Le ripercussioni dell'avvenimento sono state esaminate da Churchill

Le ripercussioni dell'avvenimento sono state esaminate da Churchill IiA DESTITUZIONE E L'ARRESTO JDI «ERI I Le ripercussioni dell'avvenimento sono state esaminate da Churchill L'opinione in Inghilterra è che si tratti di un episodio della lotta per la conquista del potere assoluto -1 retroscena della grave decisione - Le fasi del conflitto (Dal nostro corrispondente) Londra, 10 luglio. Le drammatiche notizie da Mosca sono state comunicate telefonicamente ai primo ministro britannico sir Winston Churchill — ohe per ordine dei medici * riposa* nella sua villa di campagna a Chartwell— stamane da alti funzionari del Foreign Office. Egli ha immediatamente convocato presso di sè il Cancelliere dello Scacchiere che lo sostituisce al numero 10 di Downtng Street. As. sieme i due uomini politici hanno discusso (nella misura del possibile) il significato degli avvenimenti e le possibili ripercussioni. L'Ambasciatore sovietico a Londra, Jacob Malik, è rientrato oggi a Londra in aereo dopo una visita rìi circa dieci giorni a Mosca. Come gli altri Ambasciatori sovietici in capitati occidentali egli era stato richiamato improvvisamente a Mosca per consultazioni. Ciò fa pensare — ora — che questo richiamo degli Ambasciatori sovietici sia avvenuto quando, per lo meno agli effetti interni del Cremlino, il € caso Berla > era già risolto. Le fasi di un duello Quanto all'opinione londinese su questi sensazionali sviluppi della spartizione dell'eredità di Stalin ecco un panorama delle opinioni che (in una fittissima ridda di ipotesi) ci sembrano più convincenti. Innanzi tutto che cosa è successo T E' opinione quasi generale qui che non si tratti di una lotta tra tendenze politiche ma di pura, semplice e tradizionale lotta per il potere assoluto, Ve anzi qualche espèrto che aggiunge che questo non è un fenomeno particolarmente CO' munista ma tipicamente rus so. In Russia, si sentiva dire correntemente oggi negli ambienti politici 0 diplomatici londinesi, si usa cosi. Non esi-i sto un Parlamento, non esisteiun gioco di Partiti, non esiste'un passaggio di poteri dinasti' co e perchè la trasmissione del potere assoluto avviene come avviene tra branchi di cervi. Quando muore l'anziano i due o tre possibili eredi si battono fino a che i contendenti più deboli cascano nel burrone oppure giacciono a terra nel proprio sangue. Questa volta è toccata per primo a Berta. E' una interpretazione che convince ma si vogliono conoscere le fasi di questo ducilo mortale. Oggi gli inglesi sorridono dinanzi ai . grandi titoli dei giornali serali: al popolo che vanta la migliore tradizione di libertà del mondo intero non sfugge -l'ironia di questo spietato carceriere che finisce a sua volta in prigione. Subito dopo la morte di Stalin lo stesso Beria proponeva la scelta di Malenkoff a primo ministro dell'URSS. Da allora però, a quanto si dice a Londra, Beria ' si sarebbe dato molto da fare in tutte le zone periferiche dell'URSS per consolidare e rafforzare la propria già notevole posizione politica. Egli avrebbe, in altre parole, sfruttato al massimo la sua posizione di secondo in ordine di importanza, ma Malenkoff è stato evidentemente assai più forte di lui. Il conflitto che si è svolto al Cremlino e dal quale Beria è uscito vinto, secondo l'opinione prevalente a Londra, non ha niente a che fare con la tendenza politica personale dei due uomini. Il conflitto aveva alla propria base soltanto la conquista del potere Ciò non toglie tuttavia che Malenkoff possa ora sfruttare la propria vittoria — allo scopo di consolidare il potere — con argomenti squisitamente politici. Con l'inviare Berta dinanzi ai giudici — e probabtlmente sulla forca — Malenkoff potrd compiere dinanzi al popolo lo spettacoloso sacrificio della tirannia. Cade con Beria il poliziotto, il carceriere, il boia, il simbolo della tirannide staliniana. E dalle ceneri della catasta di questo sacrificio umano può risorgere la migliore tradizione russa, la nuova èra: quella del nuovo capo assoluto sì, ma benigno, pacifico e benefattore. Due domande Le due ultime domande provocate dagli annunci odierni. invero sono: che cosa avverrà ora nell'interno dell' Unione Sovietica e che avverrà nel campo della politica internazionale t- Per l'interno — a parte il comprensibile interesse per il processo che in un modo o nell'altro dovrà rivelare qualche cosa (e vi è chi profetizza che si potrebbe sentir parlare perfino della morte di Stalin sotto una luce nuova) — ci si chiede fé più facile formulare domande che fornire risposte in queste circostanze): è finita la lotta per il potere, oppure la volta del confronto fra Malenkoff e Molotov, ossia del partito contro l'esercito t Nes suno sa dare una risposta. Per l'estero: quali sono ora le probabilità di un incontro a quattro t Ammettendo che la posizione di Molotov, come molti ritengono, sia per ora leggermente in sott'ordine a Malenkoff, non resta ora al Primo Ministro sovietico che di consolidare il proprio potere. Un incontro a quattro, preceduto da ampie dlchtarazioni di volontà di pace e di accordo intemazionale, non potrebbe che aiutarlo a confermare la sua figura di nuovo dittatore benigno. Non è quindi affatto escluso che, magari a. breve scadenza, egli faccia una nuova offerta all'Occidente. Ma nessuno osa dire se con questa offerta Malenkoff intenda giungere ad un vero accordo per una lunga, pacifica convivenza con l'Occidente, oppure intenda semplicemente aggiungere un altro alloro alla propria corona e poi ritornarsene senza nulla di concluso , nelle. mura del Cremlino, gettando la co'pa sull'Occlden te. Perchè, si osserva a Londra, anche un incontro fallito gli servirebbe all'interno per giustificare una severa disciplina con la quale consolidare il proprio potere assoluto. In generale quindi, gli am bicnti londinesi preferiscono aspettare anche qualche giorno prima di farsi un'opinione precisa, ammettendo però che le speranze di avere domani disposizione un maggior numero di dati di fatto, sono moltor. a.