L'eco in America delle elezioni italiane

L'eco in America delle elezioni italiane L'eco in America delle elezioni italiane Generale riconoscimento dell'opera di De Gasperi (Dal nostro corrispondente) Washington, 10 giugno. « Sotto ogni punto di vista De Gasperi rimane il più potente uomo politico prodotto dall'Italia postbellica. Egli è assurto alla statura di uno statista europeo e Italiani di ogni partito sono orgogliosi di lui. Il suo ritorno al potere è quindi una vittoria e, anche, una garanzia per tutti! Qualunque cosa accada, però, 1 prossimi cinque anni saranno assai duri per la coalizione governativa. Sarà attaccata dalla destra e dalla sinistra. Ma il Presidente De GaBperl non si i lascia abbattere ». Questo primo commento della stampa americana al risultato ' delle elezioni esprime esattamente l'opinione dei circoli dirigenti americani. Affermare ohe' questi ^siano soddisfatti del"risultato elettorale sarebbe per lo meno una grossa attenuazione della realtà, - la semplice verità comanda anzi di registrare che il Governo americano è rimasto seriamente disilluso. La speranza originaria, apparentemente convalidata dalla altissima, percentuale 4L votanti, sembrava autorizzare una afférmazione netta della coalizione di Centro. -Non appena conosciuti i risultati delle elezioni italiane all'iniziale disillusione è subentrata alla Casa Bianca ed al Dipartimento di Stato una più -sobria valutazione della nuova situazione. Si osserva difatti che mai come nelle attuali condizioni De Gasperi diviene l'arbitro della situazione italiana: solidamente trincerato alla testa del maggiore partito italiano, De Gasperi ha una sufficiente maggioranza al Senato ed alla Camera per attendere l'eventuale e forse fatale conversione verso 11 suo programma moderato degli elementi più democratici e responsabili o della destra o della sinistra nenniana. Secondo gli osservatori americani la possibilità che una di queste evoluzioni prima o poi si verifichi non sembra remota, partendo però dal presupposto che monarchici o socialisti accettino le condizioni fondamentali della coalizione governativa in campo di politica interna ed internazionale. Senza augurarselo ed anzi temendolo, si pense che la conversione sarà meno difficile per 1 socialisti che per i . monarchici giacché si ritiene che 1 primi dovrebbero aver interesse a rafforzare la tendenza riformista di De Gasperi e non spingerlo verso le tendenze ciecamente conservatrici della estrema. D'altra parte sembra imprudente credere alla sincerità di una eventuale rinunzia socialista alla pregiudiziale antiatlantica. Si mostra di credere, comunque, che ampie evoluzioni verso un nuovo assestamento politico siano possibili anche perchè il grande merito di queste elezioni, come, rilevano anche alcuni corrispondenti americani dall'Italia, che questa volta gli italiani hanno votato liberamente: completamente liberi da influenze o pressioni o promesse straniere, anche se le questioni internazionali hanno avuto un peso notevole nelle decisioni. Mentre in America ed in Inghilterra la popolazione ha votato per un cambiamento di Governp e di indirizzo, in Italia più di metà dell'elettorato ha votato per nessun cambio riconfermando un governo che ha condotto l'Italia fuori dell'abisso. « Ciò che conta, scrive Anne McCormick, è che lo abbiano fatto di loro propria e libera scelta, confermando cosi di aver riacquistato piena autonomia internazionale e all'infuori ed al di là di ogni interesse degli alleati sono ritornati a esprimere le loro preferenze politiche. Questa elezione segna la fine del periodo di minorità politica italiana; ciò che l'Italia ha deciso lo ha deciso da sola in base alla sua crescente fiducia in se stessa che è indirettamente un trionfo per la politica di aluti americani anche se l'Italia parla ora con troppe voci discordi ». g t

Persone citate: Anne Mccormick, De Gasperi

Luoghi citati: America, Inghilterra, Italia, Washington