Commossa deposizione del marito dell'accusata

Commossa deposizione del marito dell'accusata Il processo dello "comandante,. Commossa deposizione del marito dell'accusata Ai giudici chiede che la moglie gli sia restituita (Nostro servizio particolare) Parigi, 29 maggio. Nell'aula della Corte d'Assise di Versailles, dove si svolge il processo di Renée Garreau, la « comandante » cinquantenne che assassinò l'amante di 28 anni Jean Deleu, è cominciato oggi il corteo dei testimoni. Una trentina di persone sono state citate, ma si aspettava soprattutto la deposizione del comandante Garreau, il marito ingannato, buono e fiducioso, che ha perdonato alla moglie infedele. Egli era seduto in una delle prime file di banchi, fra il pubblico; quando sua moglie è entrata lo ha guardato a lungo e non gli ha staccato gli occhi di dosso. E1 un uomo già anziano, alto e snello, coi capelli lisci, grigi, pettinati all'indietro.- Due occhiali nascondevano gli occhi grigi; guardava fisso dinanzi a sé I primi testimoni sono il medico che fece l'autopsia e due psichiatri secondo i quali la responsabilità dell'imputata sarebbe attenuata. Renée Garreau sarebbe una donna timida la cui intelligenza non è completamente evoluta. La sua emotività eccessiva sarebbe causa del dramma. Essa perse il controllo di sé quando fu respinta dall'amante, il quale aveva un appuntamento due ore dopo con la ragazza che intendeva fare sua moglie. Sembra però che la mancanza di memoria dell'imputata, la quale affermò ieri di non ricordarsi come andarono le cose, sia simulata. Subito dopo il dramma, quando un agente di polizia l'arrestò e la condusse in Questura, essa si ricordava di tutto benissimo, in ogni particolare. Quando è venuto alla sbarra il comandante Garreau, si è fatto nell'aula un grande silenzio. Egli ha parlato con voce calma, molto bassa, tanto che alle volte era difficile capirlo. Ha riconosciuto di essersi molto affezionato a Jean Deleu, che considerava quasi come un figlio, lui che non ne aveva, aggiungendo che da quando egli è morto, ogni sera prega per lui. Poi ha tessuto l'elogio della moglie, dicendo della sua abnegazione nel curarlo quando era ammalato, cioè molto spesso, e assume le proprie responsabilità: «Fui io a far venire Jean Deleu a Brunoy (il sobborgo dove lavorava), fui io a farlo venire a Parigi, e Io accoglievo a casa mia come mio figlio. Avevo tanta fiducia In quel ragazzo... Mal avevo avuto sospetti; mia moglie era per me piena di delicatezze e pensavo che le delicatezze per Deleu fossero dettate da affezione materna ». Poi II comandante, rispondendo a una domanda del Presidente, riconosce di avere voluto uccidersi varie volte e di averlo -detto a sua moelie. Presidente — Se essa ritornasse libera, la riprendereste? Comandante Garreau. con forza: — Certo, e subito. Vi chiedo di rendermela, perchè nessuno meglio di me la può alutare a riabilitarsi. A sua volta Renée Garreau tesse l'elogio del marito, che dice di avere amato molto, mentre il Procuratore Generale dichiara che domani leggerà alcune lettere dalle quali risulterebbe che a un dato momento 1 sentimenti della donna per il marito non furono molto teneri. Alcuni testi affermano tuttavia che i coniugi Garreau parevano molto uniti. Gli avvocati dell'imputata, Maitre Henry Torres e Odette Valabregue, sperano di farla assolvere. Si dice che Henri Torres si voglia riferire al verdetto pronunciato a suo tempo nei confronti della signora Chevallier. la moglie del deputato e sindaco di Orléans, che uccise il marito perchè la voleva abbandonare per andare a vivere con l'amante, e fu assolta. Ma il paragone pare eccessivo. 1. rn.

Luoghi citati: Maitre, Parigi