Allegri quintali a pranzo a Cavour

Allegri quintali a pranzo a Cavour Allegri quintali a pranzo a Cavour Il primatista: Giacomo Baccella di Torino: 166 chilogrammi - Anche una donna presente: 139 chilogrammi, il doppio di suo marito DAL MOSTRO INVIATO Cavour, lunedì mattna. Da tre anni a questa parte, in un giorno del mese di maggio, il trattorista-gastronomo Giovanni Genovesi convoca a Cavour per un pranzo d'onore chi, avendo superato i cento chilogrammi di mole, desidera incontrarsi con pesi ugualmente... spinti. Da parte sua, egli ha raggiunto i 117 chili e li conserva a dispetto del fuoco al quale lo costringono le sue casseruole. Scopo dell'incontro è anche quello di far vedere che la più bella gente del mondo comincia dal quintale in sù. Alla prima ed'zione del pranzo ebbe la corona d'alloro Bernardo Rinaudo, di Cavour, con 15Ò chilogrammi. Al secondo anno si registrò una flessione di peso con Francesco Gallea, di Cavoretlo, 141 chilogrammi. Ieri ha trionfato su tutti il signor Giacomo Baccella, di Torino, via San Massimo 34, proprietario di un ristorante: 166 chili. Egli potrebbe essere 11 capostipite di una razza di giganti perchè sua figlia Giona, una splendida ragazza, a 17 anni pesa già 90 chilogrammi. Alto com'è, il Baccella sembra che pesi anche di più, e Luigi Bosco, pure di Torino, indican¬ dolo, mi dice con una specie di malinconia: « Mi són cit ». Egli non pesa che 112 chili... A distanza di parecchie lunghezze seguono il primo arrivato: Gaetano Bologna, di Torino, con 137 chili (il fratello suo, Giacomo, ne pesa appena 100); ring. Giacomo Oberto, di Savigliano, unico rappresentante del Cuneese, con 134 chili: egli lavora, senz'asma, dalle 6 alle 22. Vengono poi Giovanni Buzzo, di Cavour, 131 chili, con tre figlie ed un figlio che armonizzano con la sua statura; Giovanni Perrone, detto Potù, di Barge, 128 chili; Celeste Bocardo, di Moncalieri, 124. Abbiamo saltato, per citarli in grappolo, i Mola: Sandro (padre), di Torino, 130 kg., Giovanni (figlio), 130 kg. (ma suo padre dice che ne ha 140), Domenico (altro figlio), 112 kg. («e un dilettante», dice suo padre), e i Gaido (Pietro, Mano, Andrea) fratelli, di Moncaheri, 118, 121, 95 (quest'ultimo è in fase di... allenamento). Il comm. Giuseppe Limone, di Moncalieri, ha incaricato una fotografia di rappresentarlo (135 kg.). Tutti questi «lesi» pesano ben poco in proporzione geometrica della snellezza. Dico¬ no che Bernardo Reinaldi, di Villafranca d'Asti (119 kg.) sfidi le trote a nuoto e le ghermisca con le mani. Donne, una sola. E' Speran za Bertoncella, di Torino: 139 chili, altezza m. 1,70, giro di petto m. 1,57, giro di vita me tri 1,27. E' vivace, -tipo sciam pagna. Suo marito peso 70 chili. E' uno dei pochi casi in cui il marito... sia la « metà » di suo moglie. La donna si è recata a Cavour In « Vespa », in compagnia di Lalla. Non guidava Lalla, guidava lei. Lalla è il suo cane di guardia, un cane da pastore, tedesco, e an dava a piedi. a. a.