I vincitori Rolt e Hamilton percorrono 4088 km. in 24 ore

I vincitori Rolt e Hamilton percorrono 4088 km. in 24 ore Un giorno e una notte alla media-record di 170 km. orari I vincitori Rolt e Hamilton percorrono 4088 km. in 24 ore Quinti i fratelli Marzotto - Ascari e Villoresi ritirati - Trecentomila spettatori ggamae Le Marta, lunedi mattina. Una interminabile ovazione dei trecentomila spettatori presenti, ha salutato la vittoria della Jaguar pilotata dagli inglesi Rolt e Hamilton nella ventunesima edizione della ««-4 ore»'di Le Mans. E' stato un applauso meritatissimo: non solo per il trionfo di ieri, ma anche per la tenacia con cui la casa britannica, senza scoraggiarsi pei' il cocente insuccesso del 195X si è preparata alla gara di quest'anno. Il successo di Rolt e Hamilton si era delineato nelle prime ore di ieri mattina quando, dopo il ritiro delle due Alfa Romeo rimaste in i/ara, (quella di Kling-Ricss e quella di Sanesi-Carini) la Ferrari di Ascari e Villoresi aveva dovuto rallentare. ■ Qualcuno afferma che questo ritardo sia da . attribuire alle condizioni psicologiche del pilota, impressionato per il mortale incidente di Tom Cole. Ascari si è fermato infatti qualche istante accanto alta vettura rovesciata di Cole, e quando ha. ripreso a correre si è avuta la sensazione che la sua andatura fosse meno brillante. Successivamente il campione del mondo e Villoresi hanno perso definitivamente ogni possibilità di proseguire la gara per noie alla frizione. . Per quanto concerne le Alfa Romeo la loro corsa si è conclusa inaspettatamente alle luci dell'alba. Fangio, considerato come uno dei favoriti, aveva abbandonato fin dall'inizio. Erano rimasti in gara Kling e Sanesi, ma quasi oontemporaneamente per guasti meccanici essi hanno dovuto arrestarsi allo « stand > senza poter più, ripartire. Cosi, per Za Casa milanese la grande corsa delle H ore si e chiusa con un ben magro bilancio. Pòco dopo anche lo Lancia di Taruffi e Valenzano si sono arrestate ai *boxes» e non hanno potuto più proseguire, cosicché a rappresentare i nostri colori sono restate quattro vetture: le due Ferrari di Ascari e Marzotto e le due Lancia di Gonzalea e Manzon. Ascari stava brillantemente ricuperando il terreno perso durante Za notte, sul suo più diretto avversario, V inglese Rolt, quando si è verificato il drammatico incidente di Cole. Il campione del mondo, come si è detto, è apparso visibilmente scosso. Verso le otto Villoresi lo ha sostituito ed volante, ma ha dovuto arrestarsi più volte ai « boxes » per cercar di rimediare un guasto alla frizione.- Tramontavano le speranze degli italiani e prendevano sempre più consistenza quelle inglesi. La Ferrari la 'cui marcia tutti ormai seguivano con viva attenzione, èra al termine della 17* o'ra di corsa nettamente staccata dalla Jaguar di Rolt e, benché ancora conservasse ■ • a questo punto della corsa la seconda posizione, già si trovava a tre giri dall'inglese. Nei passaggi successivi il suo ritardo .non ha fatto che aumentare e allo .scoccare della .18' ora èra in quinta posizione, superata perfino dalla SSOO Cor¬ dini pilotata da Trintignant e Schell. Il duello anglo-italiano si è trasformato in anglo-america' no: la Cunningham di Walter e Pitch aumentando l'andatura, si è portata nelle prime posizioni e, a mezzogiorno, a quattro ore cioè dal. termine della corsa, stava tentando di passare dal terzo al secondo posto (occupato dalla Jaguar guidata da Mass e Walker). Nello stesso tempo veniva annunciato il definitivo ritiro di Villoresì-Ascari; dopo una ennesima sosta allo, stand della' Casa, la loro vettura è .stata spinta a braccia nel recinto ove erano ormai alloggiate SS macchine, tutte quelle che da sabato sera avevano abbandonato per motivi diversi Za corsa. Alcuni minuti dopo pure l'ultima Lancia affidata a GonzaIcs e Bonetto, prendeva la stessa strada. La sola macchina italiana in corsa era cosi la Ferrari dei fratelli Marzotto, ma la sua posizione, a otto giri dal primo, era. troppo compromessa per poter lasciar sperare anche soltanto ad un posto d'onore. Le ultime ore della corsa sono state caratterizzate da un'aspro duello fra la D.B. di Bonnet e la Panhard di He- mard, due vetture di piccola cilindrata che disperatamente lottavano per la vittoria di categoria. Con le Panhard e le D.B., pure la piccola Osca di Wacher ha terminato la prova, ma la più interessante prestazione in questa categoria è stata certamente quella fornita dalla 1500 Cordini che si è piazzata con la Talbot di Levegh fra le prime dieci della < classifica finale. Quando Hamilton e Rolt hanno concluso la corsa, la folla ha invaso di colpo la pista accalcandosi soprattutto davanti alla tribuna. Si calcola che gli spettatori a Le Mans fossero circa 300 mila. Ha dovuto intervenire la forza pubblica per evitare che si verificassero incidenti, poiché nell'entusiasmo i tifosi avevano dimenticato che altre macchine stavano arrivando a piena andatura. Questo entusiasmo, un po' eccessivo, era tuttavia giustificato: tutu i records della pista sono stati infatti battuti: quelli della velocità e quello della distanza. I due vincitori correvano insieme per la prima volta. Hamilton ha trentotto anni ed è uno sportivo di razza. E' sposato e padre di due bambini. Tony Rolt è il direttore di una fabbrica d'armi e si è guadagnato la Croce militare inglese a Dunkerque. m. b. Classifica generale: 1. RoltHamilton (Jaguar), che coprono i Km. Jfi88fl60 alla media di Km. 170J36 (nuovo primato); B. Moss-Walkers (Jaguar), a quattro giri; 3. Fitch-Walter (Cunningham), a cinque giri; 1. Whitehead-Stewart (Jaguar), a sette giri; 5. Paolo e Gianni Marzotto (Ferrari), a 10 giri. Classifica di prestazione: 1. Pietro e Roberto Chancet (Panhard); 2. Bonnet-Moinney (D. B); 3. Rolt-Hamilton (Jaguar) ) 4- Gignoux-Azema (D. B.); §. Trintignant-Schell (Cordini). Primati stabiliti: primato dei giro Alberto Ascari (Ferrari) con Km. 181,642; primato sul chilometro stabilito dall'inglese Pitch (Cunningham) con Km. H8J063. La coppia Ascarl-Villoreel In un rapido passaggio su rettilineo nella sfortunata prova di Le Mans La macchina di Ko!t e-Hamilton taglia il traguardo. TJ pilota saluta con la mano. (Tel.)

Luoghi citati: Dunkerque