Gli elettori di 300 Comuni hanno sfidato le intemperie

Gli elettori di 300 Comuni hanno sfidato le intemperie I PRIMI KWSWJMJTATW PUOV1XCIA M TORINO Gli elettori di 300 Comuni hanno sfidato le intemperie Superala la percentuale del 94°|0 - Prima di iniiiare il viaggio di nozze si reca alle urne - Schede annullale per eccesso di zelo Pioggia domenica, pioggia lunedi. Come per un appuntamento: iniziate le operazioni elettorali, il cielo ha aperto le cateratte. L'acqua è stata il contrassegno di queste elezioni. Ora impalpabile come un velo di seta, ora a scariche sferzanti simili ad acquazzoni tropicali, la pioggia ha imperversato per l'intera durata delle votazioni. E tuttavia non ha avuto alcuna ripercussione sull'affluenza alle urne. Anzi, invece, che impigrire e scoraggiare, ha avuto un effetto stimolante: come per una reazione contro la Inclemenza del tempo, come se ciascuno non volesse darsi vinto di fronte all'ostacolo. Gli elettori dei trecento comuni della provincia di Torino hanno sfidato la pioggia e le raffiche, consci del loro dovere c dell'importanza di ciò che essi erano chiamati a compiere. Più significativa è l'affluenza degli elettori di campagna e di montagna, dove particolarmente rigide e ostili e deprimenti sono state queste due giornate; più meritevoli coloro che hanno percorso avariati chilometri nel fango per raggiungere il lontano seggio. Un'altissima percentuale di votanti nel comuni della provincia; soltanto di poco inferiore a quella della città. Circolava in questi due giorni fra gli elettori il detto popolare delle nozze bagnate, argutamente adattato alla circostanza: « Elezioni bagnate, elezioni fortunate». A renderle tali contribuirà certamente l'impavida fede di coloro che non hanno voluto sacrificare il voto al fastidio di dover uscire iiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiii di casa con l'ombrello e di cambiarsi le scarpe al ritorno. Un afflusso lento ma continuo che si è concluso ieri alle 14, con gli ultimi votanti. Oltre il 94 % nei comuni attorno a Torino, con punte massime a Rivoli, Venaria, Ciriè, Settimo, Trofarello, Carignano. Si giunge al 95 % di Perosa Argentina, al 98 % di Piscina, per toccare il massimo a Moncenisio, che ha il duplice primato di essere il comune col minor numero di elettori iscritti alle liste e con la massima percentuale di votanti, addirittura il 100%. Cinquantadue erano gli elettori, fra contadini, operai della centrale idroelettrica -di Venalzlo, carabinieri e doganieri del posto di confine; e cinquantadue si sono presentati alle urne. Sono cominciate presto domenica le operazioni elettorali, e presto 'sono state riprese ieri mattina. Ad Avigllana, Collegno, Grugliasco, Pinerok), Torre Pellìce, nel Canavese, nelle valli di Lanzo, pochi minuti dopo le sette i vari seggi hanno già ricevuto le prime schede. Tutto si è svolto nel modo più semplice e regolare. Il cronista non ha molto da segnalare, se non qualche piccola curiosità, che viene notata proprio perchè non c'è nulla di più significativo. Il seggio della seconda sezione, a Susa, installato tra le quinte del palcoscenico del teatro Municipale; i 48 elettori contro le 30 elettrici di Clavìere (con un capovolgimento del rapporto medio, che dà più donne che uomini) ; la sezione elettorale iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiimmmiiiimiiiiiimii più alta d'Italia a Sestriere.; le elettrici in costume valligiano (e ombrello) a Pragelato; le elettrici, a Rivarolo e a Moncalicri, che ricevono le due schede e chiudono quella del Senato entro la scheda della Camera; quell'altra elettrice, a Chivasso, che consegna una sola scheda e si tiene l'altra nella borsetta, credendo di doverla conservare per ricevuta (o per ricordo) ; le schede macchiate di rossetto di Carignano; e infine quell'elettore Frettoloso di Caluso, il quale si era sposato mezz'ora prima ed era impaziente d'iniziare il viaggio di nozze con la giovane sposina che lo aspettava in disparte, anche lei impaziente. Elezioni tranquille, civilissime. Altrettanto regolare è lo svolgimento delle operazioni di scrutinio. Iniziate ieri stesso alle 14, subito dopo la chiusura delle votazioni, non hanno dato sorprese notevoli. Qualche scheda annullata per incomprensione dell'elettore nel tracciare il segno; qualcuna annullata per eccesso di zelo: segni su più d'un contrassegno, parole d'esaltazione per un partito o di biasimo per un altro, il che portava alla loro eliminazione. Poco da dire dunque anche su questa fase Anale delle elezioni, che dura tuttora nella notte. Il cielo non è stato clemente. Ma forse ha voluto mettere ella prova gli italiani. Ed essi ne hanno dato una superiore ad ogni aspettativa. Tale da colmare di fierezza chi ha compiuto il proprio dovere e mortificare di vergogna chi se n'è astenuto. 1111111 r 11

Persone citate: Pioggia, Torre Pellìce