Soddisfazione a Londra

Soddisfazione a Londra Soddisfazione a Londra Dubbi sulle eventuali reazioni russe - Le azioni della Anglo-lranian quotale in apertura di borsa 300 lire alla chiusura valevano 1200 Londra, 19 agosto. Le notizie provenienti dalla Persia hanno cominciato ad affluire nel pomeriggio, ma hanno trovato scarso rilievo nei giornali della sera, quasi interamente dedicati alla partita di cricket terminata stasera con la vittoria dell'Inghilterra sull'Australia, evento questo che si verifica per la prima volta dopo venti anni. Quello che si può dire con certezza è che l'opinione pubblica inglese è stata colta di sorpresa. Fino a poche ore fa nessuno qui in Inghilterra metteva in dubbio che la posizione di Mossadeq si fosse rafforzata con la fuga dello Scià. Forse per questa ragione i commenti si mantengono assai cauti. Il Forelgn Office rifiuta di pronunciarsi anche perchè dopo la rottura delle relazioni diplomatiche con l'Inghilterra voluta da Mossadeq, esso non ha informazioni dirette che riceve, in genere, tramite l'Ambasciata degli Stati Uniti. Se tuttavia si dovesse seguire l'opinione della City, i cui ambienti economici sono sensibili come pochi a notizie del genere, si dovrebbe concludere che il destino di Mossadeq, cioè del numero uno fra i nemici dell'Inghilterra, è definitivamente segnato. Infatti le azioni della Società petrolifera « Anglo-lranian » i cui impianti persiani vennero confiscati, hanno registrato alla Borsa un balzo vertiginoso: quotate in apertura circa 300 lire, hanno chiuso a ben 1200 lire. Se è vero che Mossadeq è uscito dalla scena politica persiana più o meno nel modo violento in cui vi era entrato nel marzo 1951 subito dopo l'assassinio del Primo Ministro Ali Razmara, non saranno certo gli inglesi a rimpiangerlo. La loro espulsione da Aba dan non è una pagina che pos sa venir facilmente dimenticata a Londra. Il costo che Mossadeq dovette pagare per la sua ambiziosa politica portò praticamente il Paese all'orlo del fallimento. Fu allora, che, come capita a ogni estremista, Mossadeq credette di poter ottenere con un aumento del poteri personali quella forza che egli andava perdendo nel Paese giorno per giorno. Perciò non esitò ad appoggiarsi alla piazza ed al partito comunista In definitiva che cosa farà la Russia? Non si deve igno rare che quest'ultima divide con la Persia un lungo confi ne. Recentemente Mossadeq si era andato legando a Mosca In modo sempre più stretto. Se i russi decìdessero quindi di giocare apertamente la carta Mossadeq, od un'altra carta persiana non si potrebbe nep pure escludere l'apertura di una « Corea » del Medio Orien¬ te. Le risorse petrolìfere e la importanza di questa regione nel gioco politico mondiale la giustificherebbero senz'altro. Queste sono dunque le principali ragioni del riserbo inglese. Ma un'altra se ne aggiunge: quella riguardante 11 nuovo primo ministro designato, cioè il generale Fazullah Zahedl. E' costui una classica figura di capo orientale, mezzo militare e mezzo politico. Nel 1942 mentre era comandante d'una regione persiana svolse intrighi con i nazisti, tanto che venne arrestato dagli inglesi e trattenuto in custodia fino al termine della guerra. Rientrò nell'arengo persiano nel 1946 prima quale ispettore delle truppe del sud e poi, nel 1951, quale capo della polizia. Per un breve periodo nel 1951, occupò la carica di ministro degli Interni e di capo della polizia sotto Mossadeq, di cui doveva diventare il mortale nemico.

Persone citate: Ali Razmara, Fazullah Zahedl, Orien