Cerimonia per i puri di cuore

Cerimonia per i puri di cuore Cerimonia per i puri di cuore Bimbi e buona gente - I viaggiatori, appena giunti, si mischiano alla folla, nella frenesia della sagra • La fiera delle vanità - Si aspetta un brivido: l'abito "spaventosamente scollato,, della duchessa di Devonshire - Il parere della signora milanese (Dal nostro inviato speciale) Londra, 30 maggio. « L'Incoronazione è per i puri di cuore > ho letto stamane, a grandi caratteri rossi, sulla schiena di un uomo-sandwich a Green Park. Si trattava di un uomo sandwich assolutamente ragguardevole, di enorme statura, vestito di una livrea turchina, un personaggio abbastanza vistoso per non sfuggire alla curiorità del pubblico, neanche adesso, nei giorni della follìa. Diceva testualmente il cartello sulla sua schiena: «Non siate orgogliosi nè litigiosi in quest'ora di gaudio. Amate i vostri fratelli, ubbriacatevi il meno possibile. L'Incoronazione è per i puri di cuore >. Poter vedere la Londra di oggi con gli occhi dell'infanzia, Londra vestita di carta velina, popolata di belve araldiche, turrita di cartone, « settecentesca > come l'avrebbe immaginata Perrault. I ragazzi del colleges, deliziosamente goffi nelle loro giacchette a righe, camminano per Park Lane col naso in aria: cresceranno ricordando che tre giorni prima dell'incoronazione di Elisabetta, un drago volante ha sfiorate le chiome dei platani a Berkeley Square. Una bambina canadese, parlando a nome delle sue quarantanove compagne premiate con un viaggio in Inghilterra per meriti scolastici, ha detto: «Londra , 2 meravigliosa come i fllms di Disney, Beccato che taccia cai. do; al mio paese, nell'Ontario, ci sono ancora venti gradi sotto zero >. Forse perchè il Commonwealth ha luoghi così remoti, boreali come l'Ontario, tropicali come la Malesia e perchè ovunque, nel Commonwealth, si vive con la nostalgia di quest'isola, la vecchia verde Inghilterra, forse per questo, nell'occasione di Elisabetta incoronata, molti sono I puri di cuore, non soltanto i bambini. Ieri, per esempio, ho capito che il viaggio da Calais a Dover, nel battello sovraccarico, e da Dover a Londra, per alcune centinaia di britannici, era un momento fondamentale della loro vita. Venivano dal Sud-Africa, dall' Egitto, dal Chenia; erano senza dubbio funzionari di second'ordine, piccoli piantatori; conducevano la moglie e i figli- Sul ponte dell'/nvicta, quest'era il nome della nave, il vento della Manica sferzava gli uomini, senza pietà, la costa francese svaniva nella foschia. Poi, all'improvviso, emersero le bianche rocce dì Dover, brillò il sole. Sulla torre del castello svettava la prima bandiera; altre bandiere segnavano la linea del molo, l'edificio della Dogana, la caserma della fanteria di marina. Un immenso ritratto di Elisabetta sormontava le case. Il cielo era leggero e celeste: così salutava la patria. Ed è stato dolce, per coloro che venivano à& lontano» lo spettacolo della campagna In glese dal treno che li portavi, verso Londra. Correva il treno 'nel lungo, amoroso crepuscolodi primavera; l'erba era verdissima e folta, pacifiche le fo¬ reste; vessilli garrivano a ogni finestra; festoni addobbavano le porte, persino i cancelli dei cimiteri; le chiatte scendevano il Tamigi col monogramma reale sul padiglione di prora. Uscendo dalla Stazione di Victoria, i viaggiatori si mischiarono alla folla, li prese la frenesia della sagra, le cascate di luci al neon dall'alto dei palazzi li abbacinarono. La incoronazione è per loro; l'ina magine della giovane sovrana !dagli occhi azzurri, il mistero |liturgico di Westminster, gli,highlanders scozzesi acquar- tierati nei giardini, i gigante-jschi soldati del Pakistan, lo ragazze che danzano la notte sui marciapiedi di Soho, questo è il loro umile paradiso. Per altri l'incoronazione è una fiera di vanità. Perle Mesta, la miliardaria americana che riuscì addirittura a farsi nominare ambasciatrice a Lussemburgo, organizza al Savoy dei cocktail-varties di fi-onte a cui, dicono, quelli di Buckingham Palace sembrano meschini. Un re del petrolio, venuto dal Texas, ha ricevuto gli amici- nel salone di Grosvenor House, offrendo . loro prosciutto in scatola, spaghetti all'italiana e caffè senza caffeina: < Sono moralista e ri1 sparmiatore > ha dichiarato al- . stampa. Douglas Fairbanks, attore cinematografico, furo- ' "ggia tra le debuttanti. Uhigh , fé parigina accampata al 'Ritz, trova insopportabile «la Londra di cartapesta >: l'uni¬ co brivido della cerimonia di Westminster, si prevede al Ritz, sarà dato dal fatto che la bella e bionda duchessa di Devonshire ha ottenuto dal Gran Cerimoniere la licenza di indossare l'abito di un'ava seicentesca. < spaventosamente scollato >. Ci sono anche certi opulentissimi italiani, milanesi per lo più. venuti benché la « gentry > paia dimenticarli negli inviti ! che contano. « E' seccante, | ammetteva una signora: avrei ,salutato volentieri Sunny e Sue, Johnny e Jane, e quella j cara Rosie >. Quella cara Ro die, sarebbe Rosemary Spen- o i cer Churchill; Sunny e Sue so no l marchesi di Blandford; Johnny e Jane i conti dì Dalkeith. «Lo sa che il Governo britannico ha speso due milioni e mezzo di sterline per metter su questa babilonia della incoronazione?! proseguiva la signora. < Comincio a persaadermi che sia preferibile la nostra povera Repubblica: se non altro costa di meno > (non invitando i ricchi milanesi al parti/, ì conti di Dalkeith hanno Inconsapevolmente lavorato per la democrazia in Italia: la signora ha deciso di non votare per Lauro). Carlo Laurenzi j