Il primo commento di Palazzo Chigi

Il primo commento di Palazzo Chigi Il primo commento di Palazzo Chigi oma,unemana. A proposito del discorso del Maresciallo Tito a Pisino, st rileva negli ambienti di Palazzo Chigi che per la parte relativa alla questione del Territorio Libero esso non ha recato alcun elemento nuovo oltre quelli già noti, in quanto erano stati nelle settimane scorse esposti dallo stesso Tito, sia.dal suo ministro degli Esteri Popovic nella conferenza- stampa del 26 maggio, sia dal sottosegretario Bebler a Capodistria. In sostanza, da parte jugoslava si chiede, in cambio di imprecisate e minori retrocessioni in Zona B, di perii vitali della Zona A, comprendenti il settore meridionale della stessa città di Trieste (quartiere di Servola), la zona industriale di Zaule e -la baia di Muggia, con l'omonimo promontorio, il tutto inserito nel retrostante territorio jugoslavo. Si tratta di proposte inao cettabili che condurrebbero, come quella avanzata un anno fa, a permanenti conflitti tra italiani e slavi anziché alla loro riconciliazione; oppure ad una assurda frantumazione del Territorio. Tra l'altro, tali proposte tendono a fare della Zona A, che è invece fuori discussione, l'oggetto di un inammissibile mercanteggiamento. Nei circoli diplomatici internazionali il discorso di Tito è stato esaminato attentamente anche per quel che vi è detto degli altri problemi. Secondo la più diffusa interpretazione, esso ha un doppio significato dimostra innanzitutto che la Jugoslavia non pensa affatto a rientrare nel Cominform, ed in secondo luogo afferma che il Governo di Belgrado non intende aderire senza riserve al blocco occidentale.

Persone citate: Popovic

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Trieste