Giunto a Washington un diplomatico tedesco
Giunto a Washington un diplomatico tedesco «Nulla a spese della Germania» Giunto a Washington un diplomatico tedesco (Nostro servizio particolare) Bonn, 2 giugno. Stamane è stato reso noto che il capo dell'ufficio politico del Ministero degli Esteri di Bonn, dott. Blankenhorn, il cui nome era stato fatto ieri per la prima volta come di un possibile rappresentante della Germania alla conferenza delle Bermude, è giunto a Washington ove sarà ricevuto da Foster Dulles e probabilmente da Eisenhower. Contemporaneamente è stato ufficialmente comunicato che Blankenhorn è stato incaricato di prospettare al Dipartimento di Stato e alla Casa Bianca il punto di vista tedesco sulla conferenza delle Bermude, punto di vista che ufficialmente viene così definito: «Nessun accordo-a spe- se della Germania e soluzione dei problemi tedeschi nello spirito degli accordi presi da-Eisenhower e Adenauer durante il soggiorno di quest'ultimo negli Stati Uniti ». Il Consiglio dei ministri ha stamane approvato la missione affidata al dott. Blankenhorn. Viene confermato inoltre che l'Alto commissario americano, Conant, partirà giovedì per gli Stati Uniti ma che prima della partenza avrà un nuovo colloquio con Adenauer a proposito della conferenza delle Bermude.' I termini delle informazioni ufficiali non dicono molto. Tuttavia la connessione che Adenauer ha voluto fare tra la prossima riunione di Roma dei rappresentanti dei 'sei Paesi della Piccola Europa, e la conferenza delle Bermude, dimostra quale sia effettivamente il 'cruccio attuale i del Governo federale: che è non tanto quello di essere invitato alla conferenza delle Bermude, quanto di avere assicurazioni da Washington che Eisenhower riuscirà ad imporre nella conferenza atlantica la tesi cara a Adenauer: e cioè che non sia nè opportuno uè utile intavolare trattative con l'Unione Sovietica prima che la Francia abbia ratificato il trattato della C.E.D. e il contratto di pace con la Germania. Una volta che la ratifica fosse cosa fatta, sarebbe infatti impossibile, sia all'U.R.S.S. che alla Francia, di farne una moneta di scambio. Questo è ovviamente il punto di vista tedesco. " ' Un dispaccio da Parigi intanto ha informato il Governo federale che negli ambienti responsabili,- non meglio identificati, della capitale francese, è stato dichiarato che « non è neppure il caso di parlare di un' intervento della Germania alla conferenza delle Bermude». Ciò lascia capire facilmente quale abisso di intenzioni separi Parigi da Bonn, e anche se la Germania potrà contare sull'appoggio degli Stati Uniti è probabile che la Francia abbia, almeno in parte, la solidarietà dell'Inghilterra. E questo — si dice a Bonn — specialmente se si considera, alla luce dell'ultimo discorso di Churchill, che l'inatteso invito alle Bermude fatto dal Presidente Eisenhower ha pror babilmente chiuso la strada a un'azione diplomatica britannica a Mosca, forse già Ini ziata dall'ambasciatore di Sua Maestà britannica presso il Cremlino su istruzioni di Churchill. Mercoledì verrà solennemen te firmata a Palazzo Schaumburg, dal Cancelliere Adenauer e dall'Alto commissario americano Conant, una convenzione di amicizia consolare e di commercio > fra la Repubblica federale e gli Stati Uniti. L'attuale convenzione è stata stipulata sulla - falsariga di quella del 1923, salvo alcune modifiche rese necessarie dalla nuova situazione e viene con» siderata come un accordo provvisorio in attesa di un nuovo e più completo trattato. vice te firmata a Palazzo Schaumburg, dal Cancelliere Adenauer e dall'Alto commissario americano Conant, una convenzione di amicizia consolare e di commercio > fra la Repubblica federale e gli Stati Uniti. L'attuale convenzione è stata stipulata sulla - falsariga di quella del 1923, salvo alcune modifiche rese necessarie dalla nuova situazione e viene con» siderata come un accordo provvisorio in attesa di un nuovo e più completo trattato. vice
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