La gioia di Akihito a pranzo al Quirinale

La gioia di Akihito a pranzo al Quirinale La gioia di Akihito a pranzo al Quirinale Nessm imbarazzo per i cuochi: mena all'italiana - Cordiale conversazione con il Presidente della Repubblica - A spasso per Roma in visita ai negozi - Domani dal Papa e o e a » e r o a : y e n i a : a o e a o a , ! e a i - (Nostro servìzio particolare) Roma, 4 luglio. Nel programma minuziosamente preordinato dall'Ambasciata nipponica a Roma per il soggiorno romano del principe ereditarlo del Giappone, Akihito, è previsto anche lo shopping, il che significa visitare i negozi della capitale e delle città che sono comprese nel lungo giro italiano del regale ospite. Lo accompagnano i personaggi del suo seguito, uomini austeramente vestiti di scuro, che circondano il principe ventenne di rispettosa venerazione. Akihito è, invece, di temperamento gaio, che tuttavia non traspare che dai suoi lunghi e obliqui occhi e da certo suo conversare pieno di garbo e di vivacità. L'ospite ha incominciato la giornata recandosi a deporre una corona di lauro alla tomba del Milite Ignoto, quindi ha visitato Castel Sant'Angelo, la Farnesina e la bella settecentesca Villa Madama sulle pendici di Monte Mario. Al tocco 11 crown prijice ha avuto il suo secondo contatto ufficiale con il Presidente della Repubblica per la colazione in programma nello stesso palazzo del Viminale. Ventiquattro erano gli invitati, tra italiani e giapponesi. De Gasperi rappresentava il Governo italiano. Akihito è stato raggiunto nel suo speciale appartamento dall'ambasciatore Scammacca e dal ministro plenipotenziario Mosca che lo hanno introdotto nella « Sala degli arazzi », dove lo attendevano Luigi Einaudi e gli ospiti. Presentazioni, cortesie e aperitivi. Poi la colazione nella luminosa sala da pranzo giornaliera, detta anche degli animali, per il gran numero di arazzi e di pannelli raffiguranti vivaci scene di caccia e allegorie esotiche dominate da faune e flore tropicali. Per il « menu » i cuochi del Quirinale non si sono messi in imbarazzo: Akihito mangia e beve all'italiana e quindi ha mostrato di gustare i ravioli, la pollarda allo spiedo, i contorni, le insalate, i dolci, 1 vini: e v'erano una « lacrima d'Arno » e un barolo dei poderi Einaudi che hanno riscosso generali consensi. La conversazione del principe è stata brillante e su argomenti vari. V'era perciò una nota di schietta cordialità nelle parole che il Presidente della Repubblica ha pronunciato all'indirizzo dell'ospite, nel brindisi finale. Einaudi ha ricordato con quanta simpatia e interesse l'Italia segue l'opera illuminata del popolo giapponese per la ricostruzione della sua patria e, nell'sugu rare lieto soggiorno in -Italia al principe Akihito, Luigi Ei naudi ha rivolto il pensiero alla figura dell'imperatore Hirohito. Il giovane principe ha ri sposto In lingua inglese ricordando la gioia che lo pervade nel ritrovarsi nei luoghi che il padre suo visitò più di trentanni fa. «Mio padre — ha soggiunto — serba una viva gratitudine per la cordialità con cui fu accolto in Italia, paese che molte affinità ha col Giappone, compresa quella di procedere decisamente alla ricostruzione e alla creazione di una moderna struttura sotto la guida illuminata di vostra eccellenza, signor Presidente della Repubblica, e di voi tutti, signori qui presenti... ». Nel pomeriggio, come abbiam detto prima, Akihito ha continuato scrupolosamente ad osservare il suo programma di visite. Lunedì a mezzogiorno sarà ricevuto in solenne udien za dal Pontefice. Da quel mo mento finirà il suo soggiorno ufficiale al Quirinale ed egli si ritirerà in un grande albergo cittadino, dove gli è stato predisposto un appartamento. d. m. iniiniiiiiiiiiiiiiiiiiiii Il principe Akihlto in visita al Colosseo. (Telefoto)

Luoghi citati: Castel Sant'angelo, Giappone, Italia, Mosca, Roma