Il ritorno dalle ferie

Il ritorno dalle ferie Il ritorno dalle ferie Ieri sera arrivi a Porta Nuova: 40 mila E' cominciato il riafflusso dei torinesi Un ferragosto movimentato dai turisti Le giornate di Ferragosto si sono concluse con un violento temporale che si è abbattuto in particolare sulla Valle di Lanzo, sulla collina e' In alcune zone del Monferrato. Dall'Eremo, da Superga, dal Colle della Maddalena e dalle altre postazioni sistemate sulla collina, sono entrati in funzione i cannoni antigrandine che, pur senza evitare la pioggia, sono riusciti a sconvolgere il banco di nubi nerastre» che promettevano la grandine. In città la pioggia è stata poca. Sufficiente però a disturbare le decine di migliaia di persone che si disponevano a rientrare dalle vacanze per riprendere stamane la normale attività. A Porta Nuova, alla sera, si calcolava che i treni in arrivo avessero ecaricato non meno di 40 mila villeggianti ohe ritornavano dalla Riviera o dalla mon- tagna. Pre fronteggiare l'afflusso le ferrovie hanno dovuto istituire tre- treni speciali da Ventlmlglia e uno da Asti, provvedendo a rinforzare tutti gli altri convogli. Ieri pomeriggio — ci diceva un ferroviere — su molte linee le vetture hanno viaggiato al massimo della capienza. Un termino tecnico por dire che non c'era un posto Jibero nemmeno nei corridoi o sulle piattaforme e che I passeggeri avevano difficoltà anche ad infilarsi una mano in tasca per cercare il fazzoletto per tergersi il sudore. • L'afflusso di coloro che rientravano In città è durato fin oltre la mezzanotte in proporzioni tali da indurre l'Azienda tranvie municipali a rinforzare (con la aggiunta di vetture supplementari) le principali linee che toccano Porta Nuova. Dopo la ressa sui treni si è avuto II pigia-pigia sui tram con conseguente disservizio e proteste da parte del viaggiatori, resi Intolleranti dalla stanchezza di una giornata particolarmente movimentata. Più comodamente hanno viaggiato le altre migliala di persone che sono rientrate in macchina o coi pullman. Un po' meno i motociclisti e gli scooteristi. Per questi ultimi c'è stato alla fine della giornata il « fuori program ma » dell'acquazzone aerale. Sul l'autostrada al casello di Settimo sono state contate oltre 10 mila vetture che rientravano a Torino e centinaia di motociclette. Un traffico altrettanto intenso si è registrato in corso Francia verso la Valle di Susa, e in corso Moncalicri, sul Pino e sulle strade della Valle di Lanzo e del Pinerolese. Tanto movimento non è passato senza conseguenze. Gli Incidenti — come diciamo in altra parte del giornale — sono stati numerosissimi: un modo poco fortunato di concludere le prò prie vacanze. Da oggi la città riprende, almeno in parte (perchè molti non finiranno le ferie che sabato prossimo) n suo aspetto normale. A dire la verità Torino non è mai apparsa completamente vuota e spopolata. Qualcuno, nel giorni scorsi, leggendo che centinaia di migliala di persone avevano lasciato la città si sarà meravigliato di trovare ancora le vie abbastanza affollate. Questo anno, più delle altre volte, si è verificato 11 fenomeno dei forestieri. Il posto lasciato libero dai to rinesi è stato occupato da mac chine di francesi, inglesi, sviz zeri, tedeschi. Il lungo e massiccio sciopero francese è stato forse uno dei motivi che ha indotto tanti forestieri a spendere le ultimo migliala di franchi nel la calma torinese, preferibile al caos che pare regni oltre fron tlera. Non sono mancate le co mitive di turisti italiani: molti hanno approfittato dei due giorni festivi per venire a visitare Torino magari partendo soltanto da uno dei paesi della provincia. Con tanta gente in città è venuto a mancare il classico colpo d'oc chio delle strade e delle piazze deserte sotto la canicola, che in realtà, non si è fatta sentire.

Luoghi citati: Asti, Lanzo, Susa, Torino