La romanzesca vicenda della ragazza scomparsa

La romanzesca vicenda della ragazza scomparsa RAPIMENTO O FUGA DALLA CASA PATERNA? La romanzesca vicenda della ragazza scomparsa Anna Cerruti è sparita due giorni dopo aver compiuto 14 anni - L'incredibile racconto d'un ragazzo: "L'ho vista dibattersi in una macchina mentre un uomo cercava di imbavagliarla,, (Dal nostro inviato speciale) Domodossola, 27 luglio. Romanzo giallo a Domodossola, Dov'è Anna Cerutti? E' fuggita o è stata rapita? Sono le domande angosciose che da due giorni si pongono i genitori. Le stesse domande se le fanno i funzionari del Commissariato di Domodossola e della Squadra Mobile di Milano interessati alle ricerche, che Ano a stasera non hanno avuto alcun esito. Anna Cerutti è scomparsa senza lasciare tracce concrete due giorni dopo avere compiuto quattordici anni, e alla vigilia di festeggiare l'onomastico. Questa duplice ricorrenza faceva appunto rilevare stasera la madre, raccontando i pochi particolari connessi alla misteriosa scomparsa della figlia: «Non so se sia fuggita o se l'abbiano rapita. Il fatto è che per festeggiare il compleanno e l'onomastico, Anna da alcuni giorni mi aveva chiesto di, regalarle una cintura, ed io sabato pomeriggio contavo appunto di andare a comperarle ciò che desiderava ». Fuga e rapimento Insieme, forse. Questa è l'ipotesi che viene fatta coordinando alcuni ■ particolari romanzeschi che emergono dall'episodio. Anna Cerutti è una graziosa ragazza, ben formata sebbene sia poco più che una bambina. Fino a qualche settimana fa era occupata come commessa In un negozio di calzature, Appartiene ad ' una modesta famiglia che gode buona stima nel rione di piazza Risorgimento, dove abita al n. 3, Il padre, Giuseppe, è autista presso una ditta di acqua minerale. Anna è la minore di tre figlie: le maggiori di lei hanno 17 e 19 anni. Così giovane, non. le si conoscono naturalmente episodi amorosi. Da qualche tempo, però, lei confidandosi con un'amica si lamentava di trovarsi sempre attorno un uomo che le faceva complimenti, ma le cui maniere le incutevano paura. Sabato scorso, Anna è scomparsa da casa. E' stata a pranzo con i familiari, e nulla nel suo atteggiamento fece loro prevedere quanto sarebbe accaduto. Alle 14 la madre e le sorelle notarono la sua assenza. Pensarono che fosse uscita per una commissione, e non se ne impensierirono. Cominciarono ad allarmarsi nel tardo pomeriggio. E quando verso sera, temendo una disgrazia, si informarono all'ospedale e ne ebbero risposta negativa, il padre segnalò la sua scomparsa al Commissariato. La segnalazione fu seguita la mattina dopo da una denuncia. Vennero iniziate le solite ricerche. Ed ora comincia il romanzesco. Nella stessa mattinata di ieri, diffusasi la notizia della scomparsa, si presentò alla madre un ragazzo che abita nei pressi. E' Giacomo Semi wald, di 8 anni, figlio di un doganiere svizzero. Egli afferma che pochi minuti prima, e cioè verso mezzogiorno, ha assistito ad una scena drammatica. Si trovava in piazza Risorgimento, a pochi metri dall'abitazione dei Cerutti, quando vide Anna in una Topolino color verde. La ragazza si dibatteva, invocava aiuto. Egli si avvicinò, tentò di aprire lo sportello, che però era chiuso. Vide allora all'interno della vettura un uomo sulla quarantina, piuttosto calvo ma con folti baffi neri, imbavagliare la ragazza. Subito dopo la macchina partì imboccando un vicolo che conduce in corso Moneta. Il padre si presentò immediatamente al commissariato, e lungo lo strade che si dipartono da Domodossola vennero stabiliti posti di blocco, però senza risultati. In base ai connotati forniti dal piccolo Sennwald, la polizia credette di identificare nel rapitore un certo Luigi Ceppi, fu Domenico, di 43 anni, agente di assicurazioni, che fino ai primi di giugno aveva abitato a Domodossola lasciando una fama di dongiovanni. Il padre di Anna partì immediatamente per Milano, presentò a quella questura una denuncia di rapimento. Il Ceppi fu rinfacciato nella pensione Agostini, in galleria del Corso. Negò ili avere rapito Anna, e negò anche in un confronto col padre. Presentò un alibi dichiarando di avere passato la sera del sabato in compagnia di una donna, in un ritrovo milanese. Alibi che la polizia ha controllato, senza però comunicarne il risultato. Il romanzesco dell'episodio e evidente. Fino a che punto gioca la fantasia del piccolo Senmvald? Egli tuttavia sembra sincero; ma si può essere fantasiosi e dare un'impressione di sincerità. Sembra assurdo che un rapitore si esibisca con la rapita a venti metri dall'abitazione di costei. Forse in un primo tempo Anna, affascinata da chissà quali prospettive di lusso e di vita avventurosa, fuggi deliberatamente. Questo è provato dalla circostanza che ella portò con sè due abiti nuovi, trascurando però di prendere del denaro che pure si trovava nello stesso cassetto. Dunque fuga iniziale, seguita da ravvedimento e ribellione, e quindi trasformata in ratto. E questo sarebbe avvenuto in piena città, a mezzogiorno e a pochi metri da casa sua. E' ugualmente strano. Strano è pure che non sia stata adottata una elementare misura di polizia: un confronto fra il Ceppi e il piccolo Sennwald, a Domodossola o a Milano. Un confronto che potrebbe stabilire in pochi minuti se il Ceppi è implicato nell'episodio, e se si tratti di fuga o di ratto. • Questa sera in una telefonata fatta da Milano, Giuseppe Cerutti ha informato la moglie che Anna si troverebbe in una casa a Seregno. Quale casa? presso chi? in quale veste? E' un'informazione personale del padre, il quale non ha dato altri particolari. Questo padre disperato, che da due giorni vive nell'angoscia e fa il poliziotto". Egli ha detto alla moglie: «Non torno a casa se non trovo Anna ». Ma deve trovarsela lui? g. f. Anna Cerniti a 10 anni