André Marie accetta l'incarico di formare il nuovo Ministero

André Marie accetta l'incarico di formare il nuovo Ministero André Marie accetta l'incarico di formare il nuovo Ministero Domani si presenterà all'Assemblea nazionale - La maggioranza ottenuta con intese' di corridoio - Le condizioni delle destre - Previste economie sul bilancio della difesa (Dal nostro corrispondente) Parigi, 16 giugno. André Marie ha finalmente accettato l'incarico di formare il nuovo Ministero e si presenterà giovedì mattina all'Assemblea Nazionale per chiedere l'investitura. Commentando le trattative ch'egli ha avuto in questi giorni col rappresentanti dei gruppi parlamentàri, Combat scriveva stamane: «Durante la sua ardua marcia verso il potere, André Marie ha finito per capire che la investitura gli sarà forse accordata se si impegnerà a non fare niente ». Queste parole danno un quadro preciso della situazlo ne: invece di seguire la prò cedura normale di tutte le crisi ministeriali, che consiste nella compilazione di un prò gramma di governo da presentare poi all'Assemblea, André Marie ha messo insieme la sua maggioranza nei corridoi del Parlamento, e in quanto al programma l'ha combinato come un puzzle, appiccicando insieme le richieste del gruppi che gli hanno promesso il voto. E poiché la base parlamentare della sua maggioranza sarà costituita principalmente dai gruppi di destra, è facile capire che il suo programma non affronta nessuno di quel problemi che interessano le masse popolari, ma salvaguarda gli interessi particolari delle categorie più privilegiate. Dopo le speranze nate dal coraggioso piano di riforme di Pierre Mendès-France la crisi, ch'era stata provocata ventisette giorni fa dall'avversione delle destre ad un'imposta sulla distillazione delle barba- bletole, sta dunque per venire risolta ritornando al punto di partenza. Le destre, pur avendo perduto, dopo il disfacimento del Partito gollista, una base elettorale corrispondente al numero di deputati che hanno nell'Assemblea, sono riuscite a conservare il controllo della situazione. Il pericolo di questa soluzione appare evidente se si tiene conto che, obbligando il Partito socialista a rimanere all'opposizione insieme col comunisti, si contribuisce a creare un'atmosfera sempre più propizia ad un eventuale fronte popolare. Il programma che André Marie sottoporrà giovedì mattina all'Assemblea Nazionale, ma che ha già fatto conoscere oggi ai rappresentanti dei gruppi parlamentari del centro e della destra per assicurarsene 1 voti, riguarda più che altro le immediate necessità del bilancio. A questo prò posito egli ha annunciato che chiederà alla Banca di Francia un anticipo di altri 120 miliardi di franchi. Naturalmente, poiché non è credibile che questi anticipi possano venire coperti soltanto con le economie, i gruppi di destra si sono allarmati, prevedendo un aumento di imposte, ma André Marie li ha tranquillizzati prendendo un impegno preciso: che, cioè, se nuove imposte per una sessantina di miliardi saranno necessarie prima della fine dell'anno, il u«» uj«, "="«""'"•'!Governo le farà approvare dal:dei poteri speciali che chiede rà insieme all'investitura. In quanto alle economie, André Marie si propone di rea- a- lizzarle specialmente sul bl- e di nnaal o a a ee ia eia n é te, eei nuù sò e nine e oon nai e l lancio della difesa: < La Fran eia — egli ha affermato — non può sopportare più oltre il peso della guerra in Indocina insieme a quello del riarmo europeo». Questa però rimane un'affermazione alquanto ge nerica perchè la sua applicazione è subordinata alle trattative con gli alleati durante la conferenza delle Bermude Il problema della ratifica del trattato per l'esercito europeo non è stato affrontato da André Marie, che ha detto di non considerarlo urgente. Il nuovo Ministero, ammes so che giovedì ottenga veramente l'investitura, avrà dunque un carattere interlocutorio e il suo scopo sarà quello di rimandare 1 problemi più che di affrontarli e risolverli. A suo favore gioca ormai la stanchezza e il panico di una situazione che va facendosi di giorno in giorno sempre più drammatica. René Mayer, che è salito stamane alla tribuna dell'Assemblea Nazionale per chiedere la proroga di un rimborso di 80 miliardi di franchi dovuti alla Banca di Francia, ha detto che il prolungarsi della crisi « pone il Governo, il Parlamento, la Francia, in una condizione umiliante senza precedenti, altrettanto perlco iosa all'estero che critica all'interno». Egli ha invitato poi i gruppi parlamentari a metersi d'accordo per formare un !Governo «in grado di assicu l: „„„,," „„ „»,„ „„„ 1 rare le scadenze che, come gerente provvisorio degl'intcres - si della Francia, da tre settimane non posso affrontare». S. V. '

Persone citate: André Marie, René Mayer

Luoghi citati: Francia, Indocina, Parigi