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Due montanari avrebbero visto Angela Cavallero alle 12,30 Due montanari avrebbero visto Angela Cavallero alle 12,30 In modo ancor più palese questa testimonianza conferma l'innocenza di Jolanda Bergamo Dal nostro inviato speciale a Courmayeur: Anche oggi i carabinieri e la polizia hanno continuato le indagini per scoprire l'uccisore di Angela Cavatlero, ma i risultati conseguiti non sono stati resi noti. Non si compiono più fermi clamorosi nè si vedono davanti alla questura d'Aosta o alla caserma di Courmayeur le lunghe file di testimoni che nelle scorse settimane trascorsero la maggior parte delle loro giornate in ripetuti interrogatori. Ora si svolge un lavoro di accertamenti e di riservatisslme indagini. Le comunicazioni per via radio e telefoniche tra le diverse questure da una parte e le varie stazioni dell'Arma dall'altra, proseguono di giorno e di notte. Un fatto però è certo: Ira le cento e più persone che trovandosi a Entrèves e Courmayeur fra il 7 e il 9 agosto sono già state controllate, nessuna aveva conosciuto Angela Cavaliere. S! ricercano sempre quel due giovani genovesi, accampati a poca distanza dal luogo del delitto. La loro Identificazione — a meno che essi si presentino spontaneamente — appare quasi impossibile, perchè l'unica traccia dietro cui si muovono gli inquirenti, consiste in una motoretta del tipo 1950 con la targa « GE ». E' un indizio davvero un po' vago per trovare due giovanotti in una città anzi in una provincia popolosa e piena di vita come la capitale ligure. Più facile invece appare il compito di poter scoprire le vere generalità, di « Lia », la ragazza che spedi l'ormai notissima lettera del sedicente Luciano ad Angela Cavaliere. Se le nostre informazioni sono esatte il suo passaggio sarebbe stato segnalato in un albergo di Padova, dove si sarebbe trattenuta una notte Intanto a Courmayeur e ad Entrèves molti si decidono a rivelare di avere scorto l'assassino o Angela Cavaliere Tra gli altri, due montanari, che nessuno ha ancora potuto identificare, hanno affermato d'avere scorto la ragazza mentre faceva la cura del sole, almeno un 20-30 minuti dopo il mezzogiorno. La circostanza, se vera, proverebbe in modo più palese e evidentissimo l'innocenza di Jolanda Bergamo. c. n.