Mendés-Fronce vuole ottenere lo partecipazione dei socialisti

Mendés-Fronce vuole ottenere lo partecipazione dei socialisti UNA CRISI LVXGA E BIFFICELE Mendés-Fronce vuole ottenere lo partecipazione dei socialisti Egli vorrebbe formare un governo di "salute pubblica,, per liquidare, il disordine politico e finanziario - Il problema dell'Indocina (Dal nostro corrispondente) Parigi, 29 maggio. Pierre MendèB France ha accettato oggi l'invito a costituire il nuovo Ministero che gli era stato rivolto dal Presidente della Repubblica. Egli chiederà mercoledì prossimo l'investitura dell'Assemblea Nazionale. Ieri, quando Vincent Auriol gli aveva offerto l'incarico ed aveva vivamente insistito per farlo accettare in considerazione del gravissimo momento che attraversa la Francia, Mendès France era stato piuttosto incerto ed anzi addirittura riluttante: aveva chiesto ventiquattro ore di tempo per studiare la situazione e per riflettere, e soltanto oggi, dopo un lungo colloquio avuto con Guy Mollet, segretario generale del partito socialista, ha dato una rispósta affermativa. Che cosa si sono detti durante quel colloquio? Guy Mollet ha promesso al nuovo Governo l'appoggio del suo' gruppo? Non si può dare una risposta precisa a queste domande dalle quali dipende per Mendès France la possibilità di formare un Ministero vitale e non effimero come tutti quelli che Io hanno preceduto durante la legislatura In corso. Certo è però che difficilmente Mendès France avrebbe accettato l'incarico se il leader socialista non si fosse in qualche modo Impegnato con lui. dsrd In un momento in cui tutti riconoscono 11 fallimento del diversi esperimenti di governo con orientamento di centro destra, al quali è dovuta la disastrosa situazione attuale, Pierre Mendès France appare d'altronde l'unica personalità del Parlamento francese in grado di ottenere, se non l'Immediata partecipazione dei socialisti al governo, almeno la loro benevola neutralità. Egli è infatti riconosciuto come il sostenitore d'una audace politica di riforme sociali all'interno e di realismo senza pregiudizi nazionalistici all'estero, cosicché, se neppure il suo tentativo dovesse riuscire, la crisi minaccerebbe di degenerare ormai in una situazione senza vie di uscita. Lasciando l'Eliseo dove aveva comunicato al Presidente della Repubblica la sua accettazione; Pierre Mendès France ha fatto importanti dichiarazioni in cui ha detto- che 11 suo sarà « un programma di salute pubblica >. Egli ha poi aggiunto che questo programma, che costituisce un insieme unico, < è il solo capace di, liquidare 11 disordine politico e finanziario che indebolisce e disarma la Francia, ostacola il progresso economico, aggrava l'ingiustizia sociale, paralizza la politica estera e ne diminuisce il prestigio perfino con gli amici migliori». Il Presidente designato non ha nascosto che bisognerà essere pronti ai sacrifici, ed ha chiarito che ciò «per molti richiederà una maggiore disciplina e un maggiore disinteresse; ma altri, che ora soffrono per la disoccupazióne totale o parziale, si vedranno offrire avoro da una politica attiva fondata sul pieno impiego». E Mendès France ha concluso invitando tutti ad affrontare i grandi problemi nazionali «per rispondere all'ansia che aumenta nel Paese e all'impazienza di una gioventù 11 cui avvenire si gluoca in questo momento ». Mendès France ha lasciato capire che le misure che egli proporrà per risolvere il deficit del bilancio saranno estremamente energiche, ma soprattutto egli si propone di risanare l'economia francese affrontando finalmente senza pregiudizi retorici il problema dell'Indocina. In Indocina la Francia sta dissanguandosi in una guerra che ormai tutti ri conoscono irrimediabilmente perduta: Mendès France riconosce che è impossibile, anche da un punto di vista strettaménte tecnico, rimpatriare senz'altro il Corpo di spedizione, ma egli giudica indispensabile riprendere le trattative per arrivare al più presto alla conclusione della pace. A questo proposito egli ha esposto anche di recente la propria opinione con un coraggio che può sembrare perfino brutale: «Sarebbe evidente mente preferibile mantenere la nostra influenza in Asia — ha detto — però, anche se ciò fosse militarmente possibile, dobbiamo proseguire la nostra spedizione in Indocina, se essa ci costa la maggior parte delle nostre possibilità d'azione in Francia, in Europa' e in Africa? Oppure dobbiamo aspettare una vera catastrofe per farla finita?». Il Presidente designato ha fatto sapere oggi che nella so luzione della crisi egli non seguirà la consuetudine di consultare gli ex-Presidenti del Consiglio, e ciò sembra voler sottolineare una rottura netta con la politica seguita finora, e che non consulterà neppure gli esponenti dei gruppi parlamentari per evitare i soliti mercanteggiamenti nell' assegnazione dei portafogli. S'Incontrerà con alcune personalità politiche, indipendentemente dal partiti cui esse appartengono, poi presenterà il suo programma all'Assemblea e chiederà di essere Investito per un'azione che «non dipende dall' aritmetica sterile dei gruppi e del partiti». 8. V.

Persone citate: Guy Mollet, Mendès France, Pierre Mendès France, Vincent Auriol

Luoghi citati: Africa, Asia, Francia, Indocina, Parigi