Il confino esiste tuttora per "individui pericolosi,,

Il confino esiste tuttora per "individui pericolosi,, Il confino esiste tuttora per "individui pericolosi,, Esaminata la situazione di cinque pregiudicati: due per reati contro la proprietà, un truffatore, un biscazziere e un ozioso A Torino, la < Commissione per l'ammonizione e il confino > ha tenuto quest'anno due riunioni: una in marzo, una in questi giorni. La seconda si è svolta sotto la presidenza del prefetto e con la partecipazione del sostituto procuratore dott. Ribet, in rappresentanza dell'avv. Vacchina, del giudice designato dal Tribunale, dott. Moscone, dal questore dott. Ferrante, dal ten. col. Lastretti, dall'avv. Caligaris quale cittadino designato dal Sindaco; segretario, il commissario capo della questura, dott. Di Guida. La commissione ha esaminato cinque pregiudicati < pericolosi per la sicurezza pubblica» che erano assistiti dai rispettivi legali: due per reati contro la proprietà, uno specialista in truffe con orologi di similoro, uno sfruttatore di donne, un tenutario di bische volanti specializzate nel giuoco della < piccola riffa >. Uno dei primi due era inoltre sospettato di appartenenza alla < banda del buco». La commissione ha vagliato gli elementi raccolti dalla polizìa, ha interrogato i cinque individui, ha ascoltato gli avvocati. Originale la difesa dell'ammonito per il giuoco della «riffa»: e£li ha sostenuto di non aver affatto violato il codice iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii penale in quanto nessuna legge vieta esplicitamente il giuoco d'azzardo, ma di esser semplicemente passibile della contravvenzione prevista per i biscazzieri sorpresi senza la prescritta licenza. « Pago volentieri una multa — ha concluso — per quanto il mio giuoco sia limpido come l'acqua di fonte (e renda di più) >. A tutti e cinque, la commissione ha inflitto l'ammonizlo ne di F. S. Essi sono pertanto tenuti ad osservare i nove pun. ti seguenti: a) darsi stabile lavoro entro un mese (con l'aiuto della questura, uno dei cinque ha trovato occupazione in uno stabilimento meccanico) ; b) fissare stabilmente la propria dimora dandone notizia all'ufficio di P. S.; c) non allontanarsene senza avvertire la P. S.; d) non associarsi a persone sospette o pregiudicate; e) vivere onestamente; f) esser sempre reperibile in casa nelle ore fissate (in generale dalle 20 alle 7, salvo comprovate necessità di lavoro); g) non portare armi; h) non trattenersi abitualmente in osterie e simili; i) non partecipare a pubbliche riunioni. La notizia che le commissioni per il confino tornano a riunirsi, tornano a mettersi in moto, potrà ingenerare un senso di stupefazione fra la massa dei citta dini, i quali ricordano le bieche sopraffazioni, gli iniqui soprusi di cui — attraverso il famigerato istituto di polizia — furono vlt time tanti di coloro che avversavano il regimo. Ma l'istituto del confino, quale è sopravvissuto nel la legge di P. S. in vigore (e si tratta, diciamolo pure, del T. U. che era stato elargito dal fasci smo nel '32, depurato solo, qua e là, dogli eccessi più sfacciati) è applicabile unicamente ai soggetti asociali, i cui trascorsi penali, in tema di reati comuni, no fanno dei germi di infezione allorchè, scontata la pena ed assolta la misura di sicurezza che ha fatto seguito all'espiazione, essi rientrano nella società. C'è da discutere — e ai discute in sede dottrinale — se queste misure restrittive della libertà personale, allorchè il soggetto ha saldato il proprio conto colla giustizia, siano compatibili con dettami della Costituzione, la quale, all'art. 2, dichiara di riconoscere e di garantire i diritti inviolabili dell'uomo; proclama, all'art. 3, che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alla legge, e assicura, all'art. 13, che la libertà personalo è inviolabile... Eenonchè, in tutte queste nobili enun dazioni la Costituzione finisce poi coi rinviare alla legge, e la legge è densa di eccezioni e di deroghe. La sopravvivenza dell'istituto del confino, può costituire un tipico esempio delle deroghe in atto, le quali, assumono, a volte, apparenze anacronistiche. Tuttavia, se è sinceramente augurabile che intervenga al più presto, in armonia con le norme dettate dalla Costituzione, una regolamentazione saggia ed ac corta degli istituti previsti dalla legge penale e da quella di P. S. la legittimità dei provvedimenti che vengono adottati, ancor oggi dalle commissioni nei confronti degli elementi asociali di provata lnriadattabilltà, è fuori luogo: la società non può mancare al dovere di difendersi, eliminando elementi che possono nuocere. 1 ! LI i 11111 ! J11111J i 1111 ì j 111LIL1J1111111111M111 [ J1111 ■ «

Persone citate: Caligaris, Di Guida, Moscone, Ribet, Vacchina

Luoghi citati: Torino