Jolanda Bergamo liberata

Jolanda Bergamo liberata IL CANCELLO DELLA TOSI II E DEI «ALIVI AD AOSTA SI E* APERTO IERI SERA Jolanda Bergamo liberata E* stata rilasciata "con riserva,, e dovrà ancora tenersi a disposizione della magistratura - Vattes delia folla impaziente, che ha rotto ì cordoni degli agenti> Tremante, la ragazza sorride - Sventola timi damente un fazzoletto e poi commenta: "Com'è buona la gente,, - Essa è partita alla volta di lorìm (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 31 agosto. Jolanda Bergamo è stata rimessa in libertà con riserva. Questa^ è la formula con la quale è stato per il momento risolto il suo difficile caso: scarcerazione vincolata. Non si fraintenda: non è una libertà provvisoria. E' una posizione d'attesa che prelude olle due possibili soluzioni: proscioglimento o rinvio a giudizio. Questo non vuol affatto significare che ella sia considerata un po' innocente e un po' colpevole. La scarcerazione è soltanto l'espressione della grande ponderatezza assunta dalla magistratura nel confronti di una persona accusata di omicidio, la quale non è ancora riuscita a dimostrare la sua Innocenza e della quale l'autorità non ha potuto provare la colpevolezza. Libertà con riserva Il provvedimento di scarcerazione è stato adottato perchè - gli indizi raccolti dai carabinieri e 1 controlli compiuti dall'autorità giudiziaria non sono sufficienti a giustificare e a mantenere l'arresto. Esistono tuttavia dei sospetti sul conto dell'accusata. Tali sospetti non possono avvalorare giuridicamente una sentenza di rinvio a giudizio. L'alibi presentato da Jolanda non è stato provato per intero. E' assodata la sua presenza all' accantonamento fino a mezzogiorno del sabato, Da tale ora fino alle 13 mancano, secondo i dati attualmente controllati, notizie sicure. Ecco dunque trovata la formula, proceduralmente prevista, che può sembrare ambi gua, ma che è soltanto prudente; scarcerazione vincolata. Tale misura poteva essere adottata anche subito dopo ricevuta la denuncia. Si è però stabilito di agire con molta ponderatezza, con un esame minuziosissimo di tutti 1 dati di fatto, allo scopo di evitare decisioni precipitose in un senso o nell'altro. Verranno, compiuti ulteriori controlli sul conto di Jolanda, le indagini Verranno estese ad ogni perso naggio del dramma, e particolarmente a Torino, nell'ambiente frequentato da Angela Cavaliere. I prossimi giorni saranno intensi da parte delle due autorità che se ne occuperanno: i carabinieri e la polizia (sono state volutamente affiancate, e non ne nascerà un dualismo ma un senso di emulazione, che recherà indubbi vantaggi). E' chiaro che se laposizione di Jolanda Bergamo risulterà limpida, ne deriverà il suo proscioglimento per non aver commesso il fatto; in caso contrario, ella verrà rinviata a giudizio per omicidio volontario. Tale decisione sarà presa nei prossimi giorni. Una prova di notevole rilievo potrà essere fornita quando sarà stabilita con esattezza l'ora della morte di Angela Cavaliere-, che è stata indicata approssimativamente fra le 12 e le 13. La scienza, dall'analisi del contenuto gastrico, può fissarla con un'approssimazione di poch minuti. Se dunque Angela è stata uccisa prima di mezzogiorno o poco dopo, nulla da dire contro Jolanda. La sua posizione potrebbe forse dar nuovamente adito a qualche dubbio se la morte, risultasse Intorno alla mezza (naturalmente le autorità dovrebbero appoggiare ad altri indizi o ad altre prove la sua presunzione di colpevolezza). A meno cheben inteso, non si scoprano altri elementi sul conto di un terzo, tali da Individuarlo coml'assassino. Questo era necessario premettere alla cronaca della giornata per spiegare il meccanismo giuridico e procedurale che ha condotto la Magistratura a prendere nei confronti di Jolanda Bergamo un provvedimento di ecarcerazione vincolata. La quale, occorre ripeterlo, non significa affatto presunzione di colpevolezza, altrimenti non sarebbatata messa fuori. Anzi è evidente che, concedendole la libertà, sia pure corretta dovvie precauzioni, e considerandola a disposizione dellGiustizia per ogni evenienzaella viene ritenuta più vicinall'innocenza che alla colpevolezza. L'ultima notte Per Jolanda è stata ungiornata di spasimo. Quandquesta sera la libertà le è andata incontro, ella si è ritirata sgomenta. Era una pauroslibertà quella che tumultuavoltre le mura del carcere. Petutto il giorno non è stata lgioia dell'ormai certa e prossima liberazione a tenerla agtata, ma l'ansito della follche l'aspettava per esprimerlil suo entusiasmo nel vederluscire. Jolanda ieri sera è andata dormire alle nove, second' l'orario. Come ha dormitoQuando stamattina alle sette mezzo è giunta l'ora di azarsi, ella era già sveglia dtempo. La sua settima nottda detenuta è stata la più pnosa, per quella libertà che dtre giorni si avvicinava e allontanava. Alle otto e dieha fatto colazione, e dallstrada è cominciato a salire brusio della folla che si infitiva di ora in ora. A mezzogiorno le è stato co segnato il pranzo offertole da una signora: pastasciutta, arrosto con patate, frutta. Poi ha continuato un ricamo che s'era portato nella borsetta da Roma. Lo ha lasciato per adat¬ tare alla sua persona una camicetta di seta color crema offertale da una signora, e dopo averla aggiustata l'ha indossate. Un'altra signora le ha fatto giungere un pacco di cloccola- tini e un biglietto: < Cara Jolanda, sono una donna veneta. Ho seguito come una sorella, trepidante, la tua amara' vicenda, Ora che stai per uscire, finalmente, vorrei darti un aluto. Se tu desideri che ti dia una mano a cavartela, nella confusione che si scatenerà alla tua uscita, sono ad aspettarti. I accompagnerò in auto fino a Torino, dove stasera potrai proseguire in treno per Roma. O potrai fermarti, se vorrai, a casa mia. Ti aluterò in ogni modo, sei una mia sorella. Ti prenderò sottobraccio e ti accompagnerò in questi nuovi difficili passi che ti aspettano. Mariangela >. II sorriso del maresciallo Jolanda ha fatto rispondere che era gratlssima, che accettava con gioia. L'offerta poi non ha potuto accettarla, perchè altri avevano predisposto piani più favorevoli. E' pomeriggio inoltrato. Alla Procura il lavorio è terminato, e qui al carcere ne giunge il segno. Alle 18,20 l'appuntato della polizia Vincenzo Ravenna, addetto alla Procura, si presenta con un foglio. E' l'ordinanza di scarcerazione vincolata. Il maresciallo Cicia lo porta a Jolanda, le legge le norme che regoleranno la sua libertà. Ella è considerata a disposizione della magistratura, ogni quindici giorni dovrà presentarsi al commissariato di polizia del suo rione. Jolanda firma il foglio, lo restituisce. Dieci minuti dopo una telefonata del Procuratore della Repubblica dott. Tacconi ordina di rimettere In libertà la detenuta Jolanda Bergamo. Il maresciallo Clcia risale in cella. « Signorina, allora si prepari. Prenda la sua roba e tutto ciò che le appartiene. Da questo momento... ». Non occorre dire altro. Le quattro detenute con le quali In questi giorni ella ha diviso la cella, la salutano senza effusione. Non sono diventate amiche, Jolanda non appartiene alla loro classe. Ella fa un fagotto dei doni rice-, vuti. E non si muove. Ecco Io sgomento di Jolanda. Ora che, dopo l'incubo, dopo le giornate di Courmayeur, dopo questa settimana di Ao-' sta, la libertà le viene restituita, ella ne ha paura. Le formalità vengono compiute in fretta: consegna del libretto di conto corrente sul quale sono state segnate le duemila lire che ella possedeva al momento dell'arresto, e altre duemila che le sono Btate offerte da pietose signore. Firma del registro d'uscita. Jolanda non è più in forza "al carcere*. "E non si precipita al cancello; Rimane li, tremante. Le fanno scendere le scale, firma in una sala che precede l'ultima rampa. «Vorrei salutare tutti- — mormora — ringraziare tutti. Sono infinitamente grata a questa folla che viene a salutarmi. Ma ho paura, ho paura che mi facciano male ». Una macchina della polizia riesce faticosamente a portar si con lo sportello aperto accanto al portone. Sono le 19 e 5 minuti. Sette giorni fa, quasi alla stessa ora, ella entrava in carcere, con un'accuBa gravissima. Jolanda varca nuovamente questa soglia protetta dalla polizia, dai giornalisti, incontro alla libertà, al termine della Bua tremenda avventura. La folla applaude, grida evviva: «Viva Jolanda, viva Jolanda». Ella si ferma un attimo sulla soglia, e 11 suo viso commosso si apre in un sorriso. Fa due passi, quasi portata di peso, è col piede sul predellino. Si ferma, e alla folla che delira, agita timida, commossa, un fazzolettino. La macchina la sottrae al. pericoloso entusiasmo. Il maresciallo Cicia sorride, commosso anche lui. La strada ora è rimasta deserta. La folla si è lanciata all'inseguimento della macchina. Nell'atrio d'ingresso c'è una lavagnetta dove è scritto col gesso: «Uomini 14, donne 5 ». Egli cancella il n. 5, lo sostituisce con un 4. La forza del carcere di Aosta è diminuita di una unità. Giuseppe Faraci ia folla comincia ad assieparsi dinanzi alla porta del carcere di Aosta: tra poco uscirà Jolanda Bergamo « Ringrazio quanti mi hanno aiutato e compreso », ha ripetuto Jolanda Bergamo prima di congedarsi dai giornalisti. Stanotte ha riposato nella casa del signor De Leon, a Torino, In via Modena 35. « Sono contenta di trovarmi tra gente che mi vuol bene ».