Ultime 48 ore dei Rosenberg nelle celle della morte di Sing Sing

Ultime 48 ore dei Rosenberg nelle celle della morte di Sing Sing DA OGNI PARTE DEL MONDO SI INVOCA LA CLEMENZA Ultime 48 ore dei Rosenberg nelle celle della morte di Sing Sing Dopo due ore di colloquio con i loro bimbi, i condannati hanno ieri rivolto un estremo appello di grazia ad Eisenhower: "Siamo innocenti. La verità non cambia. Impedite un crimine,. Cinque ecclesiastici alla Casa Bianca: tramontata ogni speranza? (Dal nostro corrispondente) Washington, 16 giugno. Mancano quarantotto ore alla esecuzione dei Rosenberg, ma la speranza di salvarli dalla sedia elettirca non è ancora completamente tramontata. Due azioni son in corso: quella per strappare ad Eisenhower la grazia e quella per indurre uno dei nove giudici della Corte Suprema ad accogliere una delle due domande, di sospensione della sentenza o di libertà, provvisoria, ripresentate iersera dai due gruppi di avvocati difensori, dopo che la Corte Suprema, aggiornandosi per la estate, rifiutò di accoglierle. La domanda di grazia è stata firmata stamane, nel < braccio della celebre prigione di Sing Sing, da Julius e Bthel Rosenberg, alla presenza dei due figliuoletti accompagnati alla tetra prigione dall'avvocato Emmanuel Bloch, capo del consiglio di difesa. Si era sperato, negli ambienti del governo, che in essa i coniugi ammettessero la loro colpa e promettessero alla Giustizia di denunziare altri complici in cambio della grazia. Ma invece i Rosenberg si dichiarano ancora una volta innocenti, e con lo stesso tono altero usato quando inoltrarono la prima domanda di grazia, fanno anche ora ricadere l'intera responsabilità morale della loro sorte sugli Stati Uniti. < Indirizziamo a voi, signor Presidente, questa petizione — dice la motivata richiesta, lunga dieci pagine dattilografate — perchè possiate esercitare la vostra suprema autorità per impedire un delitto peggiore dell'assassinio ». Con questa stessa frase il giudice della Corte di New Yorh che impose la sentenza di morte, bollò II delitto di spionaggio atomico dei Rosenberg. Se saremo uccisi in <Noi siamo innocenti — continuano a dire i coniugi — e nulla potrd mai alterare questa verità. La colpa, se moriremo; ricadrà sull'America. Vi chiediamo di non fare due orfani dei nostri figlioli. Se saremo uccisi, questa generazione americana sarà coperta di vergogna. Ascoltate, invece, vi preghiamo, la voce del potente e dell'umile ». Con queste ultime parole i Rosenberg si riferiscono alle molte migliaia di appelli in loro favore pervenuti alla Casa Bianca da sconosciuti e da personalità di ogni Paese, assai poohi dei quali, però, sono portati a conoscenza del pubblico americano Quando i due ragazzi Rosenberg col viso rigato di lagrime, uscirono oggi dalla prigione, accompagnati dall'avvocato Blooh, i giornalisti chiesero se, come la maggioranza degli americani credeva, i due condannati si fossero <finalmentey riconosciuti colpevoli. <Non lo sono, non sono colpevoli, sono innocenti — gridò fra le lacrime il piccolo Michele — lo hanno sempre detto e ripetuto, e i miei genitori non mentono». Sarà assai difficile che l'avv. Bloch riesca a consegnare la petizione di grazia direttamente alla Casa Bianca. Egli sta volando ora verso Washington lllllIlllllllllllllIlllllllllllllllllllllllllllllIlllllllll» i , è a o a e o l a o o i e i i d a , ' è n e i o i e non sa ancora che il segretario stampa del Presidente ha già annunciato che sono stati Impartiti ordini per impedirgli di consegnare la domanda ai cancelli della Casa Bianca. Lo si indirizzerà, invece, al dicastero della giustizia ove il giudice Lyons è il funzionario autorizzato a riceverlo e ad istruire la pratica che, se sarà giudicata legalmente ammissibile, sarà successivamente presentata al Presidente. Ma, come ha detto il portavoce di Eisenhower, finora il Presidente non ha, avanti a sè, alcun elemento nuovo per modificare la situazione legale creatasi VII febbraio, quando respinse la prima domanda di grazia. Prima di giungere al Presidente, poi, la domanda de- ve essere esaminata dallo < Attorney General» Brownell. E Brownell ha affermato più. volte che la condanna è, a suo parere, ineccepibile e che non sono apparsi elementi nuovi per contestarne la validità e la correttezza. Eisenhower, frattanto, ha ricevuto oggi un gruppo di cinque ministri di varie Chiese, uno dei quali è un negro della Chiesa battista di Baltimora. Essi rappresentano parecchie centinaia di pastori e sacerdoti e rabbini di tutti gli Stati della Confederazione, e gli avevano chiesto stamane una udienza straordinaria per invitarlo ad esercitare un atto di clemenza. I religiosi svilupparono due argomenti principali: 1) dando corso alla esecuzione si fa dei Rosenberg dei martiri e si dà così ai comunisti la possibilità dì tentare di screditare il prestigio morale degli Stati Uniti; 2) l'esecuzione può essere intesa come un segno di debolezza, e gli Stati Uniti, per esercitare nel mondo la missione di guida democratica contro il comunismo, debbono essere e mostrarsi forti. Eisenhower li trattenne a lungo, ma, come i cinque ministri hanno poi dichiarato, non ha dato alcun incoraggiamento alla speranza. Tre di loro, anzi, hanno notato che Eisenhower ha citato più motivi in favore dell'esecuzione della sentenza di morte, che in favore di un atto di clemenza. Secondo gli altri due, invece, Eisenhower non ha espresso alcun parere nè prò nè contro, sebbene si possa dedurre che, a suo parere, i motivi per la applicazione della sentenza non siano stati modificati da quando, VII febbraio scorso, respinse la precedente domanda di grazia, dicendo che il delitto commesso dai Rosenberg è di quelli che colpiscono popoli interi e quindi imperdonabile. Proposta "impertinente» Questo, occorre notare, è il parere condiviso praticamente dalla assoluta maggioranza degli americani. Essi mostrano una sempre maggiore irritazione e una sempre più ostile reazione per le pressioni straniere intese a ottenere la commutazione della sentenza. La commozione degli europei è giudicata null'altro che una manovra comunista per tentare di screditare la giustizia americana. Venticinque anni fa il movimento mondiale in favore di Sacco e Vanzetti provocò fra gli americani le stesse caparbie r.azioni e ciò condusse a quello che, oggi, viene giudicato uno dei più grossi errori. Ciò che ha irritato di più gli americani, e che fu trascurato in Europa, è stato il tentativo di impugnare la correttezza legale dei dibattimento che si concluse colla sentenza di morte, sicché oggi assai pochi sono gli americani disposti ad ammettere che errori di forma e di sostanza possano esser stati compiuti nella fase istruttoria ie nel dibattimento. \Questa irritazione contro loìinteressamento straniero per il destino delle due «spie atomiche» è esplosa anche ufficialmente questa mattina, quando il portavoce del Dipartimento di Stato, Lincoln White, ha annunciato che il Governo -polacco ha offerto per via diplomatica asilo politico ai Rosenberg se Eisenhower accetterà di graziarli. Gli Stati Uniti, lia detto White, considerano le proposta come « impertinente» e non risponderanno nemmeno al Governo polacco. La manovra comunista tende solo ad accreditare nel mondo la impressione che i Rosenberg vengano condannati perchè co- munisti e non perchè abbiano commesso un delitto su cui una Corte americana' ha passato legittimo giudizio. Forse, però, non lo sarà, perchè, mentre a Sing Sing e alla Casa Bianca si svolgevano questi avvenimenti, alla Corte Suprema è tuttora in corso un ultimo disperato tentativo di rinviare la sentenza, almeno per qualche mese. Il tentativo ebbe inizio ieri sera, dopo che la Corte Supre- ma aveva deciso di respingere le domande di revisione è di concessione della libertà prov- visoria presentate dagli avvocati dei Rosenberg. Con quella decisione la Corte chiudeva i lavori della sessione e si aggiornava al 5 ottobre. Ma gli avvocati tentarono ancora una ultima e assai complicata manovra: convincere uno dei nove giudici ad esaminare un nuovo appello che impugna il rifiuto del giudice Kaufmann, di New York, a firmare un ordine di sospensione della sentenza. Gli avvocati Bloch e Finerty trovarono ascolto presso il giudice Douglas, magistrato universalmente rispettato. Douglas, dopo un'ora e mezzo di discussioni, si lasciò convincere ad ascoltare i rimproveri degli avvocati. La speranza risorse cosi quando stava spegnendosi. Basta infatti che uno solo dei giudici della Corte decida per il riesame di una sentenza emessa da una Corte inferiore, mentre la Corte Suprema è in vacanza, perchè, automaticamente, la sentenza sia sospesa fino alla riconvocazione della Corte e cioè sin dopo il S ottobre. Il giudice Douglas Da stamane alle 10 il giudice Douglas è chiuso nel suo studio: esamina con cura tutti gli atti del processo e le conclusioni su cui i due gruppi di avvocati poggiano le loro Tirchieste. Bloch e Finerty, che fanno parte del principale ed originario Consiglio di difesa, infatti, hanno basato questa estrema richiesta sull'appello contro l'ultima sentenza del giudice Kaufmann. Altri due avvocati, Marshall e Farmer. Inoltre, Marshall e Farmer sostengono che non tutto il processo fu pubblico, perchè il principale testimonio governativo venne ascoltato a porte chiuse senza che la Corte chiedesse ai Rosenberg se si intendeva di rinunciare al diritto di avere un processo pubblico. L'avvocato Bloch, . ch_e. ,aUpra difese i'coniugi, smentisce però questa circostanza, asserendo che fu il Consiglio di difesa a permettere l'escussione del teste governativo a porte chiuse. Bloch aggiunge, tuttavia, che ora quella testimonianza dovrebbe essere resa pubblica, perchè riguardava il famoso disegno della bomba atomica che il Grenglass avrebbe consegnato al Rosenberg, e perchè, dopo le dichiarazioni fatte dallo scienziato atomico Urey, si potrà' dimostrare oggi che quella testimonianza trascurò di mettere in rilievo la circostanza che il disegno non poteva svelare, nemmeno sommariamente, il segreto di fabbricazione della bomba. Fino a questo momento il giudice Douglas non ha ancora comunicato se intende accettare o respingere la domanda degli avvocati. g. t. qdpemvmfiCtcsgacfoicv TI figlio maggiore Michele si reca, con un mazzo di fiori, ad abbracciare per l'ultima volta i genitori. (Telefoto)

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