Intensificata Fazione in difesa dei Rosenberg

Intensificata Fazione in difesa dei Rosenberg Intensificata Fazione in difesa dei Rosenberg L'avvocato Bloch chiederà il rinvio dell'esecuzione, un movo processo e, infine, ano nuova domanda di grazia New York, 4 giugno. Julius ed Ethel Rosenberg Intensificano la loro battaglia legale contro la mòrte. La loro esecuzione è fissata — come è noto — per le ventitré del 18 giugno (quattro del mattino del 19 giugno secondo l'ora italiana), ma essi cercano di far percorrere nuovamente al loro caBO tutta la via, fino al Presidente. Emanuel Bloch, difensore dei coniugi condannati a morte per spionaggio atomico, ha dato notizia dei progetti della còppia dopo avere visitato i due nel « reparto della morte » del carcere di Slng Sing, in un . colloquio durato oltre tre ore. Intanto il « Comitato nazionale per assicurare la giustizia nel caso Rosenberg», ha accusato il Procuratore Generale Herbert Brownell junior di aver sfruttato la pena di morte - quale « strumento di coercizione » per ottenere una confessione dai Rosenberg. In un telegramma inviato la scorsa notte a Brownell, il presidente del Comitato, JoBeph Brainin, afferma che una iniziativa quale la sua è « contraria alla concezione americana della giustizia». Bloch, dal canto suo, ha de lineato le azioni legali che intende compiere: 1° chiedere al Tribunale di New York un rinvio dell'esecuzione, in modo che egli possa presentare ri corso alla Corte Suprema con tro la decisione della Corte di Appello che si è rifiutata di ordinare che i Rosenberg siano condannati a vent'anni; 2° chiedere alla Corte Distret tuale Federale un 'nuovo prò cesso, sostenendo che il fra tei lo della Rosenberg, David Greenglass, e sua moglie mentirono quando prestarono testimonianza contro Julius ed Ethel. (GreenglaBs sta scontando una condanna a quindici anni per la parte avuta nel complotto spionistico); 3° se tutto ciò non riuscirà allo scopo, chiederà alla Corte Suprema una sospensione della esecuzione. Come ultima risorsa, chiederà ad EiBenhower la grazia che egli ha già negato una volta. Nella loro affermazione i condannati affermano che « non contribuiranno a purificare lo sporco verbale della condanna fraudolenta e della barbara sentenza»: dichiarano solen nemente « ora e per sempre che non si lasceranno costi-in gere, nemmeno sotto pena di morte, a prestare falsa testi monianza e a cedere alla ti rannia i loro diritti di liberi americani. Il loro rispetto per la verità, la coscienza e la di gnità umana non è in ven dita ». m.

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