I "sommozzatori,, azzurri forzano il fiume Livenza

I "sommozzatori,, azzurri forzano il fiume Livenza LE MANOVRE MILITARI NEL VEXETO I "sommozzatori,, azzurri forzano il fiume Livenza L'azione controffensiva sviluppata dai nuotatori di fanteria e da reparti del genio con ponti e barche - Slegata la reazione dei "rossi,, (Dal nostro inviato spedate) Oderzo, 6 agosto. Ora « X » sul fronte del fiume Livenza. Dopo una giornata inquieta caratterizzata dall'accentuarsi dell'azione aviatoria, da una insistente molestia delle artiglierie e da una maggiore aggressività delle pattuglie azzurre, alle ore 21, obici cannoni e mortai a centinaia rovesciavano sulle difese rosse un fuoco distruttore, calcolato « a tappeto ». E cioè tanta superficie tanti proiettili, la rosa di tiro che obbedisce alla legge delle probabilità quando si presuppone che non un metro del terreno preso di mira sfuggirà ad una aratura razionale; ciò vale soprattutto a scalzare le linee, perchè nella fretta di una difesa imposta 1 rossi non hanno ancora steso la protezione dei reticolati alle porte di casa loro. Soldati in « slip » Dopo un'ora di siffatto bombardamento, silenzio. Totale. Sulle sponde del Livenza qualche grillo si domanda, a voce spezzata, se può riprendere i suoi interrotti colloqui d'amore e rare lucciole tremolano fra i cespugli superstiti. Riflettori dei rossi interrogano ansiosamente il cielo per scoprire aerei nemici, ingabbiarli nel fascio mobile delle loro luci e offrirli così, come preda individuata e vulnerabile, alle artiglierie. Fanno altrettanto i riflettori degli azzurri, il cui miraggio peraltro è anche quello di lasciar cadere una parte della propria luce, un pulviscolo di luce riflessa, sulla superficie del fiume che ne tremola infatti qua e là, come in strisce lunari. Ai loro margini, è facile scoprire ombre sospette che ne approfittano per utilizzarle come guide. Sono i sommozzatori. In « slip », con ampie pinne di gomma ai piedi, un coltellaccio fra 1 denti, qualche bomba in un sacchetto impermeabile, essi nuotano ora sott'acqua, ora a fior d'acqua attenti a non compromettersi con rumori. Alle loro spalle, per confondere le Idee, qualche mitragliatrice sgrana salve alternate di proiettili. Compito del sommozzatore è quello di raggiungere la riva nemica, risalirla, gettarsi sulle sentinelle già brutalizzate dal bombardamento, magari accecate dal fumo, e che non sospettano il suo arrivo, per eliminarle senza strepito. Le bombe a mano non dovranno essere utilizzate che in caso disperato. Il sommozzatore darà anche un primo sguardo al terreno antistante per giudicare fino a quale punto i mortai gli obici e i cannoni, ma soprattutto i mortai, hanno as solto il loro compito antimina, e fino a quale punto la legge delle probabilità ha obbedito ai calcoli dell'uomo. Nuotatori di fanteria an dranno a sostituire i sommoz zatori che hanno, preso possesso del primo orlo sulla sponda nemica. Anche essi in « slip » ma senza coltellaccio si tirano dietro una barchetta pneumatica che contiene una mitragliatrice. Essi sono meno truci ma più pericolosi. In breve ecco un abbozzo di testa di ponte, soltanto un abbozzo perchè il diritto a chiamarsi tale deriva soltanto da una profondità minima di quattro o cinque chilometri ad allargarla provvederanno passerelle «K» — chiamate così perchè composte di tavolame sorretto da sacchi pieni di « kapok > — provvederanno trafile di barche isolate e barche saldate insieme in numero di sei il cui nome « portiera > (una specie di porta orizzontale, aperta sulla parete già vietata). Seguiran no ponti che si chiamano, mi sembra, 24 e 40 dal numero delle tonnellate che s'impegna no a sopportare, e con ciò siamo a posto fino al passaggio dei carri « Shermann », per i « Patton » ci vorrà qualche cosa di più solido. I mezzi corazzati All'alba il fiume Livenza era già stato forzato in più punti e le strade brulicavano di mezzi corazzati, sbucavano pattuglie da tutte le parti, ogni ciuffo d'erba poteva nascondere un soldato o un'arma. Coraggiosa da per tutto è stata la reazione dei rossi, ma appariva slegata e spesso boccheggiante. Il forzamento del Livenza affidato alla Divisione Manto va con il supposto appoggio di altre numerose forze di fanteria, è stato concepito guidato dal comandante della Divisione stessa, generale Luigi Mondini, giovane ufficiale di vivo e chiaro intelletto, scaltrito in tutta la scienza e astuzia della tattica moderna Seguivano l'azione sul Livenza il generale Frattini cornati dante delle forze terrestri sud europee, il generale Viglino comandante della controffen siva, il generale statunitense Guthrie ed altri ufficiali al leati. In aiuto della Divisione Mantova e con mèta comune il l'agitamento è entrata nella zona di operazioni la Divisione Folgore, comandata dal generale Paolo Pedroni. La controffensiva azzurra in montagna prosegue brillantemente. Alla brigata alpina Julia al sono affiancate la Tridentina e la Taurinense. I róssi si difendono con accanimento, contrattaccano e possono vantare al loro attivo la cTdgcdPpsadlLlspc conquista di qualche cima. Tutte le forze azzurre consolidano le loro posizioni e si raggruppano per l'azione decisiva che avrà luogo probabilmente domani. a_ a> —'

Persone citate: Frattini, Luigi Mondini, Paolo Pedroni, Patton, Shermann, Viglino

Luoghi citati: Mantova, Oderzo