncia, si sarebbero svolti nel dicembre del 1948 attraverso l'organizzazione assistenziale elveti- aica Charitas, di Friburgo, che aveva disposto l'invio gratuito di 8800 pacchi-dono contenenti ciascuno 19 chili di zucchero a lavoratori italiani di cui era stato dato un elenco dall'ENAL di Varese. Il traffico si era svolto alla frontiera di Luino e di Chiasso con sdoganamento regolare. Senonchè, invece di giundiecimila lavoratori !!"? f:1 "S.^'vfi»-? JSSm i %£*2££ JSSffl' LPf*" \?™° rfVw™rfT^US?". Vi' 1 ingente profitto, a di- verse ditte commerciali per la somma complessiva di 85 milioni. In apertura d'udienza l'aw. De Marchi di Torino, difensore di Luigi Fabbri, unico detenuto, ha sollevato un'eccezione, cioè la riserva di impugnazione per appello e di ricorso in Cassazione circa l'or¬ |dinanza che ha rifiutato la i scarcerazione del suo patroci • nato. Un vero colpo di scena si è avuto poi con la segnalazione da parte dell'Interpol che lo zucchero in questione non è stato spedito dalla Charitas la quale aveva soltanto iniziato trattative per la spedizione, ma le aveva troncate non es¬ sendo state eseguite le formalità doganali necessarie. Perciò l'interrogativo della causa è diventato questo: Chi è stato il mittente di una cosi ingente partita di zucchero? A questa domanda non ha potuto rispondere nè l'ispettore doganale di Luino dottor Gianera nè gli altri funzionari della Finanza pure interrogati. Invece l'unico teste proveniente dalla Svizzera, l'abate Ruffieux, direttore della Charitas di Friburgo, ha escluso, a mezzo di una interprete e nel modo più assoluto, che lo zucchero sia stato spedito dall'associazione internazionale di cui è dirigente. Si è reso necessario perciò un confronto fra il contumace Lanini, accusatore in istruttoria del Fabbri, e quest'ultimo, il quale, viceversa, sostiene che non ha affatto fornito lo zucchero cosi come gli accertamenti dell'Interpol vorrebbero confermare. E' stato perciò emanato un ordine di comparizione, con mandato di accompagnamento per lunedì 7 corrente a carico dell'imputato dottor Luigi Lanini residente a Torino. Quindi l'udienza è stata tolta.

Persone citate: De Marchi, Egon Barsony, Gianera, Lanini, Louis Fabbri, Luigi Fabbri, Luigi Lanini