Gli alleati pronti a firmare anche se Rhee rimane contrario

Gli alleati pronti a firmare anche se Rhee rimane contrario UNA LETTERA DI CLARK Al CINOjWRDISTI PER L'ARMISTIZIO Gli alleati pronti a firmare anche se Rhee rimane contrario II comandante delle N.U. promette di usare le forze armate "dove sarà necessario,, perchè la tregua d'armi non venga spezzata - La reazione dei sudisti Seul, 29 giugno. Il comandante supremo alleato, gen. Mark Clark, ha proposto oggi che si proceda alla firma di un armistizio anche se le Nazioni Unite non possono garantire che la Corca del Sud lo rispetterà, nè che i ventisettemila prigionieri rilasciati da Sigman Fhee saranno ripresi in custodia. Clark non lo ha detto con parole specifiche, ma ha pasto in chiaro che le Nazioni Unite sono pronte a firmare la tregua con o senza l'approvazione del vecchio presidente sudista. Resta da vedersi se, di fronte alla decisa presa di posizione di Clark, Rhee muterà il suo atteggiamento di opposizione alla tregua. In una lettera consegnata ai comunisti dagli ufficiali di collegamento alleati a Pan Mun Jom, Clark afferma che gli è « impossibile » riprendere il controllo dei prigionieri anti-comunisti rilasciati dai sudisti per ordine di Rhee. E precisa di non essere responsabile dell'azione sudista. Si pensa negli ambienti alleati che la risposta ufficiale dei cino-nordisti a Clark si farà probabilmente attendere gualche giorno. Ma può darsi che, com'è già successo in casi analoghi, Radio Pechino dia qualche cenno anticipato della posizione che i rossi intendono assumere. Sembra chiaro che Clark spera che la sua proposta ai comunisti induca Rhee ad accettare la tregua quale è stata messa per scritto e attende iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii a e e i a k i e di essere firmata a Pan Mun Jom. In quattro giorni di conversazioni con i sudisti, Clark e l'inviato di Eisenhower, Walter Robertson, non sono riusciti a concretare un accordo con Rhee e a fargli promette- tinrre rttemperanzajii termini dii i i i a a a a e di adi a i e armistizio. Ora è in program ma un'altra riunione, forse per domani stesso; ma sembra che il prezzo di Rhee sia ancora troppo alto perchè gli Stati Uniti possano accettarlo. Ed è per questo che la lettera di Clark ai comunisti non garantisce l'osservanza sudista dell'armistizio. Il comandante alleato promette però che le Nazioni Unite userebbero le forze armate « dove sarà necessario » e « ai limiti della loro capacità » per far sì che Rhee non spezzi la tregua d'armi. Ed è opinione di gran parte degli osservatori che la risposta delle N. U. ai cino-nordisti abbia lo scopo, oltre che di illustrare ai comunisti la posizione alleata, anche di rivolgere un monito al presidente sudista e ai suoi collaboratori. In altri termini, Clark ha voluto dire a Rhee che le N. U. non intendono permettere che egli saboti la tregua, ed ha voluto rendere più forte la posizione di Robertson nelle future trattative con Rhee. La prima reazione sudista è venuta da un importante membro del Governo di Rhee, il quale ha espresso l'avviso che Clark sia andato « assai lontano » ne1- promettere l'uso della forza militare, ove necessario, per evitare che i sudisti spezzino la tregua. Questo — ha detto la personalità sudista — indurrà i comunisti ad accettare immediatamente l'armistizio. Essi saranno felici « di vedere del torbido fra le Nazioni Unite e- la Corea*. Sul fronte, due reggimenti cinesi, cioè circa seimila uomini, hanno respinto i contrattacchi della prima Divisione sudista, ed hanno conservato il controllo di quattro importanti posizioni collinose sulla via d'invasione verso Seul. Subito dopo che i sudisti erano ripiegati sulle posizioni originarie, gli aerei delle N. U. hanno attaccato le posizioni nemiche con bombe da duemila libbre. In serata, i « Sabrcjcts » alleati hanno abbattuto sci n.Mig> comunisti, portando il totale finora raggiunto in questo mese a einquanl anove, il secondo della guerra di Corea. I « Sabrcjets » proteggevano un attacco di bombardieri *Sabre» sulla zona di rifornimento di Namsidong, a quindici chilometri a sud-est dello Yalu. II primo ministro Sygman Rhee (a destra) con due dei suoi consiglieri militari che hanno partecipato all'organizazione della liberazione dei prigionieri nordisti dai campi di concentramento della Corea del Sud. (Telefoto

Luoghi citati: Corea, Corea Del Sud, Pechino, Stati Uniti