Verso un accordo in Francia fra democristiani e socialisti

Verso un accordo in Francia fra democristiani e socialisti PER UN GOVERNO STABILE ED EFFICIENTE Verso un accordo in Francia fra democristiani e socialisti (Dal nostro corrispondente) Parigi, 6 luglio. Le vacanze parlamentari non saranno quest'anno un riposo per gli uomini politici francesi: importanti trattative sono infatti, previste fra gli esponenti dei partiti e queste trattative dovranno concludersi in autunno con la costituzione di una nuova maggioranza in grado di presentare, alla riapertura dell'Assemblea Nazionale, la possibilità di un Governo stabile ed efficiente. All'origine di questa evoluzione è la determinazione presa ieri dal consiglio nazionale della democrazia cristiana in favore di una « grande alleanza di stile laborista rivolta nello stesso tempo contro 11 comunismo e contro il conservatorismo». E contemporaneamente a questa decisione dei democristiani, il congresso nazionale del partito socialista si è chiuso approvando all'unanimità una mozione per la costituzione di un « fronte democratico e sociale». Per parìe loro i democristiani hanno affermato che il Governo Laniel deve essere considerato soltanto come una «soluzione transitoria», e hanno concluso la loro deliberazione con questa presa di posizione molto netta: < L'ora è venuta di riaggruppare tutte le forze del vero progressismo per completare il raddrizzamento Iniziato subito dopo la liberazione e compromesso da due anni dalla divisione delle forze democratiche e sociali, le une isolate, le altre sottoposte . ad. alleanze precarie e poco naturali. Il partito democristiano è convinto che, nè la paura del comunismo, nò l'utilizzazione machiavellica di questa paura, siano motivi politici- validi. E' a .coloro che cercano prima di tutto la giustizia sociale e la ricostruzione economica nella libertà che spetterà la vittoria sul comunismo». Il grande processo di chiarificazione destinato a liberare la politica francese dall'attuale immobilismo è dunque incominciato. I suoi risultati si avranno probabilmente alla ripresa parlamentare dell'autunno, quando la nuova maggioranza potrà costituire un Ministero di centro-sinistra. A facilitare quest'operazione servirà anche la mozione di politica estera approvata a forte maggioranza dal 45° congresso nazionale socialista in cui è detto che « il partito conferma la sua approvazione di principio a un esercito europeo unificato, aperto a tutte le Nazioni democratiche ». • j, y.

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