A giudizio il medico che uccise una "miss,,

A giudizio il medico che uccise una "miss,, A giudizio il medico che uccise una "miss,, La bella ragazza lo aveva abbandonato - II giovane poi si sparò al petto» ma riuscì a salvarsi Bologna, 30 giugno. Domattina alla Corte d'Assise di primo grado s'inizierà Il processo per il tragico episodio d'amore e di gelosia che avvenne in via Orfeo a Bologna la sera del 2 febbraio '52. Il dramma — che si concludeva fulmineamente con l'uccisione della ventiduenne Maria Elmi, di Porretta, da parte di un giovane medico, il dott. Luciano Maggiorani, di 32 anni, medico condotto a Castel di Casio — aveva avuto Inizio in un cinema di Porretta, dove il Maggiorani aveva conosciuto la Elmi, una ragazza che per la sua bellezza era stata eletta < miss » del luogo. Fra i due nacque una relazione che per qualche tempo procedette bene; ma poi la Elmi — che pure aveva dato la impressione al Maggiorani di ricambiare i suoi sentimenti — aveva accettato la corte del dott. Stefano Baraldi, di Bologna, col quale aveva finito col fidanzarsi ufficialmente. Tuttavia ella non aveva troncato la relazione col Maggiorani, alimentando così in lui la speranza di poterla riconquistare. Il 2 febbraio la Elmi raccontò al Maggiorani che si doveva recare a Bologna per visitare una parente, ma l'uomo, deciso a smascherare il doppio gioco della ragazza, la seguì nascostamente e la affrontò in via Rizzoli verso le 18,30, mentre era in compagnia del dottr-BBrfiiarrLa'ETmr^ratt'ò" duramente il Maggiorani invitandolo a lasciarla in pace. Esasperato, il medico trasse di tasca una lettera inviatagli pochi giorni prima dalla ragazza — nella quale erano contenute espressioni rivelatrici della natura dei loro rapporti — e fece l'atto di porgerla al Baraldi. La Elmi, con un gesto rabbioso, gli strappò di mano la lettera e la fece a pezzi. Tra il Baraldi e il Maggiorani segui uno scambio eccitato di parole, finche il medico se ne andò pronunciando una frase di minaccia. Verso le 21 la Elmi, che aveva cenato nella casa del Baraldi In via Orfeo, scese col fidanzato nella strada per essere ricondotta a casa in au tomobile. Ma si trovò di fron te il Maggiorani, Il quale l'aveva attesa nascosto dietro una colonna. Il medico estrasse di tasca una pistola e sparò due colpi contro la Elmi, ferendola a morte; poi. rivolta l'arma contro di se, si sparò un colpo al petto. La Elmi morì quasi subito, mentre il Maggiorani, per quanto grave mente ferito al polmone, fu salvato dai medici. Nei corso dell'istruttoria, in seguito a istanza della difesa (avv. Cappelli e Magnarini) il Maggiorani fu sottoposto a perizia psichiatrica e internato per gli esami nel manicomio criminale di Reggio Emi Ha. Il verdetto del perito ha stabilito che egli non è in pos sesso di tutte le sue facoltà mentali e che ha agito, al momento del delitto, in condizioni di minorata capacità d'intendere e di volere. Domani il Maggiorani comparirà in Assise sotto l'accusa di omicidio volontario premeditato.

Luoghi citati: Bologna, Castel Di Casio, Porretta, Reggio Emi