Dominio delle macchine italiane a Reims ed a Francorchamps

Dominio delle macchine italiane a Reims ed a Francorchamps Dominio delle macchine italiane a Reims ed a Francorchamps Molto intensa (anche troppo, per quello che riguarda il calendario italiano) è stata l'attività automobilistica della scorsa domenica. L'epicentro è costituito dalle due gare svoltesi sul velocissimo circuito di Reims: in ordine di tempo la < 12 ore > per macchine sport, e il Gran Premio dell'A. C. di Francia per vetture della formula 2. Quest'ultimo costituiva la quinta prova di campionato mondiale, ma non tanto per tale qualifica, quanto per il nuovo episodio del duello Ferrari-Maserati ha attratto il generale interesse degli appassionati. In realtà la corsa francese — una delle più anziane e classiche del mondo — ha avuto uno svolgimento cosi scintillante da accontentare ampiamente quelli che sono 1 presupposti delle competizioni motoristiche: spettacolarità e incertezza di esito sul plano agonistico; risultati assai importanti sotto il profilo tecnico. Ha ancora una volta vinto la Ferrari 2000, ma con un margine di vantaggio di un solo secondo sulla Maserati! Tradotti in pratica, pochi metri, valore quasi inapprezzabile dopo 500 km. di gara. Questo significa che il rendimento delle due vetture rivali si deve considerare ormai sul medesimo livello: gli stessi dati relativi alle rispettive potenze, ai pesi, ai consumi, sono da ritenersi pressoché coincidenti. Rilievo ! interessante, poiché nell'impostazione delle loro macchine da Gran Premio — segnatamente per quanto riguarda i motori — le due Case modenesi hanno seguito criteri tecnici diversi per giungere a risultati praticamente identici. La Ferrari reclama Il G. P. di Francia ha poi definitivamente laureato campione il ventiduenne pilota inglese Hawthorn, vincitore della prova davanti a Fangio, ed ha registrato la vana anche se valorosa difesa del campione del mondo Alberto Ascari di fronte alle Maserati dello stesso Fangio e di Gonzalez classificati al 2,o e 3.0 posto. Le prossime corse di formula 2 si preannunciano quindi di palpitante interesse. La < 12 ore di Reims >, disputata sullo stesso circuito del Gran Premio, e immediata' mente prima, avrebbe dovuto costituire, anche se in tono minore, la rivincita di Le Mans. , - 1 Gli italiani Maglioli-Carìni, al volante di una Ferrari sport 4500 eme, avevano subito dato battaglia, riuscendo a migliorare ripetutamente — benché nelle ore notturne — il primato del giro, e a distanziare con autorità sia le Jaguar che le Cunningham, trionfatrici della « 24 ore » di Le Mans. Poi, pare per una opinabile e comunque lievissima infrazione al regolamento, furono squalificati e messi fuori gara dal direttore di corsa, lasciando via libera alla Jaguar di Stirling MossWhitehead. Ma questa volta la vittoria della vettura Inglese non ha convinto nessuno. Il reclamo della Ferrari avverso al provvedimento avrà un seguito in sede sportiva internazionale. Il circuito di Torino In Italia si sono svolte tre manifestazioni automobilistiche: all'Aquila il G. P. Cidonio in circuito; la Bolzano-Mendola e la XV Coppa della Consuma in salita. Nella prova abruzzese Leonardi (Giaur) ha vinto la classe 750, e Cabianca su Osca si è imposto tra le 1100 cmc. Da notare che in questa classe i primi cinque posti sono tutti occupati dalla ottima vetturetta bolognese. Alla anziana e tradizionale corsa in salita della Consuma sull'Appennino toscano, vincitore a tempo di record è risultato Piero Scotti sulla Ferrari 3000, davanti a Blondetti e al giovane torinese Roberto Piodi su Lancia. Eugenio Castellotti (Ferrari 3000) ha infine trionfato nella Bolzano-Mendola, dove ottime prove sono state quelle di Pfero Valenzano (il fratello Gino, favorito della vigilia, ha dovuto ritirarsi) e di S. Ammendola. In campo motociclistico ha dominato la scena il circuito di Francorchamps, terza prova di campionato mondiale per marche, classi 350, 500 e sidecars. Entrambe le prove per motociclette sciolte (quest'anno l'Italia non partecipa alle gare delle motocarrozzette) sono state dominate dalle macchine Italiane. Nella 350 le Guzzi — che sono poi le 250 maggiorate a poco più di 300 cmc. — si sono imposte con l'inglese Anderson ed Enrico Lorenzetti, arrivati al traguardo appaiati, ben davanti alle fino a ieri imbattibili Norton. Alfredo Milani su Gilera ha vinto la classe 500 con un buon vantaggio sulla Norton del ro<leKia.no Amm. mentre il gran- de Geoff Duke, sempre in sella alla £ cilindri italiana, che ave va condotto in testa gran par te della prova, è stato, costretto al ritiro, non senza aver battuto il record del circuito di Spa-Francorchamps a oltre 180 km. di media. Il Circuito di Piazza d'Armi a Torino si è rivelato tecnicamente interessante e di buone doti spettacolari. Nelle due prove valevoli per il campionato italiano — 125 e sidecars — Emilio Mendognl su Morini e il torinese Ernesto Merlo sono risultati i trionfatori della giornata. Il primo dopo una lotta entusiasmante con Copeta (M. V), 11 secondo con assoluta facilità, dimostrandosi ben degno di quel casco tricolore che, forse, una dura legge di punteggio non gli consentirà di mantenere quest'anno. b. f.

Luoghi citati: Francia, Italia, Torino