Il "Christie,, rumeno condannato a morte
Il "Christie,, rumeno condannato a morte DA UNA CORTE AUSTRALIANA Il "Christie,, rumeno condannato a morte Oltre ad avere strozzato una jugoslava, ha confessato di avere ucciso l'amante lettone a Parigi, la moglie, la suocera ed il figliastro fiiiiiiiiiTiiiiiiiiiiiitfiitifiiiiit iiiiiiiiiiiniiiii (Nostro servizio particolare) Adelaide, 29 luglio. Nonostante le abili dissertazioni dell'avvocato Mulhouse, patrono dell'immigrato rumeno John Balaban, la Corte australiana ha giudicato l'imputato colpevole di omicidio premeditato, negando qualsiasi attenuante e mettendo invece in rilievo le aggravanti. Il Balaban, che è stato chiamato il « Christie » rumeno per la confessione fatta in extremis di altri quattro delitti di sangue, è stato processato sotto l'accusa di avere ucciso un'altra immigrata, la giovane jugoslava Zora Kusic. Nel corso del dibattito prolungatosi per una settimana, il ventinovenne rumeno ha ammesso pienamente il fatto addebitatogli, cercando di darne una giustificazione ricorrendo, secondo il sistema venuto recentemente in voga, al subcosciente e alla psicanalisi. Egli ha raccontato di avere incontrato una sera dello scorso aprile la Kucis, anzi di essere stato fermato da lei e invitato a seguirla nel suo miserevole alloggio in un campo profughi di Terrensville, a pochi chilome i a o o o : r l tri da Adelaide. Dopo avere avuto rapporti intimi con la donna, egli fece per andarsene, ma lei gli chiese cinque sterline. L'idea di doverla pagare ha fatto andare il sangue alla testa al giovane rumeno che prese la Zora per la gola e cominciò a stringere. Poi, non ancora contento di sentirla afflosciarsi tra le mani, prese un grosso coltello da un tavolo da lavoro vicino e glie lo ficcò in gola. Terminato il racconto del misfatto, i cui particolari aveva ricordato con chiarezza, l'assassino aggiunse che forse non doveva ucciderla e che non sapeva perchè lo avesse fatto. « Ma c'è qualcosa dentro di me che spesso mi ordina di fare una cosa e Io devo obbedire, perchè a quella voce non ci si può ribellare >. A questo punto del processo per l'assassinio della jugoslava Zora Kuslc, si è verificata la sorpresa: il Balaban ha confessato di avere ucciso altre quattro persone e sempre « senza una ragione plausibile ». Cominciò a Parigi quasi sei anni fa, uccidendo la giovane e bella lettone con cui conviveva, Rita Kwas, e dopo il suo arrivo in Australia, uccise la moglie, la suocera e il figliastro. Della donna uccisa a Parigi, il Balaban ha detto: < Mi amava molto e anch'io l'amavo. Perchè avrei dovuto ucciderla? Eppure l'ho fatto ». Difensore: «E* stato anche allora il vostro subcosciente a suggerirvi di colpire? ». Balaban: < La voce di den tro, mi Riceva: "Strozzala", e io l'ho strozzata. Ma ho pianto per aver perduto la mia Rita, Una donna straordinària ». ' Il Pubblico Accusatore gli ha chiesto se per caso, mentre si trovava in carcere in attesa del processo, ha letto qualche giornale che parlava di Chri stie o se qualcuno gliene ha parlato. Era evidente il riferimento, ma il Balaban ha risposto che non capiva, che quel nome gli giungeva nuovo. « Era un individuo come voi ■ gli spiega caustico il Pubblico Accusatore —, credeva, aumentando il numero del delitti confessati, di poter far di minuire la pena ». Terminata la sfilata dei testimoni, si è avuta stamane la arringa dell'accusa, in cui veniva affermata la piena colpevolezza dell'imputato. «L'imputato sapeva benissi mo quello che faceva. L'ira provocata in lui dalla richiesta di denaro della donna, con la quale aveva accettato di avere rapporti Ìntimi, non può in alcun modo giustificare un crimine di tale natura. Sono stati i suoi bassi istinti di belva umana che lo hanno indotto ad uccidere, questi sono ciò che si vuol chiamare il suo sub- iiiiiiiMiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii cosciente. Chiedo pertanto che gli venga irrogata la pena capitale ». Il patrono della difesa, avvocato Mulhouse, ha sfoderato tutta la sua abilità dialettica per sostenere la stessa tesi già sostenuta dall'avvocato di Reginald Christie davanti ai giudici della londinese Old Bailcy. Egli ha insistito nello stato di infermità in cui si trovava il Balaban nel momento in cui ha. ucciso la jugoslava. Tanto l'accusa che la difesa non hanno neppure accennato agli altri delitti commessi dall'imputato, il quale doveva rispondere soltanto dell'uccisione di Zora Kusic. E di tale delitto è stato giudicato pienamente colpevole. Il Presidente ha annunciato con vóce grave e solenne la condanna a morte Nelle province australiane rette da governi Iaburtstl la condanna a morte viene' nor^ malmente commutata in carcere a vita, ma l'Australia meridionale, dove John Balaban hy commesso il suo delitto ed è stato processato e condannato, è 11 solo Stato che abbia un governo non laburista. L'assassino pagherà quindi con la vita il crimine commesso. . L ♦♦♦ V '
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