Scambio di accuse fra ex-capi della polizia

Scambio di accuse fra ex-capi della polizia AL PROCESSO PER I OIQfElU DELLA BEGUM Scambio di accuse fra ex-capi della polizia Rivelazioni su una società commerciale che avrebbe trafficato in oro con la Spagna e con l'Italia e falsificato i timbri del Capo di Stato Maggiore e del Ministero della Guerra Aix-en-Provence, 13 luglio. La battaglia fra Pierre Bertaux, già capo della Sùreté Nationale, e Georges Valantin, tornato il 30 aprile a capo della polizia giudiziaria francese, dopò esser statò destituito da Bertaux, si è spostata oggi dall' aula del Tribunale di Aix, dove si sta discutendo la rapina dei gioielli della Begum, alla birreria di fronte,, Ha tenuto per primo una conferenza stampa Pierre Bertaux, chiedendo che il Tribunale lo ascolti ancora. Bertaux è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio di « super-prefetto » dopo che Valantin lo ha accusato di essere stato l'effettivo organizzatore della rapina di quattro anni fa, per la quale vengono processate dodici persone. Bertaux ha affermato che il tribunale delle Bocche del Rodano non può giudicare equamente su quanto dichiara Valantin senza pri- , e, a i i a e,, a è e o o a r e fe ò - o c o miiiiiii ■ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiii o l o r o a e ei ma aver udito ancora una volta lui, Bertaux. Ma Valantin ha rincarato la dose, tenendo a sua volta una conferenza stampa nella medesima birreria, e dando via libera ad altre accuse a carico di Bertaux. Egli ha presentato ai giornalisti Albert Pollane, già vice-capo della polizìa regionale di Lione, che come Valantin fu licenziato da Bertaux. Poilane ha detto che Bertaux aveva costituito a Lione una finta società commerciale, la « Semic », ufficialmente dedicata allo studio degli scambi di mercato, e in realtà destinata a indagini segrete. < Mi chiese di fare indagini su deputati, senatori, giudici, funzionari e su Georges Lindsay Watson, l'eroe di guerra francese che si trova tra i dodici imputati », ha detto Poilane, ma non ha voluto fare altri nomi. Poi ha aggiunto: « Una sera di primavera ricevetti la visita di un certo signor Ugaric, segretario della Semic, che temeva per la propria vita. Mi disse di un importante affare di traffico dell'oro con la Spagna e l'Italia, nel quale era immischiato il signor Fromanger (uno degli imputati). Due volte la settimana 1 trafficanti facevano un viaggio con settanta chili di oro. Ugaric mi rivelò altre cose sensazionali, che mi sembrarono incredìbili; andavano dall'assassinio alla confezione di falsi timbri del Capo di Stato Maggiore e del Ministero della Guerra. Iniziai una serie di indagini e mi convinsi che Ugaric aveva detto il vero. Informai Valantin delle accuse di Ugaric, e informai anche i funzionari di dogana del traffico dell'oro, ma essi non fecero alcuno sforzo per scoprire la verità». Al contrario Bertaux destituì lui e Valantin. Poilane ha anche detto di avere la prova che Bertaux conosceva Otto Skorzeny, e che una volta fabbricò un documento falso per salvare dal processo per collaborazionismo un uomo sospettato di aver fatto da informatore per la Gestapo. Bertaux ha tenuto la sua conferenza stampa dopo che il Giudice aveva respinto la sua richiesta scritta di essere escusso una seconda volta. Sia Valantin sia Bertaux sono ripartiti per Parigi. Valantin ha inviato al Giudice una lunga lettera in cui chiede ancora di essere nuovamente ascoltato, e dichiara: «Non dimentichiamo che vi sono nel caso quattro cadaveri », vale a dire quelli di uno degli imputati contumaci e della sua amante, dei quali si pensa che siano stati assassinati dalla banda perchè non parlassero, di certo Plerrucci e di un informatore della polizia chiamato «Robert». u. p. -++

Persone citate: Albert Pollane, Begum, Fromanger, Georges Lindsay Watson, Georges Valantin, Poilane, Semic

Luoghi citati: Italia, Lione, Parigi, Spagna