Christie, il mostro di Londra comparirà lunedì davanti ai giudici

Christie, il mostro di Londra comparirà lunedì davanti ai giudici IL FEROCE ASSASSINO DI CINQUE DONNE Christie, il mostro di Londra comparirà lunedì davanti ai giudici Identificati da Scotland Yard anche i resti delle due vittime scoperte per ultime nel giardino della morte e H a o » o o e re aa n a: o oa oe il o. o e e o la nae ta(Nostro servizio particolare) Londra, 19 giugno. Lunedì mattina, nell'aula numero 1 dell'* Old Bailey » — il famoso e antico Tribunale penale di Londra — avrà inizio il processo di colui che la stampa di tutto il mondo ha Ormai battezzato come il « mostro di Londra », di colui che può certo considerarsi uno dei più orrendi e spaventosi criminali negli annali del delitto, dell'uomo, insomma, che porta il nome di John Reglnald Hollyday Christie. Il processo durerà tre, forse quattro giorni, e la sentenza che verrà pronunciata al suo termine rappresenterà la conclusione dell'atroce dramma cupamente iniziatosi il 24 marzo scorso col rinvenimento, al n. 10 di Rillington Place, degli straziati cadaveri di quattro donne. Sebbene John Christie sia senza dubbio colpevole dell'uccisione di numerose donne (la moglie Ethel, Rita Nelson, Kathlee Maloney, Hectorlna Me Lennan e altre due ragazze di cui furono trovati gli scheletri nel giardino), 11 Pubblico Ministero chiederà la condanna a morte dell'imputato sulla base di una sola accusa: quella cioè di avere assassinato, mediante strangolamento, verso la fine dello scorso anno, la propria moglie. Il motivo di questa singolare procedura è estremamente semplice: un solo omicidio — secondo il diritto inglese — è sufficiente per mandare il colpevole sulla forca, e non v'è pertanto ragione per cui l'Accusa (cui, in Inghilterra, spetta il compito di dimostrare, con solide prove, la colpevolezza dell'imputato) debba darsi la pena di convincere 1 giurati che Christie è responsabile anche di altri assassini. E' possibile quindi che, nel corso dell'intero processo, non una sola parola venga pronunciata sulla morte delle altre vittime, la cui orrenda fine verrebbe in tal caso, completamente ignorata, come se II Christie non avesse assassinato, in tutta la sua carriera di omicida, che la moglie Ethel (ciò, fra l'altro, priverebbe il pubblico del morboso piacere di udire in quale atroce modo vennero uccise le altre vittime: com'è noto, infatti, Christie avrebbe violentato le ragazze durante la lenta agonia prodotta da un'azione di strangolamento e non sarebbero mancate, subito dopo, manifestazioni di necrofilia). D'altro canto, non si può ancora escludere la possibilità che venga invece portata l'attenzione della giuria anche su¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii gli altri crimini commessi da questo mostruoso maniaco sessuale. E se ciò avverrà sarà quasi certamente su iniziativa della difesa. Come già altre volte abbiamo segnalato, l'avvocato di Christie sembra infatti essere deciso di salvare il suo cliente dal capestro, dimostrando la sua Infermità mentale e per conseguire questo fine egli intenderebbe addossare al « mostro di Londra » tutte le colpe possìbili ed immaginabili. L'abile avvocato Curtis-Bennet, sarebbe dell'opinione che più omicidi si confessano, più possibilità vi sono di essere riconosciuti « folli > e quindi di non essere impiccati. Chiunque può assassinare la propria moglie, ma solo la bestialità di un moatro malato di mente può commettere un massacro come quello che insanguina le mani del mio cliente: questo sembra dunque essere il ragionamento che, secondo notizie di stasera, 11 difensore vorrebbe Imporre alla mente de! giudici e dei giurati, ma naturalmente non si tratta che di vaghe previsioni. Scotland Yard ha annunciato questa sera che per il pubblico non vi saranno, nell'aula dell'» Old Bailey > che 35 posti soltanto e che, lunedi mattina verranno pertanto fatte accedere all'aula le prime 35 persone della «coda»: a mezzogiorno questi privilegiati dovranno uscire e i loro posti verranno occupati, per il pomeriggio, dalle successive 35 persone in attesa. Si assisterà così a scene simili a quelle della pre-incoronazione: per assicurarsi il loro posto questi settanta spettatori dovranno infatti accodarsi di fronte all'* Old Bailey » con notevole anticipo, e la polizia già prevede che le prime persone cominceranno a < fare la coda > domenica mattina: vi saranno quindi dei < curiosi » — i 35 dello scaglione pomeridiano — che potranno vedere il volto di Christie tra le sbarre dopo ben 30 ore di attesa. Oggi frattanto si apprende che il laboratorio scientifico di Scotland Yard è riuscito — con uno stupendo lavoro di indagine e ricostruzione — a identificare i due ultimi scheletri rinvenuti nel giardino della casa di Rillington Place. Si tratta del resti di Ruth Fuerst, una ragazza austriaca giunta in Inghilterra nel 1939 e scomparsa nel 1943 dopo aver fatto la cameriera in un albergo (avrebbe ora 33 anni) e di Muriel Eady, un'operaia scomparsa dal suo alloggio londinese all'età di 32 anni. Quest'opera di identificazione rappresenta un vero e proprio miracolo scientifico: come infatti si ricorderà, tutto quello che venne trovato nel giardino non erano che poche ossa e pochi denti. Fortunatamente, due di questi denti — uno appartenente alla Fuerst e uno alla Eady — erano ricoperti da capsule in oro, capsule di cui Scotland Yard, dopo un fantastico lavoro di ricerca, riusciva ad accertare l'origine. Una capsula — quella della Fuerst — era stata fatta da un dentista austriaco, l'altra da un dentista dell'Inghilterra settentrionale: dai dentisti, la polizia scientifica ebbe una vaga descrizione delle due clienti, e cominciava così un'analisi delle fotografie di tutte le ragazze scomparse in Inghilterra negli ultimi anni. E finalmente l'identificazione veniva compiuta. E' stato accertato, fra l'altro, che la madre della Fuerst si trova ora negli Stati Uniti, a Nuova York: l'ultima notizia che ella ebbe da sua figlia Ruth fu il 25 maggio 1943. m C.

Persone citate: Bailey, Donne Christie, John Christie, John Reglnald Hollyday Christie, Kathlee Maloney, Muriel Eady, Rita Nelson, Ruth Fuerst