Un giovane accorre per difendere la madre e riceve due pugnalate dal padre ubriaco

Un giovane accorre per difendere la madre e riceve due pugnalate dal padre ubriaco Un giovane accorre per difendere la madre e riceve due pugnalate dal padre ubriaco Grave episodio a Carmagnòla: il ferito è trasportato d'urgenza all'ospedale Molinette dove i sanitari tentano un intervento in extremis per strapparlo alla morte - Il padre arrestato Una autobarella trasportava poco prima delle 23 di ieri sera, all'ospedale Molinette uh giovane di Carmagnola che presentava ferite di arma da taglio al viso e al capo e un'altra gravissima ferita all'addome, per cui i sanitari del pronto soccorso decidevano di sottoporlo ad immediato Intervento chirurgico. Il poveretto è l'elettricista Giovanni Curto di anni 24 abitante in via Bellino 11. Egli è stato colpito,a coltellate dal proprio padre, l'operaio Giuseppe Curto di 53 anni, il quale era rincasato alle 20,15 completamente ubriaco. Non era la prima volta che nella famiglia succedevano liti. Il giovane rimproverava al padre le sue lunghe soste nelle osterie del paese e i maltrattamenti che in-, fliggeva alla moglie. Ieri, mentre la famiglia si trovava riunita a tavola per la cena, allestita nel cortile sotto una pergola, scoppiava un'ennesimo litigio perchè Giuseppe Curto era ancora una volta rientrato ubriaco. Ai rilievi della moglie e del figlio l'operaio rispondeva con una violenta scenata. Il figlio cercò di calmarlo, soprattuti to per non offrire uno spettacolo indecoroso ai vicini. Ma le attenzioni del familiari aumentarono la furia dell'ubriaco, che, ad un certo punto, si sarebbe acagliato contro la moglie. - Allora intervenne 11 Aglio, che, giovane e forte immobilizzo facilmente l'energumeno. Questi riuscì a divincolarsi e afferrato un coltello dalla corta lama a forma di pugnale, si avventò su Giovanni colpendolo prima al viso e mentre egli si portava le mani agli occhi, una seconda volta al ventre. Il ferito, gridando per il dolore e grondante sangue, si accasciò sul pavimento. La madre si curvava su di lui per rianimarlo e Intanto l'ubriaco, calmatosi all'improvviso, andava a sedersi su una cassapanca nella camera da letto immersa nella oscurità, borbottando parole incomprensibili. Qui lo sorprendevano mezz'ora più tardi i carabinieri, che erano stati avvertiti da un contadino di passaggio nel luogo. Il feritore del figlio si lasciava docilmente ammanettare e accompagnare in caserma. Entrato nella cella di sicurezza, andava a sdraiarsi sul giaciglio e rimaneva là, immobile o supino. La sbornia non era àncora smaltita e 1 carabinieri rinunciavano ad interrogarlo nella notte, rimandando le Indagini ad oggi. Neppure 11 ferito, se pure peri ben oltre ragioni, era in condizioni di poter parlare. Il modico condotto, dopo averlo visitato e medicato, ordinava il suo immediato trasporto all'ospedale Molinette, essendo indispensabile, per salvargli la vita, un atto operatorio estremamente delicato. All'una di questa notte l'intervento chirurgico — laparatomia — era terminato con un esito soddisfacente, ma la prognosi rimaneva sempre riservatissima. La madre ha voluto essere accanto al figlio nella corsia dell'ospedale e 1 carabinieri quindi hanno raccolto una sua deposizione soltanto sommaria, per permetterle di partire al più presto allo volta di Torino. La povera donna appariva in preda a violento choc nervoso. Del drammatico fatto è stato avvertito il pretore di Moncalieri, nello cui giurisdizione è compreso anche il territorio di Carmagnola. Il magistrato si recherà stamane a interrogare personalmente l'accoltellatore del figlio, ebbe strani approcci con due individui forniti di automobili: do-, po mangiato, parti con loro. Si sa che i carabinieri ricercano anche un altro giovane, studente cacciato dall'università, il quale, per certe curiose circostanze emerse durante le indagini, potrebbe essere stato colui che ha studiato l'ambiente, della ricevitoria e preparato il terreno per il bandito. L'ex-universitario è scomparso da Torino proprio nel giorno della rapina e non ha più dato notizia di sè: qualcuno asserisce che egli si sarebbe allontanato in auto con un altro tizio, più anziano. Per ora, naturalmente, gl'investigatori dell'Arma non hanno rivelato particolari sul progressi notevoli della loro inchiesta, ma si ha la sensazione che la trappola per 11 bandito sia pronta e stia per scattare. Alcuni carabi nierl si sarebbero recati in Lombardia: infatti i pezzi di carta con cui erano avvolti 1 proiettili della pistola del rapinatore appartengono, quasi sicuramente, ad un giornale di Milano. Infine un'ultima indiscrezione: l'Arma avrebbe accertato il nome di battesimo del bandito (nome rivelato noi corso di una telefonata che egli fece dal ristorante) e questo nomo corrisponderebbe a quello di uno dei due banditi che, qualche tempo fa, compirono un'aggressione in quel di Carmagnola: anche 1 connotati corrisponderebbero e la pistola sarebbe la stessa, per cui le indagini si rivolgono anche da questa parteLavorio intensissimo, dunque, dal quale non potrà non scaturire qualche grossa sorpresa a breve scadenza. Giovanni Curto

Persone citate: Giovanni Curto, Giuseppe Curto

Luoghi citati: Carmagnola, Lombardia, Milano, Moncalieri, Torino