Il tempo stravagante

Il tempo stravagante Il tempo stravagante V'è chi teme che da questa stagione nevrastenica scaturiscano malattie -1 sani si rassicurino; ma, certamente, ai meteorosensibili i mutamenti atmosferici possono recare vari disturbi - L'altalena fra il tepore e il frescolino: una terapia climatica Visto che non si decide questo strano tempo nè per il caldo nè per il freddo assoluto e che una vaga Incertezza lascia al mattino, se trovarci in fine autunno anziché nell'incalzante estate; vista questa sua perplessità, che par divenuta carattere permanente, salvo che di botto anche da noi si precipitino le giornate canicolari scoppiate oltre Oceano, certo è comprensibile il nervosismo di quanti hanno già scelto la villeggiatura e, comunque l'abbian scelta, ne vedono svanire almeno gli svaghi, marini o montani, che con essa si erano prefissi. L'umidità dell'aria C'è, però, gente che pare inquietarsi, e ce ne scrive, per 11 timore che da questo tempo nevrastenico abbiano a scaturire malattie, le solite a tipo infettivo epidemico. Ed è per questa gente che interveniamo, al fine di rassicurarla sull'andamento tutt'altro che preoccupante della morbilità attuale. Anche se piove, quando piove, l'umidità dell'aria non si sente; non la si sente come fattore morbigeno. Non è un umido precursore di malanni infettivi, come quello scaturente dalle nebbie autunnoinvernali. Qualche raffreddore, sì, può venirne fuori, ma forse più di natura allergica che Infettiva. Il guaio in agguato una stagione estiva cosi bislacca lo riserva, invece, per una certa categoria di soggetti, cioè per 1 meteorolabili, detti anche ciclonopatici. Questi, sì, sono particolarmente sensibili alle variazioni atmosferiche, per i mutamenti soprattutto della carica elettrica dell'aria, e « marcano » il tempo con sofferenze a carico specialmente della sfera nervosa. Se hanno scelto 1 monti per la loro villeggiatura ed i conti non hanno fatto circa le variabilità del clima locale, solo ricorrendo a farmaci equilibratori del sistema nervoso vegetativo ritroveranno quiete e trarranno benessere almeno dal riposo, lontani dalle preoccupazioni abituali del lavoro in città. Comunque, la stravaganza attuale della stagione non ci può spingere a tornare su quei gravi complessi sintomatologìci da forti perturbamenti atmosferici, che costituiscono le specifiche meteoropatie, di cui altra volta abbiamo fatto lungo discorso. C'è, al contrario, da domandarsi se, in via paradossa, il saettar del tempo dal caldo al fresco e viceversa, e viceversa ancora, abbia ad essere stimolo utile al nostro organismo; visto che in fin dei conti tutta la terapia climatica si riduce all'azione di stimoli e controstìmoli. Vediamo un po'. L'altalena tra il tepore ed il frescolino sollecita i nostri centri termoregolatori cerebrali a mantenersi sul chi va là. Ci sono « nuclei » siti nei bassifondi del cervello che, più che mai, nei giorni delle strambe variazioni di temperatura atmosferica debbono restare in ascolto, per manovrare opportunamente certe valvole di sicurezza dell'organismo. Difatti, di mano in mano che 1 ricevitori che stanno alla periferia (recettori periferici) trasmettono su onde nervose alla centrale cerebrale le sensazioni termiche raccolte sulla cute, e di mano In mano che i messaggi arrivano alla centrale stessa, ecco che lassù scatta un Interruttore, entra in scena un deviatore, si inserisce un commutatore. Un grande indaffaramento, insomma, avviene perchè tosto dalla cabina di comando (di quei nuclei) ripartano ordini netti e rapidi per la periferia. E' in seguito a quelle ordinanze che — in caso di caldo intenso — ora sono le ghiandole sudoripare pregate di aumentare la loro attività secretrice, per disperdere con la sudorazione l'eccessivo calore eventualmente condensatosi all'Interno del corpo; ora sono pure sollecitati i vasellinl sanguigni cutanei, che si accingono docllmente al soccorso dilatandosi al massimo, per attirare più sangue caldo dal profondo del corpo alla superficie e disperdere In tal modo 11 calore organico, prima che esso congestioni i visceri e ne alteri le funzioni. Una valvola di sicurezza Allorchè la giornata è tanto afosa altri meccanismi difen slvi supplementari vengono messi in azione dalla centrale dell'encefalo; per cui, di fron te all'eccesso di calore esterno, viene imposta una riduzione di quello fabbricato ordinariamente dal corpo stesso nel corso del suo normale ricambio. E' quasi una chiusura di termoslfoni. Immaginatevi ora che Improvvisamente il tempo muti; proprio quando tutto era a posto per la protezione anticaldo, Dalla periferia ecco allora un susseguirsi di nuovi messaggi al centro del cervello. Ne sono mittenti 1 recettori cutanei sferzati stavolta da staffilate di freddo, sia pure soltanto tale in relazione alla stagione in calendario. Di botto i «nuclei» cerebrali automatici inverto no i dispositivi; per cui stavolta le ghiandole del sudore riducono o sospendono la loro attività, i capillari sanguigni superficiali riducono il loro calibro per evitare ogni dispersione di calore e fuoco interno si accende, attraverso un aumento delle combustioni organiche, per la produzione autonoma di calore corporeo. Lo stimolo all' appetito concorre certo a favorire quest'ultimo espediente; è proprio il trucco cui ricorre il frescolino — l'invito a mangiar di più — per gettare nel forno della mac¬ ctrcsqspcvblodgtacadmpssbncsccuaplCcdz1rdtLpiflnvfddndctgèbassncarlvpamid1gcgdmmdrncrngPdqccsvslcdtntmltinds china umana carburante, da trasformare per gran parte in calore. Il caldo, invece, attutisce gli stimoli della fame e quindi appare una valvola di sicurezza per la necessità opposta. In questo accorto lavorìo dei centri termoregolatori il cervello automatico è senza dubbio più tempestivo del cervello volontario, quello che ci guida semplicemente ad adattare gli abiti alle varianti necessità, senza che peraltro si riesca ad essere tanto abili da sincronizzare il giusto. mutar di abbigliamento con gli isterici disordinati sbalzi del tempo. Qui giunti, rispondendo finalmente all'interrogativo dianzi postoci, v'ha proprio da consolarci pensando che utile aiorganismo, come terapia di stimolo per i soggetti sani, abbia infine da riuscire la ginnastica spontanea dei nostri centri termoregolatori, col consecutivo apri-chiudl dei meccanismi ghiandolari, cutanei, circolatori. Sarà perlomeno dì utile allenamento preventivo alle vicissitudini atmosferiche più pericolose di un'.Otra non lontana stagione avvenire. Consolazione, se si vuole, per chi non prende ferie! a. v.