Un maschietto viene alla luce mentre la madre scende le scale

Un maschietto viene alla luce mentre la madre scende le scale Un maschietto viene alla luce mentre la madre scende le scale Il marito riesce a far pazientare la donna sino all'ultima ora, ma quando chiamano il taxi è troppo tardi - Provvidenziale accorrere di una ostetrica Un episodio veramente singo lare si è verificato domenica po meriggio in via Genovesi 9; un episodio tanto singolare che ancora oggi in tutto 11 vicinato se ne parla con interesse non disgiunto da una sorta di compiacimento. Una donna, colta dai dolori del parto mentre stava per dirigersi con il marito verso l'abitazione dell'ostetrica, ha dato alla luce un maschietto lungo le scale stesse dell'edificio. La protagonista della vicenda è una giovane signora, da poco residente nella nostra città dove, per l'appunto, ha preso alloggio in via Genovesi 9. Essendo ormai terminato il periodo di gravidan za, venerdì scorso essa si era ri volta ad un dottore per i consigli del caso. « Sarà un parto laborioso — aveva sentenziato il me dico. — Laborioso e lungo. Ri tengo che per alcuni giorni, forse per una settimana, non si avrà l'evento tanto atteso ». Domenica mattina, però, la signora ayvertiva in sè qualcosa di nuovo: i segni indubitabili d'una vita che stava per sorgere da lei. Il marito telefonava prontamente al vicino ospedale Maurlziano per fissare una camera e quindi esortava la consorte a pazientare alcune ore poiché era ben diflicile lltllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll o à a r , ; . , , , , , o in base alle dichiarazioni del medico, che il parto dovesse avve nlre cosi presto. Le ore d'attesa erano lunghe, terribilmente lunghe per la donna. Verso le 15 veniva colta dalle doglie vero e proprie e quindi esortava 11 consorte perchè, senza frapporre indugi, cercasse una levatrice. Il marito scendeva al piano sottostante per interpellare una signora e avere da lei l'indirizzo d'una levatrice; otteneva l'informazione, telefonava al recapito indicatogli e quindi tornava di sopra, accanto alla moglie. Essa ormai era in preda a dolori acutissimi. Con molto stento poteva alzarsi da letto e, sorretta dal marito, accingeva a scendere le scale per raggiungere il portone dove sarebbe salita su di un taxi. Dal terzo piano era appena giunta al secondo, quando si accasciava sui gradini con un grido: il momento tanto atteso era giunto In quella circostanza imprevedibile. Per fortuna si trovava preson te la signora che poco prima aveva dato i ragguagli relativi al l'ostetrica; questa signora pur non avendo in materia alcuna esperienza, faceva del suo meglio accogliendo trepidante .nelle sue mani la creaturina che non senza i soliti strilli veniva in quel momento alla luce. Tutta una letteratura umoristica ha illustrato il fenomeno del padri in attesa, che passeggiano nervosamente lungo i corridoi de gli ospedali; è facile immaginare la trepidazione dell'uomo che si trovava in una situazione cosi sorprendente, quasi drammatica. Come un pazzo egli correva sino all'abitazione della levatrice, le imponeva di seguirlo Immediatamente e, in capo a dieci minuti, era di ritorno. L'intervento della ostetrica si dimostrava provvidenziale poiché il bimbo ancora doveva essere del tutto staccato dalla madre. L'operazione veniva compiuta sulle scale medesime, dopodiché madre e piccino raggiungevano in autolettiga l'ospedale Maurlziano. Qui i sanitari si davano naturalmente da fare non senza preoccupazioni. Il caso poteva essere molto difficile, poteva anche avere un epilogo luttuoso. Viceversa essi dovevano constatare che la puerpera, superato il primo istante di collasso psichico, era in ottima salute. E cosi pure il bambino: un maschietto jche pesa oltre 3 chili. Precauzio¬ nalmente, tuttavia il neonato veniva tenuto sino a ieri mattina nella camera ad ossigeno, dopo di che era riportato da una zia a casa sua. La madre è tuttora all'ospedale, ma — come si è detto — le sue condizioni sono perfettamente normali.