Pella espone al Senato il bilancio per il 1953-54

Pella espone al Senato il bilancio per il 1953-54 JErA situazioni: economico-finanziaria Pella espone al Senato il bilancio per il 1953-54 Previsto un disavanzo di 417 miliardi, con un miglioramento di 80 miliardi sull'esercizio 1952-53 - Incremento delle spese sociali, diminuzione di quelle militari - Due misure fiscali: riduzione dell'imposta di trasferimento, abolizione di quella di negoziazione - La legge sul contributo del 4% sui salari non verrà prorogata - Oggi l'incontro Governo-sindacati Attiva ripresa Roma, 25 agosto. TL attività del governo lPella e cominciata con la cmobilitazione dei ministri ztecnici, impegnati fin da doggi ad affrontare, per la più rapida possibile soluzione, alcuni problemi concreti. Sono infatti di scena (oltre allo stesso presidente che ha svolto a Palazzo Madama la sua relazione sul Bilancio, dopo averla illustrata questa mattina al Capo dello Stato) il ministro per il Commercio estero Bresciani-Turroni, quello delle Finanze, Vanoni, quello per l'Industria e Commercio, Malvestiti, e quello del Lavoro, Rubinacci. Ci ha dichiarato il prof. Bresciani-Turroni, in relazione all'accenno fatto da Pella circa i provvedimenti allo studio per facilitare le esportazioni, che il C.I.R. (Comitato Interministeriale della Ricostruzione) ha già esaminato attentamente la questione della bilancia commerciale e di quella dei pagamenti: «Dopo di che •— ha proseguito il ministro — ho convocato tutti i capi servizio del mio dicastero, affidando a ciascuno compiti precisi di studio sui provvedimenti da elaborare per: 1) concedere sgravi fiscali (I.G.E.); 2) fornire assistenza creditizia; 3) facilitare i crediti». Nella prossima riunione.del Consiglio dei ministri, che è convocato per giovedì mattina, il prof. Bresciani-Turroni farà una prima. relazione sull'argomento. Dal canto suo, il ministro delle Finanze, sen. Vanoni, ha dichiarato all'Agenzia Economica e Finanziaria che entro il mese di settem bre si propone di presentare al Consiglio dei ministri due nuovi provvedimenti fi scali: l'uno inteso a fissare nuove norme di accerta' mento e riduzione delle ah' quote dell'imposta di trasferimento, e l'altro diretto ad abolire l'imposta di nego ziazione per sostituirla con un tributo sul capitale delle società. H sen. Vanoni con fida che i due provvedimenti, quando saranno pienamente operanti, daranno un gettito sufficiente a coprire il fabbisogno per le nuove provvidenze agli statali. Il ministro ha infine annunciato-che la legge istitutiva del contributo del 4% sui salari, venendo a scadere il 31 dicembre p. v., non sarà prorogata. Gli altri due ministri no minati — Malvestiti e Ru binacci — inizieranno doma, ni, per delega del Presidente del Consiglio, la serie dei colloqui con i rappresentan ti delle organizzazioni sindacali, che appunto avevano chiesto di incontrarsi cdh l'on. Pella. Domattina, alle ore 12, riceveranno al Mini' stero dell'Industria gli onorevoli Pastore e Cappugi per la CISL, e alle 19,30, al Mi nistero del Lavoro, gli onorevoli Di Vittorio e Bitossi per la C.G.I.L. Per giovedì sono previsti gli incontri con i rappresentanti delle al tre due organizzazioni sindacali: la UIL (socialdemocratica) e la CISNAL (fascista). Problema centrale di questi colloqui, è, come è noto, quello dei temuti licenziamenti nelle industrie. Il Ministro Rubinacci ha informato difatti: «Ascolteremo i punti di vista delle organizzazioni dei lavoratori su questo argomento, ed è probabile che ascolteremo poi quelli della Confindustria e dei dirigenti dell'IRI ». Ne: gli ambienti governativi si afferma che il problema riguarda 7-8 mila lavoratori delle aziende siderurgiche di Savona (Uva), di Terni e di Piombino (la «Magona»), ed è diretta conseguenza della maturazione del piano Senigaglia per il concentra' mento delle aziende siderurgiche di Stato. Esso pertan to non dovrebbe essere po sto in relazione alcuna con l'entrata in vigore della Ceca (Comunità europea per il carbone e l'acciaio), che è posteriore alla data di formulazione del piano Senigaglia. Secondo alcuni ambienti sindacali — ad esempio quelli dell'UIL — il feno meno investirebbe fino a circa ventimila lavoratori di aziende di Genova, Savona, lmmcsdddnCrzdqtvpdhdptddmdmusdprrdgrtacldmf Terni, Piombino e Bologna. ln relazione a ciò, e nella considerazione che i licen ziamènti siano conseguenza dell'applicazione della Ceca, la UIL ha fatto pervenire ai ministri competenti un promemoria in cui si chiede la costituzione di una Commissione di inchiesta composta di rappresentanti della Ceca, dei Ministeri del Lavoro e dell'Industria e delle organizzazioni sindacali. La Commissione dovrebbe fissare la misura della sovvenzione ai lavoratori in attesa di ricollocamento, giusta quanto prevede l'art. 56 del trattato della Ceca, e dovrebbe inoltre suggerire un piano di urgente impiego della manodopera licenziata. A sua volta l'on. Pastore ha annunciato che, a nome della C.I.S.L., intende proporre non solo provvedimenti dettati dalla contingenza dei licenziamenti (studio delle possibilità di ricollocamento, lavori pubblici, indennità extracontrattuali), ma anche l'istituzione di uno speciale comitato consultivo inteso alla soluzione del problema di fondo, e precisamente allo scopo di riorganizzare i servizi di direzione e controllo della produzione, e di razionalizzare gli impianti mercè un loro deciso ridimensionamento economico. Alla C.G.I.L., infine, si attribuisce l'intenzione dì chiedere: la sospensione dei licenziamenti; ..la revisione dell'attuale sistema di amministrazione delle aziende di Stato; la creazione di nuove attività che consentano l'assorbimento della manodopera in soprannumero. La C.G.I.L., in ogni modo, sembra voler considerare i colloqui di domani con i ministri cóme aventi carattere interlocutorio, 'propò- nendosi di insistere, non- ostante il parere sfavorevole già espresso dal Presidente del Consiglio, sulla richiesta di convocare una apposita conferenza economica per lo studio e la soluzione del problema. •"' :' v. g. L'on. Fella e 11 Presidènte Einaudi al Quirinale (Telefoto)

Luoghi citati: Bologna, Genova, Piombino, Roma, Savona, Uva